Vi spiego perché comprare Samsung Galaxy Note 9 è il top secondo me; ne parliamo ad un paio di giorni dal suo arrivo ufficiale nei negozi, valutando quali siano le innovazioni più interessanti e tenendo conto del prezzo di 1.029 euro, che molte discussioni ha acceso nelle scorse settimane.
Ho letto in rete i commenti nei giorni del lancio del nuovo Note: molti di voi si sono concentrati sul tema del prezzo, piuttosto che sugli aspetti tecnici, cosa comprensibile ma non sottovaluterei l’importanza delle novità introdotte.
Possono sembrare poche, ma in realtà sono differenze essenziali. Torniamo tra poco sul tema, perché rimaniamo prima sul fattore prezzo.
Andiamo per gradi: per chi è interessato all’acquisto “diretto” senza la mediazione di un operatore ci sarà un piano di “trade-in”, quella che alcuni di noi chiamano “permuta”. Purtroppo il Galaxy S9 non sarà inserito in questo programma, ma potrete comunque scambiare il vostro vecchio telefono per l’acquisto del nuovo Note, con una valutazione che può arrivare fino a 600 euro per iPhone X e per Galaxy Note 8, purché in buone condizioni.
Gli operatori, ovviamente, metteranno in catalogo il Galaxy Note 9 per chi sottoscrive un contratto abbinato ad uno smartphone, l’unica differenza che ci sarà nel prodotto sarà data dal numero delle sim utilizzabili.
Come ormai tradizione consolidata, il modello di Galaxy Note 9 venduto dagli operatori sarà “single SIM”, mentre il modello sul “libero mercato” sarà marchiato “duos” e avrà un secondo slot per un’altra nano SIM. Uno dei vantaggi dei prodotti samsung dual sim sta nella capacità di ospitare contemporaneamente due sim e una microSD per l’espansione.
Le differenze tra Galaxy Note 9 e Note 8 in un grafico
Perché comprare Galaxy Note 9: un solo dettaglio fa la differenza
Sostengo da anni che il Samsung Galaxy Note sia lo smartphone più completo in assoluto tra quelli disponibili sul mercato: è altrettanto vero però che probabilmente le sue dimensioni non lo rendono adatto a tutti gli utenti. Molti possono trovare un ostacolo quasi insormontabile nei 6.4 pollici di diagonale dello schermo, ma attenti perché una volta fatta l’abitudine a questa dimensione sarà difficile tornare indietro.
Nel Galaxy Note 9 c’è però un dettaglio che più di ogni altro fa la differenza: la batteria. Gli ultimi due modelli, purtroppo, avevano lo stesso difetto, difficile da comprendere, la capacità estremamente ridotta con conseguente autonomia troppo limitata per un prodotto che aspira ad essere unico strumento di lavoro per i professionisti.
Sappiamo cosa è successo con il modello Note 7, situazione che probabilmente ha suggerito prudenza e per questo il modello 8, che era un vero capolavoro, purtroppo denotava forti limiti proprio nella sua autonomia. Per me era difficile, in giornate intense, arrivare alla fine della giornata, il mio traguardo, in assenza di un pit-stop per la ricarica, era fissato alle 19 senza possibilità di appello.
Il nuovo modello porta la capacità a 4.000 mAh, quasi il 20% in più, che si combina con un processore migliorato, in grado quindi di contenere i consumi e la proiezione è di una riduzione del 10/13% rispetto al vecchio exynos.
Non è difficile capire come i due elementi combinati risolvano il principale problema dei vecchi modelli.
Già questo, per me, è un motivo sufficiente per dare un voto al top al nuovo Galaxy Note 9.
Perché comprare Samsung Galaxy Note 9: la S Pen è migliorata ed è più completa
Non è dettaglio secondario: la S Pen è migliorata, più completa e ora contiene anche un trasmettitore bluetooth, che viene alimentato tramite un processo di carica che assorbe pochissima energia dal telefono. E’ il corrispettivo della carica a molla nel campo dell’elettricità, perché dal telefono viene trasferita in 40 secondi energia sufficiente per funzionare per oltre 30 minuti. Sono i “supercapacitors”, la nuova versione dei super-eroi.
