Perché Honor Play è il miglior acquisto che possiate fare in questo momento tra i telefoni Android di costo contenuto? Ecco la spiegazione.
Nei giorni scorsi sono andato con un po’ di sufficienza alla presentazione di Honor Play, evento che si è tenuto a Berlino, giusto il giorno prima dell’apertura di IFA 2018.
Sbagliavo. Sto usando da qualche giorno Honor Play e per il prezzo di 329 euro non riuscirete a comprare di meglio sul mercato oggi.
Certo, il design non è esattamente originale, ma non si può avere tutto nella vita.
Tenete però ben chiaro un concetto: sto parlando di rapporto qualità/prezzo, non di valore assoluto. E’ ovvio che sul mercato ci siano prodotti più completi con assetto tecnico superiore.
Ma nessuno di questi vi seguirà verso casa per un prezzo di 329 euro, che in realtà on line è già sceso sotto i 300 euro.
Qualcuno potrebbe obiettare che a 450 euro oggi si compra LG G7. Vero, ma se fate un calcolo in valore percentuale è circa il 50% in più del prezzo richiesto da Honor Play, non sono bruscolini.
Ma perché mi ha colpito così tanto Honor Play? Perché è completo, è costruito con materiali molto gradevoli sia al tatto che alla vista e che (in linea teorica) dovrebbero essere anche resistenti.
Sgombriamo subito il cambio dal dubbio che alcuni di voi potrebbero avere: Honor Play schianta Pocophone F1 con un ampio margine. L’unico dettaglio che li accumuna è il processore top, ma per il resto non c’è partita.
I due dispositivi hanno lo stesso prezzo, 329 euro, ma Honor Play ha materiali migliori, fotocamera più competitiva e un display che a prima vista a me piace di più.
Aggiungo che tra EMUI e MIUI, che hanno il dettaglio comune che entrambi non mi piacciono, alla fine scelgo la prima.
Pocophone ha usato come “specchietto per le allodole” il processore Snapdragon 845, di cui è dotato, ma per il resto parliamo di un prodotto di qualità media, lontanissimo dal concetto di poter competere con gli smartphone più blasonati del mercato. Scattate una foto con la selfie camera e capirete perché ve lo dico.
Certo, eccome. Il display. Non capisco perché ma davanti a quello di Huawei P Smart Plus impallidisce, o meglio, vira verso il giallo. Lo vedrete nella mia recensione in cui confronto i due prodotti.
Lo schermo di Honor Play ha una luminosità più bassa, una temperatura colore che fa virare il bianco verso il giallo e colori slavati.
Si vede anche attraverso la fotocamera, sarebbe curioso capire perché.
E’ una condizione incomprensible per un telefono che ha lo stesso identico pannello (sulla carta) del suo parente più stretto.
Questo è il difetto più evidente di un telefono altrimenti molto competitivo.
Ho usato per alcuni giorni la fotocamera e il risultato è generalmente positivo, con una discreta qualità notturna, anche se il tempo di scatto diventa un po’ prolungato.
Potete aggiungere gli effetti dell’intelligenza artificiale e volendo eliminarne l’intervento anche a posteriori.
Ancora una volta, tenete bene in mente che questo smartphone costa circa 300 euro. Un terzo del Galaxy Note 9. Normale che le immagini di Samsung siano migliori.
Dando un occhio alla dotazione tecnica, trovo che sia tutto al posto giusto: sensore impronte digitali, sblocco con il volto, il notch che si può nascondere, doppia fotocamera da 16 mpx + 2 mpx sul retro, 16 mpx per il fronte, connettore USB Type C, altoparlante con buona qualità e ottimo volume, attacco per le cuffie da 3.5 mm, processore kirin 970 con 4 gb di ram e 64 gb di memoria interna, espansione di memoria con microSD fino a 256 gb, display enorme da 6.3 pollici con ratio 19.5:9.
Il kirin 970 consuma poco, il GPU Turbo di cui Honor Play è dotato contribuisce ulteriore a contenere i consumi. Insomma, i 3750 mah vi porteranno a sera e se così non fosse, non vi serve un telefono con maggior capacità ma la neuro che vi porti via e vi disintossichi dal telefono.
Il nuovo Honor Play viene venduto ad un prezzo ufficiale di 329 euro, ma si trova già on line a 292 euro, se volete potete CLICCARE QUI!
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