Nella mia abituale rassegna quotidiana ho letto alcuni articoli sul Google Pixel e l’esplosione delle vendite: più di una fonte ha riportato infatti negli ultimi due giorni che le vendite sarebbero cresciute del 43% da un anno all’altro.
Ovviamente, quando si parla di una crescita del 43% anno su anno ci si trova di fronte ad un evento fenomenale.
C’è però un dettaglio: quando un report parla di percentuali la prima domanda è sempre una sola: quale è l’universo di riferimento?
Faccio una piccola premessa: Google Pixel 3 XL è uno dei miei dispositivi preferiti. Un telefono con una qualità e una potenza uniche sul mercato.
A questi dettagli già rilevanti si aggiunge anche il software, che è uno dei migliori in circolazione: semplice da un lato, ma allo stesso tempo ricco di molte chicche che ne fanno un’opzione di acquisto eccellente.
Lo dico per sgombrare il campo da qualunque equivoco legato a pregiudizi o posizioni “pre-concettuali”.
Perché amo il pixel 3 XL, ma anche l’informazione corretta e trasparente.
Il dato secondo cui Google Pixel è cresciuto del 43% tra il 2018 e il 2019 arriva da Strategy Analytics che più di una volta ha preso qualche piccola cantonata o ha presentato i dati di vendita con il principio del clickbait, cioè nel tentativo di attirare l’attenzione anche quando non c’era molto sostanza.
Andando a scavare nelle informazioni, si evince che il dato sarebbe relativo alle vendite nel Q4 2018 confrontate con quelle del Q4 2017.
Tutto questo mentre il mercato degli smartphone in USA, nello stesso intervallo di tempo, è in calo del 23%.
A prima vista un risultato superlativo, ma rimane sempre il dubbio di quale sia il punto di riferimento del +43% perché Google non rilascia le informazioni relative al numero di dispositivi venduti, né presenta un’area del bilancio da cui sia possibile dedurre tale cifra.
Qualcuno a fine del 2017 parlava di vendite che erano nell’ambito di qualche milione di unità, la crescita del 43% rappresenterebbe quindi una crescita importante, ma i numeri assoluti sarebbero comunque molto lontani da quelli dei leader del mercato, Samsung, Apple e Huawei.
Quali altri strumenti potremmo usare per riuscire a calcolare quel numero? ci sarebbe la percentuale della distribuzione delle varie versioni di Android, che però non viene aggiornata ormai da più di quattro mesi.
Nell’ultima versione, Android 9, il sistema operativo di cui è dotato il Google Pixel 3XL era allo 0.1% del totale, ovvero di due miliardi di dispositivi.
Se questo calcolo si può considerare attendibile, potrebbe dirci che ci sono un totale di 2.000.000 di dispositivi con Android 9, tra Google Pixel 2 e Pixel 3.
Numero interessante ma molto contenuto rispetto ai 50 milioni di pezzi che vendono iPhone o Samsung in uno solo trimestre.
Morale di questa breve storia: il Google Pixel 3 XL è un dispositivo stupendo, ma alcuni tentativi un po’ goffi di alcuni analisti di stravolgere i dati reali fanno un po’ sorridere.
In tutto questo, se non avete ancora visto il mio video (Girato con Pixel 3XL) in cui ballo con Childish Gambino, avete un brutto carattere.
Prima cosa che insegnano a economia e commercio: le percentuali non dicono nulla e si possono usare come si vuole.
Della serie quando comunicano per percentuali e non per numeri potete anche mettere il dato nel cestino perchè quella è la sua utilità.
È per questo che società come Apple ad esempio da decenni parla alle plenarie solo usando percentuali.