Una serata con Pete Lau di OnePlus

Ieri a Milano, in mezzo alle centinaia di eventi per la design week, c’è stata serata speciale con Pete Lau di OnePlus, che nel pieno rispetto dello stile della casa ha voluto incontrare i membri della community nel cuore della città.

Un appuntamento semplice, un aperitivo con un numero ristretto di persone che hanno avuto l’occasione per incontrare uno dei motori dell’azienda che non è un brand da usare, ma uno stile da amare.

Gli utenti OnePlus hanno abbracciato una filosofia, quella di un telefono minimale e molto efficiente, la cui ragion d’essere sta nella velocità ed efficienza.

Ho fatto due chiacchiere informali con Pete Lau, accompagnato ovunque da un traduttore, perché preferisce usare il cinese per avere più sicurezza nella comunicazione.

Ieri si è perso a Milano, quando è uscito per una corsetta del mattino senza il suo telefono, ma ha trovato chi è stato disposto ad aiutarlo a pagare il taxi.

“Never Settle”, ma soprattutto “never leave your phone in a foreign city”.

Mi ha brevemente raccontato che questa è la sua prima volta a Milano, un’occasione per fare un’immersione nel mondo della Design Week insieme a tutto il team del design che era presente ieri sera.

Ho chiesto un po’ di informazioni sui suoi gusti relativi al design, dato che è venuto a Milano per quello: come forse ci si poteva aspettare, Pete mi ha detto che ama il design semplice e regolare, ma ha affondato nel passato la sua preferenza, con una dichiarazione d’amore per Bauhaus.

Molto carina la formula dell’evento: ci si prenotava su EventBrite con un deposito di 5 euro. Chi si è presentato davvero all’evento ha ricevuto i suoi 5 euro come forma di rimborso.

Per chi invece ha saltato l’impegno, i 5 euro sono andati persi. Come è giusto che sia.

Personaggio divertente, nel senso che sembra simpatico, ma allo stesso tempo molto rigoroso.

Avrà avuto in tasca OnePlus 7?

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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