Recensione DJI Osmo Pocket: è davvero così perfetta?



Ho preparato nell’arco di un mese la mia recensione DJI Osmo Pocket, dopo aver provato a lungo la nuova camera 4K stabilizzata su tre assi, che mette nelle vostre tasche uno strumento che può potenzialmente sostituire attrezzature molto più voluminose e costose, con cui in passato si facevano più o meno le stesse cose.

Ho letto recensioni cariche di entusiasmo, ma sono davvero giustificate? Questo dispositivo è davvero così vicino alla perfezione?

Mi permetto di esprimere qualche perplessità sui giudizi particolarmente positivi e tra poco vi spiego anche per quale motivo: parliamo infatti di un oggetto molto divertente e con un software per alcuni aspetti sorprendente, ma con alcune evidenti lacune.

COSA MI PIACE

  • Peso e dimensione
  • Durata della batteria
  • Completezza del software
  • Stabilizzazione dei video

COSA NON MI PIACE

  • Qualità riprese notturne scarsa
  • Qualità audio in presa diretta
  • I connettori si possono perdere facilmente

Recensione DJI Osmo Pocket: la scheda tecnica

  • SENSORE: 1/2.3″ CMOS
  • PIXEL EFFETTIVI: 12M
  • DIMENSIONE MASSIMA IMMAGINE: 4000 X 3000 PIXEL
  • LENTI: 80 gradi FOV, F/2.0
  • DEFINIZIONE VIDEO:
    • 4096×2160 @ 24/25/30/50/60fps
    • 3840×2160 @ 24/25/30/50/60fps
    • 2704×1520 @ 24/25/30/50/60fps
    • 1920×1080 @ 24/25/30/50/60/120fps
  • VELOCITA’ OTTURATORE ELETTRONICO: 8s -1/8000 s
  • ISO: 100-3200
  • FORMATI SUPPORTATI: FAT32 (≤32 GB); exFAT (>64 GB)
  • FORMATI FOTO: JPEG/JPEG+DNG
  • FORMATI VIDEO: MP4/MOV (MPEG-4 AVC/H.264)
  • USCITA AUDIO: 48 KHzAAC
  • BATTERIA: 875mAh LiPo 7.7V
    DURATA BATTERIA: 140 Minuti
    TEMPO RICARICA BATTERIA: 73 Minuti
  • DIMENSIONI: 121.9 x 36.9 x 28.6
  • PESO: 116 grammi

Come funziona DJI Osmo Pocket

Ci sono diverse modalità di ripresa e scatto, che rispondono a disparate esigenze, la mia preferita è quella chiamata “motionlapse” che abbina la ripresa in timelaps con movimenti programmati. Il risultato finale è superlativo.

Ecco come potete usare la Osmo Pocket:

  • Video “normali”
  • Foto “normali”
  • Foto Panoramiche
  • MotionLapse
  • Slow Motion
  • FPV Mode: qualunque sia la posizione, la OSMO mantiene la linea dell’orizzonte.

Come usare DJI Osmo Pocket: con o senza smartphone?

Nell’utilizzo di Osmo Pocket c’è una decisione da prendere: collegare o meno lo smartphone durante le riprese? La modalità migliore, quella che offre più opzioni, è senza dubbio con lo smartphone connesso, ma comporta l’uso di un accessorio non originale, perché altimenti l’impugnatura è scomoda e il rischio che il telefono si scolleghi in corso d’opera è elevatissimo.

Potete altrimenti operare tenendo in mano quello che i miei amici chiamano lo “spazzolino” da denti e governarlo attraverso il suo touchscreen e i due bottoni di cui è dotato.

Nel caso voi decideste di scegliere l’opzione 2, è bene secondo me dotarsi di qualche accessorio: ne parliamo dopo.

Con il touchscreen potete scegliere molto facilmente la modalità di utilizzo, la definizione, che tipo di movimento fa la testa stabilizzata e con un semplice tap bloccate il tracking dei visi, per cui potete scegliere anche la velocità di esecuzione.

Potete cioè decidere se volete che Osmo Pocket si muova lentamente o più velocemente quando segue un soggetto inquadrato.

I bottoni hanno un uso davvero elementare. Una pressione per attivare video e scattare foto per il pulsante di sinistra, con quello di destra potete “ribaltare” l’obiettivo per i selfie, oppure “ricentrarlo” e riportarlo alla posizione base.

Tenendo premuto il pulsante di destra fate una nuova calibrazione del dispositivo.

Se volete spostare la gimball quando iniziate una ripresa, se non avete il controller esterno lo dovete fare a mano.

Mentre girate un video, senza lo stesso controller esterno potrete controllare solo il movimento verticale.

Con lo Smartphone: serve la app DJI Mimo

Quella di DJI è stata una scelta curiosa: dopo aver usato per anni la stessa app per tutti i dispositivi, ha introdotto una nuova app per Osmo Pocket, che si chiama Mimo.

Serve per attivare la camera dopo il suo acquisto e quindi per il suo controllo quando la state usando, se volte un po’ di opzioni in più e volete semplificare ed accelerare (ad esempio) il cambio di modalità o volete sfruttare alcune funzioni molto divertenti come la ripresa delle “stories”.

La app è fondamentale per l’aggiornamento del dispositivo e per il trasferimento dei file se volete usare iPhone o un telefono android per il montaggio.

Una nota negativa: per il collegamento dello smartphone dovete applicare alla vostra DJI Osmo pocket dei piccoli adattatori “a slitta”, che sono nati per essere persi. Perché non una soluzione più sicura, magari con un connettore “a scomparsa”?

L’alternativa è il modulo wireless, che permette di collegarsi senza fili, ma dovete sborsare 56 euro extra per il suo acquisto.

