Quante fotocamere servono perché uno smartphone faccia foto perfette? Google Pixel 2 è la prova che la guerra delle fotocamere lanciata dai produttori non ha senso.
Quanti sensori avrà il vostro prossimo smartphone?!? Due, tre, cinque?!? Sette?!?
Nei giorni scorsi è comparsa on line questa foto di un nuovo smartphone Nokia (il 9, il 10?) che sul retro ha addirittura un blocco con 5 differenti sensori fotografici e che è difficile capire come funzionerà.
Senza ulteriori informazioni è complicato dire se lavoreranno insieme, separati a seconda dei contesti, insomma troppo presto per fare un’analisi di ciò che questo smartphone farà, anche se è facile pensare ad applicazioni che riguardano la realtà aumentata.
Di fatto, questo è solo l’ennesimo tentativo di moltiplicare i sensori fotografici, dopo che Huawei ne ha impacchettati 3 sul retro e uno super potente sul fronte del recente Huawei P20 Pro.
Abbiamo visto diversi prodotti, anche di fascia medio/bassa (vedi Huawei P Smart Plus) presentare 4 sensori fotografici, equamente divisi tra fronte e retro, in cui il secondo sensore serve principalmente per effettuare il calcolo di profondità e quindi per realizzare foto con l’effetto bokeh.
Ma servono davvero?
Google Pixel 2: due sensori per foto perfette
Ogni innovazione ha un senso e ogni passo in avanti della tecnologia è importante, perché se ci fermassimo solo a ciò che è strettamente necessario, gireremmo ancora con un telefonino Nokia del 1995, di quelli con la batteria che non si scaricava mai e con dimensioni super ridotte.
Ecco perché anche l’innovazione nel segmento fotografico dei telefoni è un dettaglio che ci interessa seguire, ma non vorrei che diventasse uno di quei dettagli usati per confondere l’acquirente.
Servono davvero mille sensori fotografici per ottenere immagini di qualità?
Prendete il caso dei Google Pixel 2 e Pixel 2 XL: non sono al primo posto nella classifica di DxOMark, ma sono comunque in posizione molto alta e riescono a competere alla grande anche con i migliori dispositivi del mercato: hanno due sensori, uno davanti e uno dietro, ma fanno scatti semplicemente eccellenti.
Ad un anno dalla loro presentazione competono con dispositivi usciti anche sei mesi dopo, nonostante l’evoluzione dei componenti avvenuta nel frattempo.
Attenti, quindi, a tutto il rumore che viene fatto sul numero di fotocamere, non è un elemento sufficiente per stabilire quale sia la qualità delle immagini che ritrarrete con il vostro smartphone.
Da quanto è dato sapere, il prossimo Pixel 3, ormai prossimo alla presentazione, continuerà ad avere 1 sola fotocamera sul fronte e una sul retro, in un mercato in cui si punta ad un numero di sensori sempre crescente.
Scommettiamo che andrà comunque nelle primissime posizioni di DxO Mark anche con il sensore solitario?!?
Se togliessimo il marketing dalla tecnologia avremmo prodotti che costano la metà al doppio delle prestazioni. Invece ci piace cullarci nei numeri per l’eterna guerra di chi lo ha più lungo.
Che poi tutti questi sensori, per di più sporgenti, fanno pure schifo