Recensione di Honor View 20, bello anche se il prezzo è impegnativo

Ho voluto aspettare quasi un mese prima di scrivere la recensione di Honor View 20 perché volevo conoscere perfettamente questo dispositivo: rappresenta oggi il top di gamma per il “sub-brand” di Huawei e merita tutte le attenzioni possibili.

La proposta è nel complesso interessante, ma non possiamo ignorare il posizionamento di prezzo molto ambizioso, che per l’italia è addirittura a 699 euro.

Dico “addirittura” perché la prerogativa di Honor è sempre stata quella di proporre alternative al marchio Huawei con dispositivi molto simili venduti ad un prezzo sensibilmente più basso.

Evidentemente, quel posizionamento oggi non è più valido, se Honor View 20 costa oggi quanto un Mate 20 Pro e più di un Mate 20 acquistati on line.

Vale però la pena sottolineare che nel nostro paese arriva la versione con 8 gb di RAM e 256 gb di memoria interna.

Infine, trovo sia giusto segnalare che a fronte di un prezzo ufficiale di 699 euro, in realtà oggi trovate Honor View 20 su amazon a 572 euro, basta cliccare qui!

COSA MI PIACE

  • Display full view
  • Batteria capiente
  • Disponibilità Camera 3D TOF
  • Finiture dispositivo

COSA NON MI PIACE

  • Software non definitivo
  • Foto buone ma non eccellenti
  • Niente certificazione IP

Il miglior Honor di sempre

Non ho dubbi su questo: Honor View 20 è decisamente un passo in avanti rispetto a quanto abbiamo visto in passato dallo stesso marchio.

Certo, dovete fare la pace con la finitura posteriore, perché non ci sono vie di mezzo: la amerete o la odierete con tutto il vostro cuore.

In realtà, prima di esprimere un giudizio, dovreste prendere in mano questo telefono ed entrare in contatto dal vivo con una soluzione estetica che è più bella nella realtà che nelle foto.

L’unica perplessità che ho viene dalla qualità delle immagini, perché come spesso accade si usano molti megapixel come strumento di marketing senza la capacità di sfruttare fino in fondo tutta quella potenza: 48 mpx alla fine producono immagini buone, ma non strabilianti.

Display

Il primo display con quello che a me piace chiamare “er buchetto”, il foro che permette di eliminare il notch, la famigerata tacca, piazzando comunque la fotocamera frontale senza necessità di usare complicate soluzioni meccaniche.

Dimensioni generose, ma comunque gestibili: 6.4 pollici, con una ratio 19,5:9, una definizione di 1080 x 2310 pixel, 85,7% di rapporto tra superficie totale e display, con una densità di 398 pixel per pollice, buona ma non eccelsa.

La superficie totale è di 101.4 cm2, un piacere della vista per guardare video e giocare con i videogame. Lo standard usato è IPS LCD.

I colori sono vivi, brillanti, si possono aggiustare attraverso le impostazioni e se vi dicessi che è un AMOLED probabilmente ci caschereste. Ottimo.

Hardware

Il processore è il Kirin 980 che funziona alla grande sul Mate 20/20 Pro e che vedremo presto sul prossimo P30: anche su Honor View 20 è garanzia di velocità e reattività.

Tutta quella potenza è abbinata a 6 o 8 gb di RAM con la bellezza di 256 gb di memoria interna, che è la capacità della versione che si vende in Italia.

Non c’è però uno slot di espansione memoria, mentre il sensore per le impronte digitali è quello classico ed è posizionato sul retro del dispositivo in posizione super comoda da raggiungere quando si impugna il telefono.

Il connettore è USB Type C, ma mi piace segnalarvi anche che Honor View 20 ha anche il caro vecchio sensore infrarossi che fa funzionare il telefono come un telecomando per la tv, l’aria condizionata, la soundbar e tutto ciò che si controlla con IR.

Ciò che renderà felici molti è la presenza di un connettore per le cuffie da 3.5 mm.

