Recensione Asus Zenfone 6, questo sì che si chiama “affare”

La mia recensione Asus Zenfone 6 potrebbe essere brevissima e trovare la sua sintesi in una sola parola: bello.

E lo dico anche dopo aver provato questo smartphone senza un particolare “trasporto” iniziale. Non ho particolare empatia con il brand, perché Asus non ne ha mai nei confronti di Mister Gadget, ma nonostante questo non posso che riconoscere la qualità estrema di Asus Zenfone 6, che arriva sul mercato ad un prezzo di partenza di 499 euro.

Uno smartphone a metà strada tra Google Pixel 3a XL e OnePlus 7 Pro.

Se volessi inserirlo in una ipotetica scala che allinea i dispositivi in circolazione in questo periodo, posizionerei Asus Zenfone 6 a metà tra Google Pixel 3a XL e OnePlus 7 Pro, in mezzo ai quali si comporta quasi come un ponte.

Da una parte Google ha una software perfetto e una qualità della fotocamera assoluta, dall’altra OnePlus ha un display semplicemente superlativo.

Design

  • 190 grammi
  • 159.1 x 75.4 x 9.1 mm
  • Full view display
  • Connettore Jack 3.5 mm
  • Camera rotante
  • Bottone azioni rapide
  • Sensore impronte sul retro
  • Espansione MicroSD

Il design di Asus Zenfone 6 è costruito intorno alla fotocamera rotante, che permette di sfruttare il sensore Sony da 48 mpx anche per i selfie.

Lo schermo è senza interruzioni, mentre sul retro è posizionato il sensore per le impronte digitali; alla base del telefono si trovano invece connettore per le cuffie da 3.5 mm e USB Type-C per la ricarica.

Il display è protetto da Gorilla Glass, mentre uno dei dettagli più graditi arriva da uno dei due lati, dove è posizionato un pulsante per le azioni rapide, che può aprire l’assistente di Google oppure essere personalizzato ed essere utilizzato per aprire l’applicazione che si preferisce.

C’è un cassettino per le due sim, che viene affiancato allo spazio per la microSD.

Il dettaglio apprezzatissimo è che le due SIM e la MicroSD convivono tutte insieme.

Recensione Asus Zenfone 6: il display

  • 6.4 pollici IPD LCD
  • 2,340 x 1,080 pixel
  • ratio 19,5 : 9
  • Gorilla Glass 6

Probabilmente questo è il punto debole di Asus Zenfone 6, se proprio lo vogliamo chiamare così, perché un display LCD oggi mostra tutti i suoi limiti rispetto agli OLED che ormai imperversano e garantiscono qualità di gran lunga superiore.

Il problema principale che io ho riscontrato con lo schermo di Asus Zenfone 6 è la luminosità alla luce diretta del sole, che non sempre garantisce piena leggibilità.

Nell’era degli OLED, un display LCD perde la battaglia per la leggibilità e la luminosità all’aperto

Altro tema è quello del comportamento un po’ strano del sensore per la luminosità che a volte riduce in modo troppo aggressivo la luminosità e anche in questo caso viene compromessa la leggibilità.

Luminosità a parte, la qualità di questo pannello è ottima, supporta lo standard DCP-I3, che garantisce una perfetta riproduzione del colore.

Non c’è alcun notch, il display si fa godere con tutti i suoi 6.4 pollici di diagonale, forse l’unico dettaglio che potrebbe far storcere il naso ai puristi è il chin, lo spazio alla base del display, che è un po’ generoso.

Le prestazioni

  • Qualcomm Snapdragon 855
  • CPU Octa-core
  • GPU Adreno 640
  • RAM: 6 o 8 gb
  • Memoria interna 64 o 128 gb
  • Espansione MicroSD

Di prestazioni probabilmente non dovremmo nemmeno parlare, perché con lo snapdragon 855 abbinato a 6 oppure 8 gb di RAM il risultato è più che garantito.

In realtà sottolineo un dettaglio che trovo importante: il nuovo Asus Zenfone 6 diventa bollente quando sotto sforzo.

Il surriscaldamento di Asus Zenfone 6 è abbastanza anomalo e non si trova

Sia facendo i benchmark che usando alcuni giochi un po’ esosi, il telefono si scalda in modo evidente e in un paio di casi ha addirittura smesso di caricarsi perché aveva superato la temperatura di guardia.

C’è anche una sorta di acceleratore del processore, che si chiama AI Boost, ma comporta un consumo della batteria molto più elevato.

