Non so se avete già visto come funziona e come è fatta la nuova DJI Osmo Action, la videocamera super stabilizzata presentata questa settimana.
Ve ne parlo perché credo sia il caso di porre l’accento sulla qualità di questo dispositivo, che arriva sul mercato proprio in questi giorni al prezzo di 379 euro.
Sulla carta sembrerebbe un prodotto prossimo alla perfezione, bisognerà poi provare per capire se sia davvero così performante.
I punti chiave che la rendono unica
- schermo sia sul fronte che sul retro
- resistenza all’acqua fino a 10 metri “nativa”
- sistema di raffreddamento del processore
- stabilizzazione video 4k con 60 fps
Avete visto il video qui sopra con le prove della Osmo Action? La qualità della stabilizzazione è superlativa, così come ottima è la resa delle immagini in condizioni complicate come il controluce.
L’HDR sembra svolgere un ottimo lavoro e la qualità generale delle riprese sembra davvero di altissimo livello.
Da sottolineare il fatto che DJI Osmo Action ha un design invidiabile, valorizzato dal doppio schermo, che in alcune condizioni è soluzione molto utile.
Come avrete notato ho riempito di condizionali e di verbi dubitativi, perché non ho mai visto dispositivi elettronici che sulla carta sembrassero scarsi, poi mi è capitato di provarli e di trovare cocenti delusioni.
Ecco perché mi impongo una doverosa prudenza.
Non credo serva sottolinea che DJI Osmo Action è dotata di Timelapse, Slow Motion 8X, così come è capace di andare in acqua fino ad una profondità di 11 metri.
Nella parte frontale è dotata di un sistema di raffreddamento, il cui scopo è proteggere il processore dal surriscaldamento quando la camera viene usata a lungo.
Non abbiamo invece informazioni utili sulla batteria, che dovrebbe essere buona, ma dobbiamo ancora una volta avere fiducia nelle promesse del produttore.
La stabilizzazione delle immagini è elettronica, mi chiedo come facciano a fornire una soluzione così efficiente.
Il mio pensiero guardando i video è che probabilmente vengano girati ad una risoluzione addirittura superiore ai 4K e poi “aggiustati” con il software.
C’è anche una modalità che permette di scattare immagini con un’esposizione di 120 secondi: vorrei provarla per capire cosa può catturare in orario notturno.
Altra modalità curiosa è la “times shot mode”, che prende scatti RAW ad intervalli predefiniti.
C’è il controllo della voce e lo scatto veloce, che nel giro di brevissimo tempo permette di cominciare a girare.
Con l’applicazione ufficiale DJI MIMO è possibile condividere immediatamente i filmati catturati.
Cosa volete di più?!? Il sangue?!? Per 379 euro difficilmente troverete un dispositivo più completo. Se vi interessa, la trovate QUI!