Ieri ho fatto una visita molto interessante alla scoperta di cosa fa Poly, l’azienda che nasce dalla fusione miliardaria di Polycom e di Plantronics.
Un viaggio “illuminante” nella dimensione dello smart working, che è un po’ di più dello stare a casa un giorno alla settimana per lavorare.
Poly è il cosiddetto “enabler”, lo strumento attraverso cui mettere in pista una diversa organizzazione del proprio lavoro e della propria struttura.
Ma cosa fa Poly esattamente? Molte cose, perché nasce dalla fusione di Polycom, gigante delle soluzioni per le conversazioni in ufficio e Plantronics, che invece era specializzata negli strumenti per la comunicazione personale, con prodotti adatti sia all’ufficio che all’ascolto di musica o il Gaming.
L’unione delle due aziende ha creato un nuovo soggetto con la capacità di fornire strumenti che vanno dal sistema di video conferenza alla cuffietta bluetooth per chi è in viaggio e ora anche consulenze per una nuova soluzione chiamata “soundscaping”.
Cosa è il soundscaping?
E’ la scienza per cui in un ufficio vengono posizionate installazioni che producono suoni della natura, in grado di trasferire una percezione positiva a chi lavora.
Nel caso dell’ufficio di Poly c’è una cascata il cui suono cambia a seconda dell’intensità del rumore nell’ambiente. Il suono viene ripreso da alcuni microfoni e poi riprodotto in tutte le aree dell’ufficio.
I suoni della natura hanno un influsso positivo (inconscio) su chi lavora, questo è solo un esempio delle soluzioni che Poly può mettere in pista a livello di soundscaping.
Ci sono dettagli relativi all’insonorizzazione, che passano dalla scelta dei materiali per il pavimento a quelli per il soffitto, che possono fare una grande differenza a livello di vivibilità dello spazio in cui si lavora.
Poly fa anche questo: consulenza per le aziende per rendere lo spazio in cui si lavora più vivibile, cercando di introdurre gli strumenti più adatti per migliorare benessere ed efficienza.
I prodotti per le video conference
Poly nasce da Polycom, un marchio che almeno una volta nella vita avete visto dentro gli uffici per i sistemi di audio conferenza, prodotto che rimane al centro della sua proposta, con soluzioni che vanno da qualche centinaio di euro fino a centinaia di migliaia per i sistemi di teleconferenza più sofisticati pensati per le grandi aziende.
Io ne ho visto uno che rappresenta l’evoluzione del classico “ragnetto” al centro del tavolo in sala riunioni e che è costruito intorno ad un cuore “Android”; in pratica un mini tablet con gli altoparlanti intorno, in grado di gestire le conference call, anche in abbinamento allo smartphone di chi partecipa.
I prodotti audio della “fu Plantronics”
Non credo serva parlarvi qui delle soluzioni di Plantronics, perché ve le ho presentate a più riprese, raccontando in modo completo ed esaustivo come sono fatti alcuni dei gioielli della casa, come le Backbeat Pro 2, piuttosto che le Voyager 5200 o il modello chiamato Focus.
La qualità audio è davvero altissima, così come la capacità di ridurre il rumore quando si è in viaggio in auto, nel caso degli auricolari bluetooth. Sono un po’ più grandi nelle dimensioni, ma la qualità ne guadagna in modo esponenziale.
Ma lo smart working cosa è esattamente?
Ci vorrebbe qualche settimana di tempo per entrare nel tema smart working e comprendere fino in fondo cosa sia davvero e cosa debbano fare le aziende per abbracciare questa filosofia.
Alcuni confondono il tema “smart working” con il lavoro da casa, ma in realtà è qualcosa di diverso ed è qualcosa di più rispetto alla semplice delocalizzazione della propria attività.
Poly aiuta le aziende a comprendere cosa fare per diventare più “smart”: come combinare il benessere dei lavoratori e le esigenze dell’impresa?
Non è facile, ma si può fare. Ne parliamo presto nel podcast di Mister Gadget.