In una data per noi un po’ anomala, è stato presentato oggi in Cina il nuovo smartphone Honor View 20, che introduce alcune novità significative per il brand gemello di Huawei.
Il precedente modello, per essere sinceri, non ha lasciato particolare traccia nei nostri ricordi, secondo me perché peccava un po’ di originalità.
Aveva forme praticamente identiche a quelle di molto altri dispositivi del mercato, senza differenze di spicco che potessero fungere da calamita per gli utenti.
Tra le caratteristiche del nuovo smartphone Honor View 20 ovviamente spicca il buchetto frontale nel display, quello che vedremo spesso nel futuro e che sarà uno dei tormentoni del 2019.
Ma in questo caso c’è un dettaglio da sottolineare, ovvero la sua dimensione, perché mentre il recente Samsung Galaxy A8s ha un foro di 6,7 mm, in questo caso parliamo di un’apertura di 4.5 mm, sembra poco ma fa una bella differenza.
Da quanto è dato sapere, la tecnica con cui la fotocamera è allocata in quel punto differisce rispetto a quella di Samsung ed è considerata migliore per la resistenza complessiva dello schermo.
La posizione del buco non è casuale, perché è il frutto di un’intensa ricerca svolta tra gli utenti Honor, che hanno espresso una preferenza netta per la posizione in alto a sinistra.
Nel nuovo Honor View 20 non ci sono dodici sensori fotografici, ma una combinazione che probabilmente apre la strada ad una nuova tendenza nel segmento degli smartphone. Il sensore principale è combinato con un secondo elemento che combinato con la potenza di calcolo del processore Kirin 980 permette di rilevare modelli 3D degli oggetti che vengono fotografati.
Lo stesso sensore usato per i modelli 3D è utile anche per migliori effetti “ritratto” con una calcolo della profondità molto più accurato.
Huawei/Honor vanno oggi alla caccia di nuove soluzioni che sfruttino fino in fondo la potenza del processore Kirin 980 e tra queste c’è l’ “AI Smart Cooling” un sistema per raffreddare il telefono prevedendo i contesti in cui potrebbe surriscaldarsi.
Usando le applicazioni che si installano, il telefono imparerà quali hanno un impatto evidente sull’uso del processore e attivare un raffreddamento “preventivo” quando si tornerà ad utilizzarle.
C’è anche un sistema di antenne potenziato per il wifi, al fine di avere una ricezione migliore.
Honor ha già fissato un appuntamento con la stampa a Parigi per il prossimo 22 gennaio. In quell’occasione vedremo da vicino Honor View 20 e potremo raccontarvi tutti i dettagli dopo averli provati con mano.
Vi piace il dispositivo? Riuscite a sopportare il buchetto nel display?
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