Fotocamera

Bisogna capire se tutta questa potenza data dai 48 mpx del sensore principale hanno un senso oppure si tratta di uno spunto di marketing senza molta sostanza.

Diciamo l’uno e l’altro. Perché gli scatti sono buoni, ma non eccezionali e questo dipende dall’elaborazione che viene fatta di ciò che si scatta.

Ma in realtà il vero punto di forza del nuovo Honor View 20 è la camera 3D Time Of Flight, detta anche TOF. Per ora in via del tutto teorica. Vi spiego perché.

Honor View 20 ha la fotocamera TOF e Android 9 a bordo: per questo motivo il telefono dovrebbe avere pieno supporto della nuova soluzione Google ARCore, che dovrebbe attribuire poteri speciali al telefono quando si parla di realtà aumentata.

Nella pratica, il supporto ad ARCore non è ancora attivo, il telefono non è nella lista dei prodotti compatibili e le applicazioni più note che ne fanno uso non funzionano o chiedono di aggiornare ARCore per essere utilizzate.

Per spiegare meglio: la camera TOF potrebbe essere una meraviglia, ma non sappiamo se lo sia davvero. Chi deve intervenire perché lo si possa scoprire? Google oppure Honor? Nell’attesa di scoprirlo, usiamo la camera “normale”, che ha alcuni segreti da svelare.

Ci sono diverse modalità di ripresa e in tutta onestà non si vede una differenza abissale tra i momenti in cui scattate a 12 mpx e quelli a 48 mpx. Per vedere come l’intelligenza artificiale sappia operare dovete attivare la definizione da 48 mpx con quella che viene chiamata “ultra chiarezza AI“.

Scatto con 48 mpx

Quando usate la fotocamera con definizione da 12 mpx viene fatta un’operazione che si chiama “pixel-binning” ovvero la fusione di più pixel in uno solo, in modo da ridurre il rumore e migliorare i dettagli degli scatti. Nel nuovo Honor View 20 questa operazione viene fatta sia dalla fotocamera posteriore che quella anteriore.

scatto con modalità Aperture

Le modalità di scatto sono molteplici e permettono di personalizzare gli scatti a proprio piacimento. Fotocamera che è davvero eccellente.

Scatto con modalità AR stickers

I video sono ottimi, a 1080p con 60 fps, oppure 4K con 30 fps. C’è una stabilizzazione elettronica che fa un ottimo lavoro.

La fotocamera frontale, invece, è un po’ meno performante. Scatti buoni, ma non eccellenti, soprattutto perché sovraesposti; in ogni caso, il risultato del primo prodotto con “in display camera”, insomma “er buchetto”, è più che buono.

fbt

Però gli effetti AR sono divertenti, sembra quasi un tik toker…

Batteria

Non si può eccepire nulla a questo dispositivo che ha una capacità di 4.000 mAh e sembra non scaricarsi mai. Sempre che voi non facciate uso intensivo del display guardando video.

Perché in circa 90 minuti di riproduzione Honor View 20 perde il 17% della carica, mentre il “cugino” Mate 20 Pro perdeva solo il 10%, evidentemente questo è il prezzo di non avere un AMOLED, perché per il resto la batteria è eccellente e si arriva a sera anche con un 40% residuo, risultato davvero eccellente.

La carica è veloce: da 0 a 100 in circa 75 minuti, velocità più che buona.

Le funzioni telefoniche

Honor View 20 è un bellissimo telefono, prima di tutto, con una buona ricezione e un audio in capsula eccellenti.

Buona la sensibilità del wifi, c’è anche il sensore NFC, che rende questo smartphone compatibile con Google Pay e con le eventuali altre soluzioni simili.

Recensione Honor View 20: conclusioni

Bellissimo prodotto, non c’è nulla da dire sulla qualità con cui è realizzato. Più bello dal vivo che in foto, per me è il miglior Honor mai costruito. Resta da capire se il mondo è pronto per un dispositivo con questo marchio che costa ufficialmente circa 700 euro. Ma approfitto dell’occasione per ricordarvi che su Amazon si trova a circa 575 euro, basta cliccare qui!

A voi piace?!?

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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