E’ arrivata ieri nel pomeriggio la risposta di Samsung alla sentenza di AGCM, che ha multato Samsung e Apple,
Sapete, forse, cosa ne penso: una cazzata clamorosa. Quella dell’AGCM, intendo. Ma tanto tra due anni saremo ancora spaccati in due tra chi la pensa in modo diverso, per cui non provo nemmeno a convincervi.
Vi riporto però la risposta di Samsung, molto chiara quanto asettica.
Per Samsung la soddisfazione dei propri clienti è obiettivo primario, strettamente legato al proprio business. Samsung non condivide la decisione presa dall’AGCM in quanto la società non ha mai rilasciato aggiornamenti software con l’obiettivo di ridurre le performance del Galaxy Note 4. Al contrario, Samsung ha sempre rilasciato aggiornamenti software che consentissero ai propri utenti di avere la migliore esperienza possibile. L’azienda si vede quindi costretta a ricorrere in appello contro la decisione presa dall’Autorità
Samsung Italia
Cosa ne pensate?
Non so se sia la classica decisione “populista” con cui l’AGCM ama ricevere facili applausi, quando nella sostanza fa più danni che altro (come dimenticare il recente obbligo al ritorno della fatturazione a 30 giorni, con gli operatori che hanno spalmato il prezzo della tredicesima mensilità nelle alte 12 e in alcuni casi come Vodafone si sono dimenticati di spalmare anche GB, minuti ed sms della tredicesima mensilità?) oppure sia in buona fede, sta di fatto che la faccenda è spinosa e non credo che quelli dell’AGCM abbiano la preparazione tecnica per capirne di aggiornamenti software e obsolescenza programmata.
Io umilmente ritengo barzellettesco che Samsung o Apple mettano del codice malevolo nei loro update per azzannare i telefoni più vecchi, anche perché un cliente insoddisfatto che si sente preso in giro difficilmente torna, non a caso la particolarità di uno dei casi più famosi di obsolescenza programmata (quello delle lampadine) sta nel fatto che i produttori fecero cartello accordandosi allo scopo di produrre lampadine “programmate” per fulminarsi dopo un tot di tempo. In un regime di concorrenza agguerrita come quello dei produttori di smartphone è decisamente più difficile, se non addirittura masochistico.
Semplicemente i software si aggiornano e diventano sempre più complessi, ma l’hardware rimane lo stesso. Da lì i rallentamenti. Tutto qua. Inevitabile. Se non possiamo utilizzare un Commodore 64 con Windows 10 un motivo ci sarà.
A pensare male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca. Samsung S8 pagato uno sproposito solo 16 mesi fa, non va più : decide lui quando accendersi e spegnersi o non si accende del tutto, batteria che scende al 14% dopo due/ tre ore! Portato in assistenza .. vediamo quanto dura : a proposito tutto è cominciato dopo l’ultimo aggiornamento.
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