La qualità dei video

Questo è il primo punto per cui dissento un po’ dalle recensioni super entusiastiche di questo dispositivo: DJI Osmo Pocket stabilizza alla grande, ha una qualità ottima quando c’è una buona esposizione, compensa abbastanza bene i contrasti forti, ma quando c’è poca luce cattura video con un rumore molto forte e una definizione molto approssimativa.

Il codec che viene usato è H.264, con formato Mp4 o MOV ed entrambi sono poi facili da utilizzare per le attività di montaggio.

Bellissima l’opzione chiamata FPV, che mantiene la ripresa allineata all’orizzonte, fighissima, ad esempio, quando fate una ripresa avventurosa, magari su un ottovolante o in altra condizione estrema, come quella ad esempio che potreste fare in bicicletta o in moto.

Come sono le foto?

Stesso discorso fatto per le foto: quando c’è buona luce la qualità del sensore da 12 mpx è più che buona, mentre se ci si trova ad affrontare il buio o una condizione comunque non ottimale, il risultato è appena discreto, nonostante esista una modalità di ripresa delle foto dedicata proprio agli scatti. notturni.

Molto carina la modalità panorama, di cui vi scrivo più avanti.

La qualità audio

Non ci siamo. Se fate un confronto con Go Pro Hero 7 Black, il risultato è impietoso. Audio scarico, povero di bassi e un rumore dell’ambiente che è sempre fortissimo. Mi spiace, ma per un audio ok dovrete registrare con altro strumento e poi sincronizzare.

Per ora non c’è altra soluzione, perché è stato annunciato un accessorio che servirà come adattatore per un microfono esterno su DJI Osmo Pocket ma non è ancora disponibile e purtroppo altri tentativi che ho fatto sono falliti miseramente. Ho ordinato un prodotto su Amazon, vi farò sapere se funziona.

Questo è un dettaglio importante, perché usare la Osmo con una buona qualità audio sarebbe una combinazione eccellente per il Vlogging.

La modalità Panorama

Tra le opzioni di scatto fotografico disponibili, la modalità panorama è la più divertente, con due ulteriori scelte: la classica foto a 180 gradi oppure la cosiddetta “3 x 3”, ovvero una combinazione di 9 scatti gestiti dalla fotocamera, che vengono “appiccicati” per comporre la foto con un effetto grandangolare.

DCIM\201MEDIA\DJI_0030.JPG

Ecco la differenza tra uno scatto normale e uno panoramico, che vedete invece qui sotto.

DCIM\PANORAMA\201_0031\DJI

I MotionLapse

Questa è probabilmente una delle opzioni più divertenti: piazzando le fotocamera in un punto preciso, potete scegliere quali movimento farà la gimball mentre riprende il time lapse e l’effetto finale è spettacolare.

Potete vedere un esempio nel video di presentazione che ho allegato a questo articolo.

La gestione dei MotionLapse è migliore se usate l’applicazione, perché potete scegliere in modo più preciso dove spostare il gimball durante le riprese.

Slow Motion

E’ probabilmente la più classica delle applicazioni, si usa in modo del tutto tradizionale e arriva a 120 frame al secondo.

La batteria, più che buona

L’uso più “normale” che si possa immaginare per la DJI Osmo Pocket è quello del video blogging, o vlogging.

La batteria in questi casi. non basta mai ma 140 minuti di autonomia dovrebbero essere più che sufficienti per lo scopo per cui è stata creata la pocket.

La ricarica da 0 a 100 avviene nell’arco di circa 70 minuti.

Gli accessori

Questo è forse uno dei capitoli dolenti relativi alla DJI Osmo Pocket. Al costo di 359 euro, per avere un dispositivo dovete aggiungere un bel po’ di denaro, perché la prima cosa da comprare è l’“estensione Kit” con Micro SD, Supporto per usare poi gli accessori standard di Go Pro e Modulo Wireless.

Il solo modulo wireless costa circa 55 euro, se vi può interessare LO TROVATE QUI!

Altro accessorio fondamentale è il supporto per tenere “uniti” la Osmo Pocket e lo smartphone, costa circa 30 euro e lo trovate qui.

A questo punto siamo già a 140 euro di conteggio, o giù di lì. E non è finita, perché ci vorrebbe anche il selfie stick che è stato presentato da DJI ma che ancora non è disponibile e replica i comandi per controllare la Pocket sul manico. Probabilmente ci vorranno 60 euro per comprarlo, o giù di lì…

Altro accessorio fondamentale è il controller per gestire i movimenti della gimball. Anche in questo caso si va oltre i 50 euro. Se vi interessa lo trovate QUI.

Insomma, per un uso completo e una dotazione che risolva ogni situazione possibile, ci vogliono quasi duecento euro di accessori, che per un prodotto da 350 euro di prezzo sono veramente un’esagerazione.

Conclusioni

Sono convinto di aver dimenticato qualcosa nella mia Recensione DJI Osmo Pocket, perché per raccontarvi tutto quello che è nascosto dentro questo dispositivo ci vorrebbero due settimane di scrittura e una di lettura.

Però per accorciare una storia molto lunga, posso dirvi che questo è un dispositivo concettualmente molto interessante, che però ha qualche evidente lacuna, soprattutto per la qualità delle riprese notturne.

Nel complesso, però, è un gadget davvero divertente. Imperfetto, ma molto cool.

Prezzo e disponibilità

La DJI Osmo Pocket è già in vendita on line o nei negozi DJI; a Milano lo trovate nel centro commerciale City Life. Se la volete acquistare su Amazon, il prezzo è di 359 euro, basta CLICCARE QUI!

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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