Recensione Huawei MateBook X Pro, il miglior notebook del 2018

La recensione Huawei MateBook X Pro si sintetizza in un aggettivo piuttosto semplice, forse anche banale: bello. Non ci sono ragioni per non considerare questo PC uno dei migliori che il mercato vi possa offrire nel segmento degli ultrabook, i computer super sottili che nascono per soddisfare prima di tutto le esigenze di chi lavora.

Recensione Huawei MateBook X Pro: cosa mi piace

Il design è superlativo, display quasi senza cornici, con funzionalità touch e una leggibilità mostruosa. La batteria sembra non finire mai.

Recensione Huawei MateBook X Pro: cosa migliorerei

Non c’è un lettore di carte SD, la webcam intelligente è ancora un po’ immatura nel software, un peccato che la versione Mystic Silver esista solo con processore i7, quindi nella sua versione più cara.

Recensione Huawei MateBook X Pro: è il migliore portatile del 2018?

Ho provato diversi dispostivi portatili nel corso di questo anno in cui abbiamo superato la metà e non trovo un avversario che abbia tutte le caratteristiche che oggi può vantare il nuovo Huawei Matebook X Pro. Ovviamente, tutte le cose belle hanno un prezzo e anche questa non fa eccezione: il modello più conveniente, che ha il processore intel i5 si acquista per 1.199 euro, ma per avere una versione più potente dovrete invece sborsare più di 1.500 euro.

Nel mercato di oggi non sono pochi, ci sono alternative con prezzi più bassi, ma nessuna ha il livello tecnologico e di design che oggi Matebook X Pro può vantare.

Recensione Huawei MateBook X Pro: il display

Parto dal display, perché è una delle innovazioni più significative: cornici quasi nulle, una ratio da 3:2 e funzionalità touch. La sola disponibilità del touchscreen con sensibilità in 10 punti su un computer con Windows 10 Pro ne fa un oggetto molto ricercato. Lo schermo occupa il 91% della superficie del dispositivo e ha una definizione di 3000 x 2000 pixel, ha 261 pixel per pollice e un contrasto 1.500:1. In altre parole, uno spettacolo 3K LTPS. La diagonale è da 13.9 pollici e le cornici sono di soli 4 mm ed è importante sottolineare che la dimensione di questo computer è pari a quella di pc con display da 12 pollici.

La luminosità massima è di 450 nits, il che significa che non solo ci sono colori neri definiti grazie al contrasto, ma anche una luminosità massima di tutto rispetto. Faccio però notare con la ratio 3:2 quando guarderete film avrete barre nere sopra e sotto le immagini che state guardando.

Teoricamente ci sarebbe un trattamento oleofobico per evitare le impronte sul pannello, che spesso toccherete per le opzioni touch, ma la protezione è relativa. Rassegnatevi a dover pulire ogni tanto il vostro schermo perché le dita si vedranno inevitabilmente.

Design, tastiera e dotazione hardware

Alluminio in un singolo pezzo con tagli degli spigoli a diamante, nel punto più sottile ha uno spessore di soli 4.9 mm, che diventano 14.9 nel punto più spesso. Pesa 1.33 kg, 20 grammi in meno di MacBook Air, ma onestamente non vi accorgerete della differenza. Due colori in fase di presentazione, ma non so ancora quale dei due sarà disponibile sul mercato italiano: sono Space Grey e Mystic Silver.

Un dettaglio importante: si apre senza bisogno di toccare la metà inferiore. La chiusura è così ben bilanciata da funzionare anche semplicemente sollevando il coperchio.

La tastiera è retroilluminata e resiste alle gocce, ma il controllo dell’illuminazione è un po’ approssimativo.  I tasti funzionano in modo spettacolare, solo il macbook mi ha dato una sensazione di leggerezza superiore. In alto a destra, invece, c’è il pulsante di accensione con sensore di impronte digitali incorporati. L’accensione richiede circa 8 secondi (intendo da computer ibernato a display pronto all’uso).

Gli altoparlanti sono stati spostati dal centro ai due lati e hanno una qualità ottima, con il miglioramento del sistema Dolby Atmos. Il volume è alto e la pressione sonora più che buona.

Ci sono due porte USB Type-C, una USB 3.0 e un connettore per le cuffie da 3.5 mm.

Uno dei dettagli più singolari di questo computer è la webcam, che è stata nascosta sotto uno dei tasti della tastiera e si avvia con una pressione decisa sul pulsante con il designo della webcam.

Quale modo migliore per garantire la privacy, se non chiudere la webcam del tutto?!?

Recensione Huawei MateBook X Pro: la performance

L’ottava generazione di processori Intel è impressionante: questo permette a Matebook X Pro di raggiungere risultati nei benchmark superiori a quelli di Apple MacBook. Insomma, non parliamo solo di un prodotto bello, ma anche potente, pronto per affrontare qualunque tipo di sfida, anche nell’uso della grafica e dell’editing video.

Per un confronto in famiglia, questo modello è del 40% più veloce rispetto al precedente della stessa marca.

Recensione Huawei MateBook X Pro: la batteria

Un’altra ragione per acquistare Huawei Matebook X Pro: con un benchmark tra quelli disponibili sul mercato si arriva a 6 ore e 12 miniti, un risultato eccellente tra gli ultrabook disponibili. La batteria è davvero uno dei punti di forza principali di questo oggetto: per chi lo usa per lavoro l’autonomia dovrebbe bastare per un’intera giornata senza ricarica.

Recensione Huawei MateBook X Pro: software

Il nuovo Huawei Matebook X Pro ha Windows 10 a bordo, con alcune migliorie volte soprattutto alla convivenza tra computer e smartphone dell’azienda. Huawei Share è il corrispettivo di Apple Airdrop, una soluzione che permette di condividere Files tra pc e computer o viceversa.

Per il resto, la dotazione è quella di un computer windows, che funziona con notevole velocità in tutte le situazioni, anche quelle in cui si chiede più potenza di calcolo.

Prezzi e disponibilità

I prezzi sul mercato italiano sono un po’ penalizzanti rispetto a quelli di altri mercati, perché la versione che in USA si compra a 1.199 dollari da noi costerà 1.499 euro, è una differenza di quasi 500 euro, che lascia un po’ perplessi. Questo il prezzo del modello con processore i5, 8 gb di RAM e con 256 gb di memoria, che troverete in esclusiva su Amazon, mentre la versione con processore i7, 8 gb di ram e 512 gb costerà 1.699 euro.  La bontà del prodotto non si discute, il prezzo mi lascia un po’ perplesso per chi entra in questo mercato e non ha un marchio consolidato nel segmento. Per fare un confronto, Xiaomi Mi Air con processore I5 costa meno di 900 euro, uno Zenbook di Asus con processore i7 pochi euro in più di quella soglia dei 900 euro, intorno a cui ruotano molti prodotti eccellenti.

Il tema non è tanto quello della bontà della proposta, perché l’hardware è impeccabile, ma quello della capacità di posizionarsi così in alto per un brand che fino ad oggi vende la maggior parte dei suoi smartphone tra i 200 e i 300 euro. Sarà interessante vedere cosa dirà il mercato. Voi cosa ne pensate?

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

Leggi i commenti (1)

  • Come per i telefoni ritengo che il prezzo deriva dall'hardware e non dalla bellezza. Se altri prodotti sono paragonabili per caratteristiche e costano 400 euro in meno allora è insensato spendere di più.

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