Sono in questo momento pronto a spiccare il volo verso casa, mi sto chiedendo intensamente cosa sia stato il meglio del mobile world congress e mi accorgo che trovare la risposta non è facile.
Ho come la sensazione che la cosa migliore della fiera fosse stata presentata qualche giorno prima, parlo del nuovo Samsung Galaxy S10, che per qualche mese rimarrà probabilmente senza concorrenti.
Ma su questo torniamo dopo.
Il trionfo del 5G, ovunque
Il mantra del Mobile World Congress 2019 è stato “5G”, sigla ripetuta ossessivamente da tutti i produttori, sparsa ovunque, scritta anche sopra stand che non avevano niente a che a fare con le reti, ma che non mi ha convinto più di tanto.
Più vedevo campeggiare quelle due lettere e più mi si accendeva un punto di domanda lampeggiante sopra la testa.
Si è parlato di 5G per alcuni dei nuovi modelli, è stato messo il 5G al centro delle presentazioni dei processori, ancora 5G nei veicoli di nuova generazione, che hanno sconfinato nel mondo della tecnologia e da qualche parte qualcuno l’avrà messo anche in qualche cuoci-pasta, probabilmente attivato tramite l’assistente di Google da una distanza siderale e in grado di togliere la pasta dall’acqua bollente nel minuto esatto in cui risulta cotta al dente.
Ma siamo davvero così vicini al 5G? Ni. I dispositivi presentati qui sono in realtà destinati ad invecchiare in modo prematuro e quando la rete passerà alla sua seconda fase di sviluppo, non saranno in grado di interagire correttamente con le celle.
In più, c’è un grande equivoco: il 5G avrà un’importanza epocale, ma le novità che porta influiranno solo parzialmente sul mercato mobile consumer.
La velocità della rete, promessa dal nuovo standard, servirà in realtà a far comunicare tra loro le auto, a permettere un’interazione velocissima tra insediamenti industriali e dovrà consentire l’elaborazione di enormi quantità di dati nel cloud, riducendo drasticamente la necessità di installare server “on site”.
Insomma, niente a che vedere con la chiamata alla mamma per verificare se le camicie sono state lavate e stirate.
Resto ancora un secondo sul 5G: attenzione ai dispositivi che comprate oggi compatibili con le reti. A parte Huawei Mate X sono tutti pronti per il 5G Non Standalone, ovvero la soluzione che entrerà in gioco nel 2019, in cui i telefoni useranno il 5G per i dati veloci, mentre per tutto il resto si affideranno alle attuali rete 4G.
Solo tra due o tre anni arriverà lo sviluppo della rete chiamata “standalone“, quella che invece userà le autostrade veloci dei dati per erogare tutti i servizi di rete.
La prima riflessione sul Mobile World Congress ha partorito la sensazione che sia stata alzata una cortina fumogena in cui però c’è ancora poco arrosto.
Nessuna rivoluzione nei dispositivi lanciati
Questo. non significa che non ci siano alcune considerazioni interessanti: Sony ha introdotto un nuovo formato e lanciato telefoni che sono già in vendita e che secondo me hanno un ottimo appeal.
Questo non si traduce automaticamente in un successo di vendita, ma la strada tracciata è interessante.
La regina della festa è stata però Xiaomi, perché a 449 euro il nuovo Xiaomi Mi 9 è il vero best Buy del monento. Difficilmente riuscirete a trovare qualcosa di meglio in termini di completezza dell’hardware per quel prezzo tra i telefoni di nuova generazione.
Potete sempre ripiegare su un dispositivo dello scorso anno, ma non è la stessa cosa. Non avrete comunque il processore snapdragon 855 e tutto ciò che l’azienda ha messo nel suo dispositivo più accattivante.
La versione 5G del Mi Mix 3 è un messaggio di marketing che poco aggiunge allo scenario.
Attenti a Nokia 9: non ha ricevuto a mio avviso l’attenzione che merita per la soluzione delle 5 fotocamere posteriori, che offrono scatti clamorosi.
Una volta scattata la foto, potete aprirla e cambiare il fuoco con una precisione vicina ai 15 cm, non con un’artificio software, ma leggendo le informazioni che ogni scatto porta con sé.
Cosa dire di LG? E’ un brand che ha fatto dell’innovazione e della sperimentazione il proprio karma, ma affidare alla camera 3D TOF (Time Of Flight) le proprie argomentazioni di marketing mi lascia sinceramente perplesso.
Mentre provavo il controllo fatto con il palmo della mano senza toccare il display mi sono chiesto più volte perché mai dovrebbe servirmi se posso fare le stesse cose usando la voce.
Huawei ha messo sul mercato il nuovo Mate X, che sembra uscito direttamente da un film di James Bond, ma anche in questo caso ho forte perplessità sull’equilibrio costo beneficio di un oggetto che verrà venduto a 2.299 euro.
Uno splendido esercizio di ingegneria per ricordarci che Huawei è la nuova Apple e fa dell’innovazione il proprio motore di sviluppo, ma se posso dare un consiglio quasi da amico, vi suggerisco di guardare questa generazione di flessibili, provare un leggero fremito all’idea di non averlo, ma di aspettare la prossima.
Motorola e HTC sono usciti dai radar del mercato, mentre OPPO rappresenta ancora un’incognita difficile da collocare nello scenario attuale.
E poi c’è Samsung. Qualcuno ha emesso troppo presto una sentenza piuttosto severa sull’azienda coreana, ma se è vero che nel campo dei flessibili Huawei ha fatto meglio (per ora) lo è altrettanto che nel segmento smartphone Galaxy S10 e Galaxy S10+ rappresentano due meraviglie tecnologiche di prim’ordine.
A Barcellona sono arrivati A50 e A30, ma solo uno dei due uscirà da noi e vi assicuro che non è per niente male.
Il rapporto qualità prezzo ci dice che rappresenta una delle soluzioni più accattivanti del mercato e sappiamo che la qualità di Samsung è una garanzia, soprattutto ora che viene finalmente sviluppato un ecosistema con gli altri dispositivi della casa.
Qui a Barcellona ho usato in modo intenso il nuovo Galaxy S10+ e l’ho trovato superlativo. Fotocamera eccellente, una batteria discreta (ma non il top) e un’interfaccia che io trovo bellissima.
La nuova ONE Ui è stata sviluppata con eleganza ed efficienza, è oggi quello che una volta era la HTC Sense in termini di pulizia e di bellezza.
Per me sarà il Best Buy dei prossimi mesi, anche se Huawei P30 promette meraviglie in termini di qualità della fotocamera. Indiscrezioni parlano di una capacità di scattare foto notturne fuori dal comune.
Lo scopriremo il prossimo 27 marzo.
Una menzione speciale dal Mobile World Congress 2019 va a Blackberry Key2 Red Edition. E’ bellissimoooooooo!!! Ma ne parliamo a parteQ
Cosa rimarrà del Mobile World Congress 2019?
Non molto, per essere sinceri, ma siamo di fronte a due momenti epocali: l’arrivo del 5G e l’esordio dei telefoni flessibili che aprono probabilmente una nuova era nel mondo mobile.
Tra gli smartphone, invece, vedo molte evoluzioni ma poche rivoluzioni, per quelle dobbiamo guardare altrove, sempre che sia ancora possibile rivoluzionare un segmento che ormai pare piuttosto maturo.
A voi cosa è piaciuto?
A me sono piaciuti i prodotti Sony, finalmente accattivanti sotto tutti gli aspetti. I flessibili li lascio ben da parte fino a quando le case produttrici non daranno un dato minimo di apertura chiusura garantiti. Il resto? Noia.