Se vi siete chiesti come proteggere la smart home dai rischi causati da dispositivi di dubbia provenienza, la risposta può essere Avira SafeThings, soluzione che arriva dalla società che conosciamo da anni per il suo ottimo antivirus.
Ma perché ci si deve porre l’interrogativo su come proteggere la propria abitazione quando abbiamo installato prodotti connessi, che hanno pieno accesso alla rete internet?
Perché spesso il loro comportamento sfugge a qualunque controllo e per questo motivo si potrebbero trovare sorprese bizzarre verificando quali dati vengono utilizzati e con quali server si collegano regolarmente.
Non è una questione di “razzismo digitale”, ma i principali sospettati sono i prodotti di smart home di basso costo in arrivo dalla Cina.
Spesso quel basso costo è giustificato dal fatto che in realtà quelli che compriamo sono veri e propri “cavalli di Troia”, che una volta dentro la nostra casa raccolgono informazioni per dirottarle verso mete ignote.
Nulla di illegale, perché spesso siamo noi a dare il consenso accettando le condizioni di acquisto in fase di installazione.
Chi di voi ha mai letto fino in fondo uno di quei documenti?
Cosa è Avira SafeThings
Avira SafeThings si presenta in due diverse forme: può essere un router che contiene il software dedicato al controllo del traffico, oppure un software installato dentro il router che comprate, oppure un servizio offerto dal vostro operatore quando vi propone un modem a noleggio.
Quello che è importante sapere è che ad oggi (marzo 2019) Avira SafeThings non è ancora disponibile sul mercato, ma lo sarà nelle prossime settimane.
Come si usa Avira SafeThings
Per verificare cosa fanno e con quali server si collegano i dispositivi che avete dentro casa, potete usare la app dedicata: ho visto con i miei occhi le informazioni relative ad una serie di dispositivi e le sorprese non sono state poche.
Ho scoperto infatti che una videocamera di sicurezza spedisce regolarmente informazioni a netflix in USA, probabilmente per verificare quando viene acceso il televisore in soggiorno e per quanto tempo.
Un secondo modello di camera di sicurezza invia invece regolarmente tutte le informazioni registrate ad un server in Cina e non so se per voi sia bello sapere che tutto ciò che fate dentro casa viene registrato in un paese che non ha sottoscritto alcun tipo di accordo per la gestione dei dati e la loro eventuale cancellazione su richiesta.
Altra cosa bizzarra da scoprire è stato che una presa smart collegata all’energia elettrica apre porte di comunicazione verso l’esterno per far transitare contenuti video. Di chi? Per quale motivo? Verso quale destinazione?
Insomma, le sorprese non sono poche e spesso i temi che sollevano non sono indifferenti.
Quando individuate un traffico anomalo potete chiudere le comunicazioni indesiderate, sempre che Avira non ci abbia già pensato da sola, perché il software è programmato proprio per monitorare quei passaggi di dati e per reagire chiudendo le comunicazioni in caso di comportamenti anomali.
Ovviamente, se preferite farvi vedere nudi in una remota località della Cina dove risiedono i server della vostra webcam di sicurezza, potete sempre riaprire i flussi.
Come si installa Avira SafeThings
Se optate per l’acquisto del router, la configurazione è semplicissima: all’uscita del modem agganciato il router SafeThings e il gioco è fatto. Spegnete il wifi del vostro modem “principale” e tutto ciò che transita sulla rete sarà controllato da SafeThings.
Come proteggere la smart home: i costi
Il modem con la soluzione incorporata arriverà presto sul mercato a 179 euro e comprenderà un abbonamento “a vita” al servizio, mentre non sappiamo ancora come verrà regolato l’uso del software da parte di produttori di modem e operatori.
Potrebbe essere un regalo per chi prende il modem in abbonamento anziché usare il modem libero.
So che per molti è meglio ignorare un problema, anziché approfondire, ma vi assicuro che guardare quelle mappe dei dati è inquietante. Io preferisco sapere ed eventualmente stoppare quei canali di comunicazione.