Abbiamo conosciuto ieri sera i dati fiscali sul trimestre di Apple, informazioni che le aziende sono obbligate a comunicare per la tutela degli azionisti.
E’ andata peggio di un anno fa, ma meglio di quanto gli analisti avessero previsto con un calo che è stato rilevante, ma non devastante.
L’incasso è stato di 58 miliardi di dollari, con guadagni per azione di 2.46 dollari. Sono quote nel range tra i 55 e i 59 anticipati da Apple qualche mese fa.
La quota di 58 miliardi rappresenta un calo del 5% rispetto ai 61.1 miliardi dello stesso periodo del 2018.
Ora l’azienda non rilascia più i dati precisi sulle vendite dei telefoni, ma sappiamo che iPhone ha incassato 31 miliardi in calo rispetto ai 37.6 di un anno fa. I computer Mac hanno generato 5.5 miliardi anziché 5.8, mentre iPad ha raggiunto 4.9 miliardi anziché 4.
Infine gli accessori, che hanno raggiunto 5.1 miliardi rispetto ai 3.9 di un anno fa.
Ciò che invece cresce senza sosta sono i servizi: 11.5 miliardi di dollari, rispetto ai 9.9 di un anno fa e ai 10.9 di gennaio.
Non credo serva sottolineare quale sia il futuro di Apple e perché con 1.4 miliardi di dispositivi attivi la direzione sia tracciata in modo evidente.
Per il trimestre in corso Apple prevede incassi tra i 52 e i 54 miliardi di dollari, con un margine operativo lordo tra il 37 e il 38%.