Ci doveva per forza essere una motivazione per il crollo del prezzo di Osmo Camera e l’abbiamo trovato nell’arrivo del nuovo dispositivo DJI Osmo Pocket, che rappresenta un notevole salto in avanti.
Spieghiamo in primo luogo di cosa parliamo: una piccola camera stabilizzata, in grado di catturare filmati 4K con 60 frame al secondo, che potete gestire con una sola mano e con massima facilità per la sua compattezza e leggerezza.
DJI Osmo Pocket: a cosa serve?
Per rispondere alla domanda con estrema precisione dovrei provarla: qualche tempo fa ho acquistato sull’onda dell’entusiasmo la prima Osmo Camera, il gimball stabilizzato che fa riprese in 4K: sulla carta mi sembrava un oggetto di quelli indispensabili per un video maker.
Poco dopo però l’ho rivenduta, perché l’assenza dello zoom era da sola un motivo per renderla poco interessante. Altri professionisti la usano ancora oggi con piena soddisfazione: come sempre, dipende dalle esigenze.
Però, per rispondere al quesito, posso dirvi che è la soluzione più compatta che io conosca per le riprese stabilizzate con video di qualità.
Questa, in un certo senso, è la naturale evoluzione proprio di quella Osmo Camera, che nel tempo si è miniaturizzata grazie alle nuove tecnologie ed è diventata poco più grande di un rasoio.
DJI Osmo Pocket: è uno strumento di ripresa stabilizzato su 5 assi, con una serie di accessori che completano l’offerta e ovviano ad alcune mancanze di un altro prodotto del portfolio DJI, ovvero Osmo Mobile: con la versione pocket infatti si può usare un microfono esterno per migliorare l’audio delle riprese, un dettaglio secondo me fondamentale.
Osmo Pocket pesa 116 grammi, è alta poco più di 12, larga circa 3 cm e ha una profondità di circa 3.5 cm.
La batteria promette il funzionamento per circa 140 minuti di riprese, sono più di due ore, dovrebbero bastare a chiunque, ma per chi non fosse sufficiente c’è anche una batteria supplementare che può prolungare l’uso.
Il supporto di memoria è la scheda Micro SD, ci sono accessori per collegare il microfono esterno, come già anticipato, ma c’è anche la possibilità di collegare direttamente uno smartphone con cui poi è possibile editare e condividere i video girati con Osmo Pocket.
Una volta agganciato il telefono, si possono sfruttare molte delle funzioni che erano già disponibili nella app di DJI abbinata sia a Osmo Mobile che Osmo Camera.
Ma quale è la differenza tra la stabilizzazione meccanica, quella elettronica e quella ottica?
Nell’immagine qui sopra vedete le differenze tra i diversi tipi di stabilizzazione, con la meccanica chiaramente in prima fila per qualità delle immagini.
DJI Osmo Pocket: i dettagli della fotocamera
Per entrare nel dettaglio tecnico della fotocamera, possiamo che il sensore è 1/2.3, i video sono 4K con 60 frame al secondo, la dimensione del Pixel è 1.55 µm.
Per le foto, parliamo di un sensore da 12 mpx, con apertura F/2.0.
Le modalità di ripresa posso essere le più disparate, a partire da quella che simula il punto di vista di una persona, First Person View, ma c’è anche l’Active Track, per agganciare un soggetto e seguirlo quando si muove.
C’è una modalità Timelapse, così come c’è una speciale opzione per le riprese notturne.
C’è anche una modalità panorama per gli scatti fotografici, che completa la lista di opzioni disponibili nella DJI Osmo Pocket.
Prezzi e disponibilità
L’uscita è prevista per le prossime settimane, il prezzo è fissato in 359 euro. Può essere interessante per voi?