Prime impressioni su Google Pixel 3XL, Android allo stato puro

Sto usando da qualche giorno il nuovo Google Pixel 3 XL e non vi nascondo che lo trovo un prodotto superlativo. Forse non ha i “gimmick” che altre aziende hanno aggiunto ai propri dispositivi, ma offre tanta sostanza e basta usarlo un po’ per capirlo e apprezzarlo.

Quelle che alcuni considerano debolezze, dal mio punto di vista sono al contrario dimostrazioni di forza e di consapevolezza dei propri mezzi: dove agli altri servono quattro fotocamere, a noi ne basta una sola, quando gli altri devono aggiungere 8 gb di ram ai propri telefono a noi 4 bastano e avanzano per far funzionare il nostro come un fulmine.

Il display migliore di sempre (lo dice DisplayMate)

Ricordate lo scorso anno, quando uno dei drammi collettivi che devastarono il mondo fu il “blugate”, ovvero la tendenza a virare verso il blu del display di Google Pixel 2 e 2XL?!? 

Dimenticate quella vicenda. Perché il nuovo Google Pixel 3 XL è stato nominato giusto ieri il telefono con il miglior display del mercato, anzi, il miglior display mai realizzato per uno smartphone, con una calibrazione dei colori pressoché perfetta e con una classificazione mai raggiunta prima di tipo A+.

Gli esperti di Display Mate hanno valutato quasi miracolosa la qualità di questo schermo, così come è stata giudicata strepitosa la cura con cui la calibrazione dei colori è stata messa a punto. 

E il risultato si vede tutto: anche se il P-Oled non è il mio schermo preferito, i colori sono belli, vivi, precisi e grazie all’HDR i filmati riprodotti con contenuti compatibili hanno colori e contrasti eccellenti.

Pochi fronzoli, una fotocamera super

Questo telefono è poco incline a mostrare “fronzoli” tipici di alcuni prodotti asiatici, non ci sono gestures sul display, non potete tracciare lettere a telefono spento per attivare funzioni, non avete milioni di gestures sollevando e abbassando il telefono, non dovrete ruotarlo nel vuoto per attivare qualche opzione particolare, ma se vorrete usare uno smartphone Android velocissimo e con un’interfaccia molto semplice, avete trovato il prodotto perfetto.

Ma quello che vi piacerà di più sarà la fotocamera: lo dicevo in apertura. Google ha scelto di realizzare uno smartphone con una sola fotocamera, una decisione quasi snob rispetto a chi oggi ha avviato la corsa al numero più alto di sensori sul retro del telefono.

Una ma buona. Provate ad usare i 12 mpx del singolo sensore e avrete un risultato quasi sorprendente. Colori fedeli, un effetto “sfuocatura” costruito con l’intelligenza artificiale che potete gestire a vostro piacimento e ora anche lo scatto RAW delle immagini per fare tutte le elaborazioni immaginabili con i programmi di editing.

Modalità ritratto con fotocamera posteriore

Google ha scelto di mettere invece due fotocamere sul fronte e molti sono rimasti sorpresi per questa decisione, che in realtà è legata all’idea di scattare selfie grandangolari, che permettano di includere gruppi più grandi o di vedere meglio il contesto in cui uno scatto frontale viene realizzato.

La qualità è buona, ci sono anche modalità ritratto e relativa sfocatura, o se volete effetto bokeh.

Selfie con modalità ritratto

Non sono ancora riuscito ad usare fino in fondo le opzioni supplementari, come cogli l’attimo, che cattura immagini quando vede un sorriso o una faccia buffa, sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale.

Comoda, invece, l’opzione per cui il telefono scatta momenti che anticipano e seguono la nostra foto “ufficiale”, dando poi la possibilità di scegliere lo scatto migliore tra quelli che sono stati catturati. Forse è la volta buona che scattate una foto di gruppo e trovate tutti gli occhi aperti.

Selfie Ultra Wide di Pixel 3XL

Belli anche i video, resta da capire quanto sia efficace la stabilizzazione, su questo torno quando vi presenterò la mia recensione completa. Mi piace molto invece il fuoco fisso su un soggetto, che permette di fare cose molto carine, anche perché è possibile cambiare il punto da tenere a fuoco mentre il video è in registrazione.

Batteria Ok, anche se non enorme

La batteria da 3430 mAh ha fatto storcere il naso a molti, perché il display è gigantesco. Eppure pare proprio che lo snapdragon 845 sia parco nei suoi consumi, perché ho passato alcuni giorni con il dispositivo e non ho mai avuto alcun problema. Anche su questo, vi chiedo più tempo.

Il Pixel Stand è divertentissimo

Lo so, Google Pixel 3 e Pixel 3XL costano cari, perché da noi arrivano con prezzi di 899 e 999 euro rispettivamente, per cui proporvi di aggiungere altri 79 euro per un caricatore potrebbe sembrare eccessivo. 

Ma la realtà è che la “basetta” creata da Google aggiunge funzioni divertenti come una sorta di cornice digitale che pesca nei vostri album su Google Foto, ma anche la trasformazione del vostro dispositivo in una sorta di google home da comodino, con l’assistente virtuale sempre disponibile.

Non dimentichiamo la sua funzione principale; la ricarica wireless che ora è disponibile anche su Pixel 3 e 3XL.

Prime impressioni su Google Pixel 3XL: conclusioni

Un telefono pratico, semplice sul fronte estetico, ma allo stesso tempo originale. Display grande, ma spessore ridotto, fotocamera super e interfaccia semplificata.

L’unica funzione che non riesco a far entrare nelle mie abitudini è lo “squeeze” dei bordi, l’opzione per cui stringendo il telefono attivate una specifica funzione, ad esempio l’assistente di Google. Non aggiunge nulla alla mia personale esperienza d’uso, ma forse sono io che non so sfruttarla adeguatamente.

Il Pixel 3 è Android allo stato puro, bello da usare, veloce in tutto quello che sa fare. Non è un telefono per tutti, in primo luogo per il costo, ma di sicuro rientra a pieno titolo nel groppone dei migliori.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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