Batteria

  • 5.000 mAh
  • Quick Charge 4.0 (18W)
  • Niente ricarica wireless

Nonostante i 5.000 mAh di capacità, la batteria di Asus Zenfone 6 è risultata “normale” nelle prove.

Con una singola carica fa circa 6 ore e mezza di schermo acceso, che non è male nel complesso ma è di gran lunga peggiore rispetto ai concorrenti più importanti sul mercato, come Galaxy S10 Plus o P30 Pro di Huawei.

Dalle prove di questi giorni sembra che il problema sia tutto nel consumo quando il telefono è in standby.

Fotocamera

  • Sensore principale: 48 Mpx F/1.79
  • Grandangolo: 13 mpx
  • Fotocamera rotante

La particolarità del. nuovo Asus Zenfone 6 è tutta nella fotocamera rotante, il cui principio è quello di permettere di usare la fotocamera da 48 mpx anche per i selfie.

Il sistema basculante funziona con due sensori incastonati, uno da 48 mpx di Sony e l’altro con un grandangolo da 13 mpx.

La qualità delle immagini è generalmente buona, anche quando c’è poca luce. Nelle situazioni estreme è bastato usare la modalità “notte” per compensare con un’esposizione più lunga, ma è necessario essere dotati di una mano fermissima.

La qualità, ovviamente, non è la stessa a seconda che si usi il sensore principale o il grandangolo.

Guardate quando diverse sono le due immagini, scattate nello stesso ambiente e con la stessa luce.

Lo stesso fenomeno si ha anche con i selfie, dato che il sensore è lo stesso, ma in questo caso si presenta quando si fa una foto con modalità ritratto anziché in modalità normale.

La qualità delle immagini è comunque buona e la scelta di far ruotare la fotocamera per poterla usare anche per i selfie è sicuramente smart.

Forse non siamo al livello dei top in assoluto, ma la qualità comunque è di tutto rispetto.

Scatto in modalità “normale”
Scatto in modalità “notte”

La selfie cam di Asus Zenfone 6 è la migliore del mercato per DxOMark

Per DxOMark questa è la migliore selfie cam di sempre, con un punteggio di 96, ma la fotocamera non compete comunque con OnePlus 7 Pro, Galaxy S10+ o con Huawei P30 Pro.

Scatto in modalità “normale”
Scatto in modalità “notte”

Rimane comunque una delle migliori del mercato; al prezzo a cui viene venduta è assolutamente eccellente.

Il software, varie ed eventuali

Asus Zenfone 6 arriva sul mercato con Android 9 Pie a bordo ed è realizzato con un’interfaccia quasi “stock” sono pochissimi i dettagli che lo discostano dalla versione del sistema operativo di Google.

L’unico dettaglio da sottolineare è la disponibilità di molte “gestures” per il controllo di alcune delle funzioni del telefono.

Incredibile come sia cambiata
(in meglio) l’interfaccia di Asus

Il software è velocissimo, gradevole nell’aspetto e non c’è traccia del bloatware che ha sempre infestato l’interfaccia di Asus.

Il nuovo Asus Zenfone 6 offre un sensore delle impronte digitali nella parte posteriore del telefono, ha un jack per le cuffie, che è potenziato da un piccolo amplificatore interno il cui compito è quello di evitare le distorsioni del suono e migliorarne la qualità.

Il risultato è buono a metà. L’audio è stereo, ma la definizione del suono è tutto sommato nella norma.

Lo speaker principale è sotto il telefono, mentre il secondo è nella capsula che serve anche da auricolare durante le chiamate.

Recensione Asus Zenfone 6: conclusioni

La perfezione non esiste e questo ormai è concetto molto chiaro. Bisogna capire quanto costano le imperfezioni e nel caso del nuovo Asus Zenfone 6, il prezzo è uno dei dettagli più gradevoli.

Con i suoi 499 euro, considerati tutti i dettagli della dotazione hardware, Asus Zenfone 6 è uno dei migliori affari del momento per chi non vuole compromessi sull’hardware.

Per la palma del più conveniente, è sfida testa a testa con Xiaomi MI 9

Ci sono aspetti che possono senza dubbio migliorare, ma questo non cambia il giudizio complessivo molto positivo su questo telefono.

Se volete una versione un po’ più completa, con più RAM o più memoria, dovete salire a 559 o 599 euro; a questo punto entra in gioco OnePlus 7, che preferisco soprattutto per la velocità del software, ma il prezzo rimane comunque molto competitivo.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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