Mentre preparavo la recensione Sony Xperia 1, ho messo particolare attenzione al tema del display, perché la forma è originale ma anche difficile da valutare; alla fine sono giunto alla conclusione che lo schermo 21:9 per essere pratico dovrebbe essere gigantesco.
Parto da questo dettaglio, perché è il vero elemento distintivo di Sony Xperia 1, che ha scelto (esattamente come i prodotti di categoria inferiore Xperia 10 e Xperia 10 Plus) di adottare una forma del display molto originale, con la stessa proporzione tra i lati che si trova sullo schermo del cinema.
Il problema è che il risultato sta nel fatto che la larghezza del display passa dai 73.4 mm di Huawei P30 Pro ai 72 mm di Sony Xperia 1, per non parlare del paragone con iPhone XS Max, che offre addirittura una larghezza di 77.5 mm.
Riuscite ad immaginare cosa voglia dire per l’utilizzo del telefono di tutti i giorni?
La tastiera è piccolissima, le icone sono più piccole e nonostante la maggiore lunghezza, il risultato è che le informazioni visibili sul display sono inferiori. L’unico vantaggio è che quando si usa lo schermo splittato, aprendo ad esempio chrome e twitter, le due app offrono più spazio leggibile rispetto ad un telefono normale.
Però poi arrivano i vantaggi di questo telefono: la app per girare video con la tecnologia da cinema è superlativa e non ha paragoni sul mercato.
Il design di Sony Xperia 1 è perfettamente coerente con lo stile di Sony e dei suoi prodotti. Una linea asciutta e semplice, che si combina con il taglio elegante lungo e stretto dato dal display 21:9
Non c’è il connettore da 3.5 mm per le cuffie, mentre il sensore per le impronte digitali è stato posizionato sul fianco del telefono.
Il cassettino delle sim o della sim + microSD è invece spostato nella parte superiore del telefono e ha la particolarità di poter essere aperto senza bisogno di strumenti esterni, come il famoso piripacchiolo che di solito si utilizza come “leva” con gli altri telefoni.
La struttura del telefono è in vetro sia sul fronte che sul retro, ma nonostante i materiali che sarebbero compatibili, non c’è wireless charge.
Uno dei due lati non ha interruzioni di sorta, mentre sull’altro ci sono il pulsante di accensione, il controllo del volume, il sensore delle impronte digitali e il pulsante dedicato della fotocamera.
No, dico, ma davvero dobbiamo chiederci quale possa essere la qualità di un display di Sony? Ovviamente superlativa, ma curiosamente con una luminosità del tutto insufficiente quando c’è molta luce fuori.
Per il resto questo è uno schermo quasi da manuale per tutti gli altri aspetti, soprattutto per la qualità generale delle immagini derivata dall’esperienza TV.
Ho già detto cosa penso della ratio 21:9, originale ma abbastanza “inconsistente” perché non porta vantaggi immediati, se non una generale “sottigliezza” del dispositivo che lo rende facile da mettere in tasca.
Però lo fa anche “sbucare” da qualunque giacca elegante io abbia indossato in questi giorni.
Per il mio personale giudizio questo telefono ha tantissimi pregi ma non il display.
Sulle prestazioni di Sony Xperia 1 non si può dire nulla. Veloce, reattivo, preciso, potente. Sony ha lavorato molto bene sulla base dello snapdragon 855 che viene sfruttato in modo eccellente.
Ogni tanto c’è qualche accenno di surriscaldamento nella parte superiore del telefono proprio accanto alla videocamera, ma nulla che non si possa sopportare.
Per il resto il telefono è sempre velocissimo in tutto ciò che fa e gestisce alla grande ogni tipo di attività, Non tutti i giochi si adattano alla ratio 21:9 e in alcuni casi rimangono barre nere ai lati, ma purtroppo questo è uno degli aspetti negativi della scelta di Sony.
