Con un po’ di colpevole ritardo, vi presento oggi la recensione di Asus Zenfone Max Pro 2, lo smartphone che ha una batteria infinita e che è pronto a sfidare anche quelli di voi che hanno una vera compulsione per il telefono.
E’ il successore di Asus Zenfone Max Pro M1, il cui pregio era quello di una batteria potente, con interfaccia quasi stock e processore discreto.
COSA MI PIACE
- Design discreto
- Buona perfomance
- Durata batteria da competizione
COSA NON MI PIACE
- Le personalizzazioni Asus
- Connettore Micro USB
- Non c’è la ricarica veloce
- La luminositĂ automatica troppo aggressiva
La scheda tecnica di Asus Zenfone Max Pro M2
- Display: 6.22 pollici, definizione 2280 x 1080, IPS LCS 19:9, con notch
- Processore: Snapdragon 660, 4 x kryo 260 gold 2.2 ghz + 4 x Kryo 260 silver 1.8 ghz
- RAM: 3 / 4 / 6 GB
- Memoria interna: 32 / 64 GB
- Espansione memoria: Micro SD fino a 2 tb
- Fotocamera posteriore: 12 mpx Sony IMX 486, F/1.8 video 4k 30 fps, EIS + 5 mpx sensore profonditĂ
- Fotocamera anteriore: 13 mpx, F/2.0 video 1080 30 fps
- Batteria: 5.000 mAh carica 10W
- Sensore impronte digitali: presente sul retro
Design e Display
La nuova versione di Asus ZenFone Max Pro ha un display con notch e per questo motivo offre un’esperienza piĂą immersiva, anche se il bordo inferiore è comunque piuttosto generoso.
Il design è completamente diverso da quello della sua prima versione ed è sicuramente piĂą gradevole. Sul retro si è passati dall’alluminio alla plastica, mentre la struttura rimane in materiale metallico.
Non pensate però ad un prodotto “cheap” perchĂ© è stato difficile capire se sul retro ci fosse plastica o vetro.
Lo schermo ha una diagonale da 6.26 pollici, con una buona leggibilitĂ , ma forse soffre di una riduzione troppo aggressiva quando c’è poca luce. La diminuzione così forte rende difficile leggere il pannello e costringe ad intervenire sulla luminositĂ .
Il vero problema è che l’intervento automatico sulla luminositĂ non si può disattivare e interviene seguendo anche la luminositĂ dei contenuti oltre che dell’ambiente, per cui quando guardate un video il livello dell’intensitĂ cambia in continuazione a seconda di ciò che viene mostrato dallo schermo.
La speranza è che questa opzione venga rimossa quanto prima con un aggiornamento, perché è abbastanza difficile da sopportare.
L’intensitĂ massima è di 450 nits, con una ratio 19:9, mentre va sottolineato il fatto che rispetto alla prima versione adesso c’è un notch.
Sul fronte design, ottima la scelta di mantenere il connettore per le cuffie da 3.5 mm.
Il software
L’esperienza complessiva è discreta, il software è tutto sommato vicino allo stock, con l’uso di alcune applicazioni personalizzate, come la fotocamera, la radio Fm e il registratore vocale.
Nel complesso, comunque, c’è la sensazione di una versione quasi “pura” di android, con i suoi pro e i suoi contro.
Vi segnalo ad esempio che non potete nascondere il notch e che non è possibile trasformare le app che non sono tagliate per la ratio 19:9 in full screen, quindi spesso vi troverete con le bande nere ai due estremi del display.
La cosa più strana è piuttosto il fatto che a prima visto tutto sembri grandissimo, dalle scritte alle icone: quando però modificate il DPI la barra delle notifiche assume una dimensione diversa da quella del notch.
In piĂą segnale del telefono e wifi sono sulla sinistra della “tacca” e per questo motivo quello spazio si riempie quasi subito, impedendovi di vedere le altre notifiche.
Teniamo sempre conto della fascia di prezzo in cui questo telefono è collocato, però è bene che sappiate quali siano i pregi e quali i difetti.
Performance
Il processore Qualcomm Snapdragon 660 è una certezza, ha una regolarità di funzionamento invidiabile ed è una soluzione molto gradita nella fascia media, perché garantisce stabilità e velocità .
Se volete una performance ancora migliore, basta cambiare le regolazioni delle animazioni nel menĂą del telefono.
Utilizzando alcune applicazioni di benchmark Asus Zenfone Max Pro M2 si classifica sistematicamente a metĂ della graduatoria.
E’ facile avere la stessa percezione nell’uso “sul campo”. Un prodotto discreto, con una performance che è in linea con il suo prezzo.
Audio
C’è un singolo speaker, con un buon volume e un suono in linea con quello che troverete sul 99% dei dispositivi in commercio.
L’audio in conversazione è discreto, anche in questo caso uso l’accezione “nella media”, che mi pare calzi perfettamente.
Fotocamera
Buona, direi che non ci si può lamentare. Buon bilanciamento dei colori e buon livello del dettaglio. Anche l’HDR si comporta relativamente bene.
Il sensore da 12 mpx è combinato ad un sensore di profonditĂ da 5 mpx per l’effetto bokeh.
Discreti i video, ma se volete la stabilizzazione dell’immagine dovete rinunciare ai 4K, perchĂ© il sistema funziona con i video a 1080p. Se scegliete questa opzione i video sono di buona qualitĂ , con una buona resa della stabilizzazione e una discreta gestione dei contrasti.
La fotocamera frontale da 13 mpx gestisce senza problemi il bokeh con un intervento a livello software, che è forse un po’ aggressivo ma offre comunque un buon risultato.
La batteria
Dobbiamo veramente parlarne? Ci sono 5.000 mAh che possono soddisfare anche coloro che sono malati di telefono e vi anticipo che se riuscite a portare a zero questa batteria in un solo giorno, allora avete un problema grave, è bene che vi facciate aiutare.
Io sono arrivato a due giorni di utilizzo senza problemi, peccato solo che non ci sia la carica rapida e quindi ci vogliano molte ore per andare da 0 a 100%.
Per la precisione ci vogliono circa 3 ore di ricarica, mentre il tempo di “schermo acceso” garantito è di circa 10 ore.
Forse mi sarei aspettato un connettore USB Type-C: per un prodotto arrivato sul mercato a gennaio 2019, la porta microUSB suona un po’ “vecchia”.
Conclusioni
Difficilmente vorrete questo telefono per un motivo diverso dalla sua batteria, ma se cercate autonomia garantita per quasi due giorni, questa è la soluzione per voi.
Soprattutto per il fatto che il prezzo a cui lo trovate su Amazon è di 271 euro. Se vi può interessare, lo trovate a questo indirizzo.