Racconto il mio primo giorno con Apple Watch 4, ovvero quella che io pensavo fosse la principale novità di questa nuova stagione in arrivo da Cupertino.
Come vi ho raccontato narrando le mie prime impressioni su iPhone Xs Max, devo in realtà cambiare le mie valutazioni e anche forse la scala delle priorità.
Questo significa che Apple Watch non sia un prodotto bellissimo, ma che iPhone è di gran lunga superiore alle aspettative che avevo.
Ciò detto, torno immediatamente a parlarvi di Apple Watch, che nella sua nuova versione ha diverse cose importanti da dire.
Un nuovo cuore, ovvero un motore con un chip più potente, con minori consumi e con migliore capacità di misurazione.
Non solo perché come sappiamo, anche se non vedremo questa funzione immediatamente nel nostro paese, questo è un orologio in grado di simulare addirittura un elettrocardiogramma, opzione che per il momento rimane riservata agli Stati Uniti ma che forse primo poi vedremo anche in Italia.
Ovviamente il dettaglio che subito spicca è la dimensione del display, è aumentata la diagonale, sono state ridotte le cornici il risultato è quello di una superficie che è addirittura quasi del 30% superiore ai modelli precedenti, con due diverse opzioni con 40 o 44 mm di diagonale.
Come sempre ci sono due diverse finiture, in acciaio o in alluminio, per me è stato amore a prima vista con la versione in alluminio nero.
Il display più grande è una novità fondamentale, questo dettaglio permette di leggere meglio le informazioni sullo schermo, rende i pulsanti più grandi e quindi più facilmente raggiungibili e aumenta anche il numero di informazioni che vengono mostrate a colpo d’occhio.
Aggiungo che lo spessore della cassa è inferiore e quindi complessivamente il volume rimane identico ma la sensazione che da loro lo Joe sul polso e quella di maggiore leggerezza, non parlo di grammi ma di percezione delle forme.
È un po’ presto per dirvi come funzioni la batteria e come vengano gestiti i consumi, ma questa mia prima giornata mi dice che il nuovo processore è davvero molto molto parco nei consumi.
La prima cosa però che mi verrebbe banalmente da dire è che si tratta semplicemente di un oggetto molto bello.
Un po’ complicata invece la situazione del collegamento alla rete cellulare. Su questo bisogna fare un po’ di chiarezza.
L’unico operatore che in questo momento supporta la Sim elettronica che è inserita all’interno di Apple Watch è Vodafone.
Potete sempre scegliere di usare lo smart Watch nel modo tradizionale senza cioè che si possa collegare alla rete cellulare senza il telefono, ma in quel caso comprate il modello base.
Se invece scegliete la versione con il collegamento alla rete 4G, è bene sapere che dovrete per forza passare a Vodafone, unica opzione in questo momento disponibile sul mercato.
Alla Sim che inserita nel vostro telefono va aggiunto un servizio che si chiama Vodafone one number che per i primi tre mesi è gratuito e successivamente costa cinque euro al mese, con cinque giga di dati mobili che vengono aggiunti al vostro piano base.
Faccio un esempio: avete un piano base da 10 giga con 20 €, cito numeri a caso. Una volta attivato one number avrete 15 giga e l’offerta vi costerà complessivamente 25 €.
Non è possibile attivare il Vodafone one number senza una Sim collegata. Non è quindi possibile collegare Apple Watch alla rete cellulare senza avere una Sim fisica di appoggio.
A quanto pare presto anche Tim offrirà l’opzione della Sim elettronica ma al momento l’unica possibilità che avete e quella di sottoscrivere un contratto di Vodafone.
Nei prossimi giorni scriverò una recensione approfondita di Apple Watch con tutti i dettagli anche relativi al consumo e alla misurazione delle attività fisiche.
Qualcuno di voi lo ha già comprato? quali sono le prime sensazioni?
Leggi i commenti (1)
Ciao Luca ti seguo sempre anche su YouTube , bravissimo come sempre anche in questa recensione "su carta", tornando a parlare di apple watch , secondo me hanno fatto un passo avanti rispetto ai modelli precedenti,completissimo, indubbiamente, ma rimane una grande pecca, cioè, la possibilità di renderlo compatibile con altri OS, sappiamo benissimo che Apple rimane fedele al suo ecosistemi, ma il mondo cambia e, renderlo più appetibile per altri utenti non sarebbe proprio una cattiva idea...