Apple Store Milano è un’opera di architettura urbana che va oltre l’idea di negozio e basta farci un giro una sera al tramonto per rendersene conto.
Abbiamo già parlato di questo spazio nel giorno della sua presentazione ufficiale alla stampa. Una piazza che fino a poco tempo fa era un parcheggio per le auto di passaggio è stata completamente stravolta e trasformata in un’attrazione turistica, al pari dei grandi interventi architettonici di Apple in altre città.
Sapete già dove è piazza Liberty? Si trova nelle immediate adiacenze di Corso Vittorio Emanuele, ad una distanza dal duomo che non supera i 200 metri. Ci si arriva usando i mezzi con la fermata della metropolitana di Piazza San Babila o di Piazza Duomo, ma non è molto distante anche dalla fermata Via Montenapoleone della linea gialla.
Per l’accesso in auto, dovete invece raggiungere Porta Venezia, fare corso Palestro e sfiorare piazza San Babila, imboccando poi piazza Matteotti. A quel punto potete scegliere di lasciare l’auto nel grande parcheggio pubblico di Piazza Meda, oppure usare il garage di Via San Pietro all’Orto o ancora quello della Rinascente, il cui accesso è in via Agnello.
Sono praticamente equidistanti dalla piazza Liberty. In ogni caso, per raggiungere la piazza è sufficiente arrivare in Duomo e poi siete a due passi.
Il concetto è affascinante: un grande parallelepipedo di vetro che è una delle entrate del negozio, un po’ come sulla quinta strada a New York capita con l’iconico cubo, ma questa volta con l’aggiunta di due fontane, che aggiungono l’elemento dell’acqua a quello della trasparenza.
Apple Store Milano: il nuovo monumento in città
L’effetto super cool è quello che si ottiene quando si entra nel grande parallelepipedo che sovrasta la piazza.
Non ero mai stato dentro una fontana e la sensazione è davvero spettacolare, con una cura dei dettagli che solo poche aziende sono in grado di offrire. Non ho fotografo, perché sono sempre distratto, i tagli nelle pietra che ci sono alla fine delle rampe di scale, sono semplicemente bellissimi. Se scendete le scale, l’effetto diventa ancora più accattivante.
Se fate un salto all’Apple Store di Piazza Liberty a Milano, date un occhio ai dettagli, perché sono quelli che fanno la differenza. Tra le cose che mi hanno colpito di più, metto di sicuro le scale.
L’effetto per cui filtra la luce tra un gradino e l’altro è spettacolare. La prima rampa di scale porta ad un livello intermedio, che è sullo stesso piano della grande gradinata esterna. E anche in questo punto appare l’iconica mela morsicata.
L’acqua che vedete sul vetro era un “errore” del giorno dell’apertura, perché normalmente non ne cade nella piazza, né il vetro di fronte alla piazza è ostruito dalle sue tracce.
Da questo “piano ammezzato” si accede alla seconda rampa di scale che porta nel negozio, posizionato dove una volta c’erano le sale del cinema Apollo.
L’illuminazione diffusa è molto gradevole, così come apprezzabile sono i tagli di vetro nei gradoni della piazza, che permettono di intravedere l’area esterna; ci sono poi spazi enormi con i prodotti in esposizione, con gli accessori alle pareti e una zona che è dedicata alle attività quotidiane Today At Apple.
L’organizzazione dello store, dal punto di vista commerciale, richiama quella che siamo abituati a vedere in tutti i negozi della mela. Ampi tavoli divisi per aree tra iPhone, iPad, Apple Watch, Mac, con le pareti dedicate invece agli accessori o ai prodotti che Apple ha selezionato per i suoi clienti, tra le tante proposte “smart” in circolazione.
Se volete, quello che c’è dentro Apple Store Milano è forse ciò che vi sorprenderà di meno, perché conosciamo l’eleganza, la pulizia delle forme e l’ordine che sono tipici di Apple Store.
Questo format commerciale che ben conosciamo e che oggi diventa anche una piazza in cui vivere eventi e partecipare a corsi, si aggancia a ciò che Apple ha realizzato fuori dal negozio, un vero gioiello di architettura contemporanea.
Apple Store Milano è già un punto di attrazione
Un parcheggio qualunque è diventato un’attrazione che milanesi e non fotografano ogni secondo, con effetto benefico anche sulle altre attività che stanno rifiorendo nelle zone limitrofe.
Da qualunque prospettiva la vogliate guardare, Apple Store Milano è un’opera che va oltre il concetto di negozio.
Ho scoperto che il momento migliore per visitarla è quello del tramonto. I colori sono bellissimi, rimane visibile la cornice della piazza in tutta la sua bellezza, in particolare quella palazzo che ospita Nespresso ed è uno dei più belli della città.
Questo è anche l’orario in cui meglio risalta l’opera di “innesto” di Apple Store Milano in uno spazio cittadino importantissimo, che nel corso degli anni aveva perso il suo smalto ed era diventato un angolo senza prestigio del centro città. Basti pensare che il negozio Ferrari, che era collocato qui, ha chiuso i battenti nel giro di pochissimo.
Se poi aggiungiamo che dietro l’angolo fanno un spritz spettacolare, vale la pena farci un salto!
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Molto bello ? Nella terza foto con la coppetta che si bacia come sotto fondo alla cornice luminosa sembra uno spot romantico senza che neanche farlo apposta . Quello che apprezzo in questo genere di Apple Store è proprio l’archittettura , il gioco di luci e di come il tutto sia armonioso con quello che lo circonda valorizzandolo. Che sia abbia o no un prodotto Apple beh queste strutture sono la rappresentazione architettettonica del bello e della pulizia che dal 1997 Apple con Steve Jobs ricominciò a proporre insieme a John Ive.