E’ una novità che funziona con una carica statica, non con una reazione elettro-chimica come quella di una batteria e potrebbe essere il futuro di alcuni dispositivi.
La capacità di trasmettere della S Pen apre nuove possibilità per il suo utilizzo e per questo motivo rende il nuovo Galaxy Note 9 ancora più completo.
S Pen diventa un vero e proprio telecomando, che può essere usato nei modi più disparati, a partire dallo scatto delle foto in remoto senza bisogno di toccare il telefono, ma anche per governare presentazioni e attivare funzioni che di volta in volta le app potranno implementare.
Samsung Dex non ha più bisogno di una docking station
Per una volta Samsung ha “seguito” l’esempio di Huawei e ha ripreso una soluzione che il colosso cinese ha implementato nei suoi telefoni, quello cioè di un’interfaccia desktop che viene attivata semplicemente collegando il telefono ad un monitor con cavo da USB Type-C ad HDMI.
In passato su S8, Note 8 e S9 serviva anche base connessa via cavo, mentre adesso l’acquisto dell’accessorio non è più necessario e questo giustifica (parzialmente) l’aumento di prezzo, visto che il telefono è più completo e offre una funzione che prima comportava l’acquisto di un oggetto che costa 150 euro.
Poter sfruttare la visualizzazione desktop senza l’ausilio di accessori esterni migliora drasticamente il potenziale del telefono sul fronte del suo utilizzo “business”.
Perché comprare Galaxy Note 9: in un video tutte le funzioni
Mancano due giorni all’arrivo di Galaxy Note 9
Il nuovo Samsung Galaxy Note 9 arriva ufficialmente nei negozi il prossimo 24 agosto, al prezzo di base di 1.029 euro, ma on line si può già risparmiare qualcosa. Basta cliccare qui per trovare la versione nera a 976 euro.
Al netto delle implementazioni ritengo PER QUALSIASI smartphone che un prezzo sopra i 500 euro rappresenti solo follia.
Avresti ragione ma lo stesso concetto andrebbe applicato a tutti i prodotti in commercio senza distinzione.
Se è vero che Xiaomi mantiene il 5% di margine sui prodotti vorrebbe dire che un prodotto top di gamma come Mi Mix 2S rischia di andare in rosso sotto i 500-500€ concepito e prodotto in China (non consideriamo le economie di scala).
Poi, tecnologicamente parlando, considerando gli investimenti, le memorie (8+512), lo sviluppo (DeX ed S-Pen senza eguali al momento), il marketing, l’assistenza, gli accordi comemrciali, la ricerca sempre più spinta (ti ricordo che nel Note 7 una batteria ben più piccola mostrava qualche “problema”) vuoi dirmi che questo Note9 non vale almeno 300-350€ in più rispetto al suddetto Mi Mix 2S (sia inteso che adoro i prodotti Xiaomi).
Gli Smartphone non si producono da soli purtroppo.
Poi vogliamo confrontare uno smartphone con un robot aspirapolvere? Alcuni arrivano a costare a costare quasi quanto uno smartphone.
Non sto dicendo che vale il prezzo di listino ma oggi un vero top di gamma come il Note9 ti permette di evitare l’acquisto di GPS, Fotocamera, un piccolo PC per casa, smartphone, Scanner, Stampante (puoi firmare e compilare docs con S-Pen), Carta di credito (tecnicamente basta il Bancomat con Samsung Pay) e tante altre cose magari minori, magari no.
Sono tanti dettagli che possono fare la differenza nella scelta. Poi ovvio, si può aspetatre che cali ma difficilmente vedremo un prodotto simile sotto i 700€ se non quando saranno in svendita le rimanenze di magazzino.
In realtà le prime recensioni..a parte una fra quelle lette..hanno già praticamente bocciato l’autonomia di questo note.. pare che i consumi in 4g e in standby siano ancora eccessivi x poter arrivare alla mezzanotte.. bah vedremo se ci saranno aggiornamenti risolutivi una volta x tutte..