Con una mossa a sorpresa il colosso giapponese riorganizza le proprie attività e il risultato vede Sony Mobile accorpata alle divisioni TV, Imaging e audio.
La scelta della dirigenza è stata fatta per evitare di registrare perdite della singola business unit e per bilanciare l’andamento negativo con i risultati negli altri settori.
Resta da capire come questo inciderà sull’organizzazione dell’azienda e sui ruoli che sono oggi aperti nelle varie sedi in giro per il mondo.
E’ evidente che una delle motivazioni per cui viene fatta un’opera di questo genere sia il contenimento dei costi.
Quello che stupisce maggiormente è la tempistica con cui viene messa in pista questa operazione: il cambiamento societario sarà effettivo dal prossimo 1 aprile, cioè lunedì. E non dovrebbe essere un pesce, perché non credo rientri nelle abitudini giapponesi.
E’ probabilmente questo l’effetto del passaggio di consegne al nuovo manager dell’azienda, in carica ormai da quasi un anno.
La cosa curiosa è quanto sia lunga la transizione, perché Kazhuo Hirai ha teoricamente passato le consegne al successore Kenichiro Yoshida da 12 mesi, ma rimane in carica fino a luglio per accompagnare l’inserimento del. nuovo leader e poi sarà comunque Advisor dell’azienda, in forza dei suoi 35 anni di carriera.
E’ davvero una buona idea?
Accorpare le divisioni per annegare il debito è un po’ come nascondere la polvere sotto il tappeto, è la soluzione giusta per invertire la rotta e portare Sony Mobile al profitto?
Secondo alcuni analisti no, potrebbe anzi tracciare la linea di un disimpegno dell’azienda nel settore.
Allo stesso tempo, si può immaginare un colosso dell’elettronica senza una divisione smartphone in una società che è sempre più “mobile first”?
Il resto della storia è ancora tutto da scrivere. Speriamo non sia un capitolo doloroso per chi lavora nel gruppo.