Dopo qualche settimana di utilizzo sono pronto a proporvi la mia recensione OnePlus 7 Pro, il dispositivo che da qualche giorno è arrivato sul mercato e che sto usando con grande intensità nelle mie attività quotidiane.
Dal mio punto di vista questo è un dispositivo di qualità assoluta, ma la sfida che affronta è oltremodo impegnativa, perché con il nuovo modello e il conseguente riposizionamento di prezzo ha scelto di sfidare i migliori modelli del mercato e i marchi più blasonati.
Questo spostamento in avanti di Oneplus 7 Pro sarà il vero banco di prova per un’azienda molto giovane, la cui conoscenza del marchio è ben radicata, ma ristretta ad un gruppo di fedelissimi, tutto sommato abbastanza contenuto rispetto ai grandi numeri del mercato.
COSA MI PIACE
COSA NON MI PIACE
Nelle settimane scorse siete stati inondati di dati tecnici e schede con la composizione di Hardware del nuovo OnePlus 7 Pro, non credo che serva vi riporti oggi tutti i dettagli, che in ogni caso TROVATE IN QUESTO ARTICOLO.
Se devo però fissare alcuni tratti distintivi, riporto questi dettagli:
Sono contro il sensazionalismo. Ecco perché ho sempre qualche perplessità quando vedo titoli cubitali su presunti difetti.
Ho letto di display che non funzionano, fotocamere che hanno problemi, ma quanti sono i casi rilevati? Me lo chiedo perché dal primo momento io non ho riscontrato anomalie nel nuovo OnePlus 7 Pro, se non la tendenza della pellicola che protegge il display ad attirare la polvere.
Credo sia il dettaglio più fastidioso riscontrato fino ad ora e spero che sia una propensione che si perderà nel tempo, perché è particolarmente noiosa.
Basta mettere il telefono in tasca per trovarlo completamente ricoperto di polvere, cosa che vale anche lasciandolo semplicemente sulla scrivania.
Sono tentato di rimuovere la protezione “ufficiale” per metterne una di Mobile Outfitters, ma per ora non vorrei fare interventi esterni.
Bellissimo, è uno dei punti di forza di questo dispositivo per la qualità dell’HDR 10+ e per la possibilità di gestire a proprio piacimento il refresh rate. Un paradiso per i giocatori.
Sotto il display c’è il sensore delle impronte digitali, che non è velocissimo. Diciamo che la reattività è discreta, ma non al top come quella dei sensori tradizionali inseriti nella scocca.
Ma dobbiamo davvero parlarne? Quello a cui ci ha abituato OnePlus è un “fine tuning” dei propri software da manuale, ad un livello che solo Google ha portato sul mercato.
OnePlus 7 Pro non è da meno ed è caratterizzato proprio dalla velocità dell’interfaccia, in qualunque condizione. I giochi si avviano alla velocità della luce e anche l’editing di video è veloce e stabile.
Non è solo messo a punto alla perfezione, come già indicato parlando di velocità, ma combina anche semplicità con complessità.
Sembrerebbe una contrapposizione ma non lo è. Se volete accendere il vostro OnePlus e usarlo come è stato concepito da Pete Lau e dalla sua squadra, potete farlo senza alcun problema.
Ma se siete più esigenti e volete personalizzare il suo aspetto, oppure volete dare un tocco unico alla combinazione dei suoi colori, avete infinite possibilità di customizzazione.
Unica perplessità: la schermata che appare con uno swipe verso destra dalla home page è totalmente inutile. La posizione di parcheggio, piuttosto che la scrittura dei memo, sono opzioni di utilità opinabile: molto meglio la schermata di Google con le notizie personalizzate dei Pixel Phones.
Ma cambiare il vostro “launcher” richiede giusto un paio di click.
E’ in questo segmento che si sono fatti i passi in avanti più decisi, probabilmente la fotocamera da sola giustifica la crescita del prezzo, perché il risultato finale è eccellente, come accertato da DxOMark.
Qualche perplessità sui video, perché la stabilizzazione elettronica fa qualche pasticcio ma penso sia questione di messa a punto.
Ottimi invece gli scatti notturni, perché con una buona luminosità mantengono una discreta fedeltà ai colori reali, cosa su cui molti concorrenti invece cadono miseramente.
Su questo tema avrete sentito valutazioni contrastanti: di sicuro non è una di quelle batterie che sembra non finiscano mai come quella di Huawei Mate 20 Pro, ma non ho mai avuto alcun problema nell’arrivare a sera con una discreta carica residua.
E se proprio siete da manicomio e non arrivate a sera, potete sfruttare la carica Warp 30 per avere quasi una giornata di autonomia con 30 minuti di carica.
Il nuovo OnePlus 7 Pro offre diverse soluzioni originali, come la modalità FNATIC per chi gioca, evitando qualunque tipo di notifica.
Il telefono è poi dotato di ram boost, ovvero l’ottimizzazione dell’uso della RAM.
Tra le opzioni più curiose c’è la modalità ZEN, una volta attivata si può solo rispondere al telefono o ricevere messaggi, ma non è possibile svolgere altre attività con il proprio smartphone.
C’è anche il registratore dello schermo, utile per chi vuole registrarsi durante il gioco o vuole creare tutorial di qualunque tipo.
Come probabilmente sapete se leggete mister gadget, quando vi presento la recensione di un telefono, vi parlo dell’esperienza d’uso complessiva che non si basa solo sulla mera scheda tecnica e che non entra nei dettagli super maniacali, che molti professionisti sanno affrontare meglio di me.
Nel caso di OnePlus non è difficile sottolineare che la scheda tecnica è tra le migliori che si possano trovare in circolazione, ma si può anche aggiungere che l’utilizzo nel suo insieme è molto gradevole, perché il telefono ha una versione di Android immediata e veloce, senza particolari artifici, tendenza che oggi è comunque predominante sul mercato.
Per il mio gusto personale, forse il display è un po’ grande e il peso un po’ eccessivo, ma siamo in linea con gli altri “giganti” del mercato.
L’aumento di prezzo è secondo me accettabile, ma sposta OnePlus in un campionato diverso, dove la competizione si fa più dura e la complicazione principale è che gli altri non mettono in pista solo smartphone, ma un intero ecosistema, fatto di tablet, smartphone e computer.
Spiccare diventa più difficile, ma OnePlus ha le carte in regola per giocare la sua partita.
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