Recensione Oppo R15 Pro, bello ma troppo caro

Per la recensione Oppo R15 Pro devo calpestare un po’ i miei principi, perché devo mettere al centro di molte valutazioni il tema del suo prezzo, che in Italia è di 649 euro.

Lo so, lo so: predico sempre che questa è una variabile che non dovrebbe condizionare il nostro giudizio sui top di gamma, ma lo faccio di solito per due motivi:

  • l’unicità che questi dispositivi offrono
  • la disponibilità del prodotto presso gli operatori che permette di spalmarne il costo nelle rate

Nel caso di Oppo R15 Pro, però, mancano entrambi i presupposti, perché nessun operatore ha inserito questo smartphone nel proprio listino e la dotazione tecnica  non ha soluzioni che si possano definire uniche o al top.

Recensione Oppo R15 Pro: scheda tecnica ok, ma non il top

Per 649 euro viene infatti proposto il processore Snapdragon 660, usato da altri marchi su telefoni di fascia media, quando a 519 euro potete acquistare il “cugino” OnePlus 6, ben più completo.

Quest’ultimo è dotato infatti di  snapdragon 845, soluzione  più potente e più efficiente quando si fanno operazioni complesse e si usano molte app insieme.

Qualcuno di voi potrebbe obiettare: “ma come?!? Proprio ieri dicevi che il Blackberry Key2 si può comprare serenamente a 649 euro, anche con il 660 al suo interno, perché Oppo no?!?”

Perché R15 Pro non ha la tastiera fisica che fa di  Blackberry un prodotto senza rivali  sul mercato, né un altro dettaglio che costituisca un unicum.

Recensione Oppo R15 Pro: bellezza da vendere

Cerchiamo di andare oltre il fattore prezzo e cerchiamo di conoscere meglio questa novità.

La prima cosa che vi colpirà di Oppo R15 Pro è la bellezza. Ho un debole per gli smartphone rossi, ma in questo caso il colore è portato agli estremi grazie alla scelta di una soluzione con gradiente, che risulta cangiante quando si muove il telefono sotto una fonte luminosa.

L’aspetto non è molto diverso da quello di OnePlus 6, da cui si riconosce soprattutto per il posizionamento della fotocamera posteriore, che nell’Oppo è collocata in alto a sinistra, mentre nel cugino è al centro.

Il sensore delle impronte è posizionato sul retro e può essere utilizzato in alternativa allo sblocco con il volto, che funziona discretamente bene ed è abbastanza veloce. Il sensore ad infrarossi che abilita questa opzione è collocato nel “notch” frontale.

Recensione Oppo R15 Pro: la fotocamera

Sempre sul fronte c’è la fotocamera da 20 mpx, che è una delle fonti di soddisfazioni principali: i selfie, anche in versione panoramica, sono di buona qualità.

Nella selfie cam non esiste un’opzione ritratto, ma gli scatti sono comunque buoni, pur se non paragonabili a quelli di Google Pixel XL 2 o di Huawei P20 Pro.

Girando il telefono, si trova la fotocamera principale, creata con due sensori da 16 e da 20 mpx, entrambi con apertura F/1.7.

Qualità discreta, ma non vi aspettate di pareggiare la performance dei migliori del mercato. Oppo R15 Pro è così in quasi tutti gli aspetti tecnici. Bene, ma non benissimo, nel senso che ha una buona qualità, ma non offre punte di eccellenza.

Recensione Oppo R15 Pro: interfaccia simile ad iOS

Ci sono molti elementi di questo smartphone che vi indurranno a pensare ad iOS se conoscete l’interfaccia di iPhone. Non c’è un “cassetto” per le app, è tutto su unico livello, esattamente come nel telefono di Apple.

Con un movimento del dito da sinistra verso destra si accede ad un’area con le notifiche simile a quella di iOS e anche font e colori richiamano chiaramente quelli di Apple.

Il software ha una grafica molto pulita ed è dotato di tutte le funzionalità tipiche di Android a cui sono aggiunte alcune gestures, in particolare la scrittura di alcune lettere sullo schermo spento attiverà specifiche funzioni, come la fotocamera, il browser o le applicazioni abbinate.

Tracciando una “O” sul display spento si attiva la fotocamera, così come con la M si apre il lettore musicale e cosi via.

Non c’è la radio FM.

Il display

E’ uno dei dettagli migliori del telefono: 6.28 pollici con tecnologia AMOLED e un rapporto tra schermo e superficie che va oltre l’84%, per una superficie totale di 98.9 cm2 e 401 pixel per pollice. La ratio è 19:9, con una leggibilità infinita e colori stupendi. Il pannello è protetto da Gorilla Glass 5, ma lascio a voi il piacere di buttarlo a terra per vedere se resiste all’urto.

La definizione è fullHD+ con 1080 x 2280 pixel.

Recensione Oppo R15 Pro: la batteria

Più che buona. Ci sono 3.430 mAh che aspettano di essere spremuti a dovere, con un sistema di ricarica veloce proprietario di Oppo, simile al Dash Charge di OnePlus. Si chiama VOOC Charging. Sono arrivato a fine giornata con il circa il 15/20 % di autonomia residua.

Le porte disponibili

Quello delle porte è una dei misteri di questo telefono. Da un lato viene mantenuta la disponibilità del connettore per le cuffie ma dall’altra viene anche utilizzata la porta Micro USB, oggi considerata datata, con standard USB 2.0. Per il prezzo richiesto non era il caso di avere USB 3.0 e connettore Type-C?

Recensione Oppo R15 Pro: conclusioni

Sono dibattuto nel parlarvi di Oppo R15 Pro, perché se da un lato mi piace molto per il suo aspetto, dall’altro  mi trovo un po’ contrariato per il prezzo in rapporto alla dotazione tecnica.

Pur essendo un prodotto più che buono, trovo che sul mercato si possano acquistare alternative migliori. Probabilmente, è meglio concentrarci sull’ormai imminente Find X, che è invece un prodotto senza concorrenti sul mercato, per l’unicità del suo disegno.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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