A distanza di qualche ora dalla presentazione, provo a darvi le mie prime impressioni su Samsung Galaxy S10, il prodotto che ieri è stato lanciato con eventi a San Francisco e Londra.
Io ero a Londra e dopo l’evento ho avuto modo di toccare con mano tutto ciò che è stato presentato, dagli smartphone ai wearables, con l’unica eccezione per il Galaxy Fold, che è stato mostrato durante l’evento ma che non era disponibile per prove o hands on; se ne riparlerĂ nel prossimo mese di aprile, in prossimitĂ del lancio fissato per il prossimo 3 maggio.
Nella foto qui sopra vedete schierata la batteria di dispositivi con cui Samsung affronta il mercato.
Il Galaxy S10e, che arriverà a 779 euro, è quello sulla destra, mentre S10, che sarà venduto a 929 euro, è quello sulla sinistra, mentre al centro trovate la variante S10+, che sarà il top della gamma, con un prezzo che parte da 1.029 euro ma si spinge fino a quasi 1.600 euro nella versione con 12 gb di ram e 1 tb di memoria interna.
Le prime sensazioni
Quello che vedete qui sopra sarĂ secondo me la star della festa: il suo colore e i suoi 779 euro mi fanno pensare al telefono che venderĂ meglio tra quelli presentati.
Mentre lo impugnavo ieri pensavo che un paio di anni fa quello che oggi guardiamo come il “piccolino” della famiglia in realtĂ due anni fa sarebbe stato acclamato come un miracolo.
Singola fotocamera frontale, doppia fotocamera posteriore e schermo flat sono i segni particolari di una carta di identitĂ di buon livello.
So giĂ quale sarĂ la vostra prima obiezione: sono uguali ai “vecchi” S9.
A prima vista sì, ma è impugnandoli che noterete la differenza, in primo luogo perché sono leggerissimi e poi sono incredibilmente sottili.
Il display è incredibilmente luminoso ed è tarato in modo tale da ridurre di oltre il 40% le emissioni di luce blu anche nelle ore diurne.
Sono curioso di provare la fotocamera tripla dei modelli S10 e S10+, che promette una migliore analisi della scena grazie all’intelligenza artificiale e che dovrebbe avere una migliore stabilizzazione ottica dei video.
Vedremo nei prossimi giorni come si comporta questo dispositivo in termini di gestione dei carichi di lavoro, surriscaldamento, autonomia della batteria, varie ed eventuali.
Quando vedrete il modello Ceramic White, probabilmente avrete un tuffo al cuore. E’ bellissimo!!!
Gli altri dispositivi: Galaxy Buds
I nuovi Galaxy Buds promettono svariate migliorie, tra cui la carica wireless, ma anche una migliore qualitĂ audio. Sono giĂ in fase di prova.
Samsung Galaxy Watch Active: misura la pressione
Il vecchio Galaxy Gear Sport è pronto per andare in pensione, grazie all’arrivo del Galaxy Watch Active , che ha diverse caratteristiche interessanti, tra cui quella di misurare la pressione del sangue, oltre a questo c’è anche la valutazione del livello di stress.
Samsung Galaxy Fit: un’evoluzione del modello attuale
Non c’è molto da aggiungere su Galaxy Fit, che evolve il modello in circolazione e verrĂ proposto al prezzo di 129 euro.
Samsung Galaxy Fold è uno scorcio di futuro
Duemila euro sono tanti, ma trovo che questo sia il futuro dei telefonini, per usare un nome che oggi è ormai fuori dal tempo.
Mi piace l’idea che quando si visualizza un’informazione sul display piccolo basti aprire lo schermo “pieghevole” per vederla in versione maggiorata.
Bisogna capire quanto “usabile” sia questo form Factor e se il vantaggio dello schermo flessibile valga il prezzo del dispositivo.
Ma sono valutazioni che si potranno fare solo provando questo oggetto, che arriverĂ sul mercato il 3 maggio e si potrĂ ordinare dal 26 aprile.
Ricapitoliamo
La domanda che mi facevo ieri dopo l’evento era una sola: sarĂ facile spiegare “all’uomo della strada” quali sono le differenze del nuovo Galaxy S10 rispetto al precedente?
Penso che questa sia la principale difficoltĂ di Samsung nell’affrontare un mercato che arranca un po’ e ha grande sete di novitĂ : perchĂ© a prima vista, per chi non vive di smartphone, ma li usa semplicemente per telefonare, i due oggetti sono davvero simili.
Vi consiglio di impugnarne uno prima di esprimere un giudizio, perchĂ© in questo caso l’esperienza dal vivo fa davvero la differenza.