Questo è uno dei passaggi più complicati, perché la fotocamera di Sony Xperia 1 ha una qualità più che buona, ma non tiene il passo dei migliori del mercato. Se questo fosse l’unico top di gamma del mercato potremmo dichiararci super soddisfatti, ma c’è una concorrenza agguerrita là fuori…
Perché penso che non sia all’altezza dei concorrenti più blasonati?
Gli scatti del sensore principale sono più che buoni, davvero eccellenti. Curiosamente sono migliori di quanto appaiano sul display quando siete all’aperto, perché la scarsa luminosità dello schermo rende un po’ complicato la visione delle immagini appena catturate.
In alcune occasioni, quando si scattano le macro con oggetti molto vicini, il sensore pasticcia un po’ con il fuoco, mettendo a fuoco ciò che dovrebbe essere in background.
I video sono un’altra cosa, grazie alla Cinema App, che vi permette di governare tutti i dettagli. Mi aspettavo una stabilizzazione migliore, ma siamo comunque ad ottimi livelli.
Tra l’altro, grazie alla Cinema App potete scattare foto con la proporzione 21:9 come screenshot dei video che state girando. E’ l’unico modo per fare scatti con quella proporzione dei lati.
La selfie cam, invece, è discreta e grazie all’HDR riesce a gestire anche i contrasti piuttosto forti.
Il software di Sony Xperia 1 è quello che ben conosciamo e che è facile da riconoscere, perché non ci sono grandi stravolgimenti rispetto a quello android originale, ma rimane uno dei pochi con icone proprietarie e una serie di aggiunte che derivano dalla tradizione Sony, dalla app di Playstation, a quella dedicata alla raccolta delle foto.
Esteticamente non è bellissimo, ne abbiamo parlato più volte, ma è coerente con quanto Sony ha fatto negli anni.
La novità più significativa credo sia data dal “cassettino” dinamico delle app laterale, quello che si attiva con un movimento del dito e con un tap sul bordo del telefono.
Appare una selezione di app che cambia a seconda del vostro uso e che viene contestualizzata a seconda di quello che fate e di dove siete, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Ho usato troppo poco il telefono per capire esattamente quanto utile possa essere!
L’audio è stereo, con un volume molto elevato, anche se i bassi non sono molto definiti. Anche Sony Xperia 1 ha la curiosa soluzione tipica del brand che fa “tremare” o “vibrare” l’involucro del telefono quando suona musica o si guarda un film.
E’ un’opzione che si può disattivare e che rende la percezione dell’audio più corposa.
Il sensore delle impronte digitali è sul fianco del telefono e bisogna un po’ farci l’abitudine, non sempre è precisissimo, ma solo perché non è sempre facile mettere il dito nel posto giusto. Sempre meglio che quello sotto il display.
Sony qui ha scommesso forte. 3.350 mAh su un display con una diagonale da 6.5 pollici, pur con una ratio 21:9 è segno di grande confidenza e di fiducia nei consumi del processore.
Però bisogna dire che con 90 minuti di riproduzione con la luminosità al massimo il telefono ha perso quasi il 20% della capacità, mentre la concorrenza si ferma a circa il 13%, per cui il display ha un consumo importante e si vede perché io sono sempre arrivato a casa con una carica residua minima verso l’ora di cena, ma per un uso “serale” ho sempre avuto bisogno di un colpetto di ricarica.
Da 0% a 50% ci vogliono circa 30 minuti, c’è anche l’Adaptive Charging, opzione che vi permette di decidere a che ora volete che sia disponibile la carica al 100%.
Questo significa che la velocità di ricarica viene adattata a questa richiesta e la batteria viene preservata per una vita più lunga.
Non è facile trarre le conclusioni della recensione Sony Xperia 1, perché ci sono molti pregi ma anche un po’ di difetti. E quando il prezzo ufficiale è di 949 euro diventa complicato soprassedere.
Questo è un dispositivo bello ed originale, con qualche difetto, ma nel complesso comunque offre un’usabilità ottima, velocità del software e un ottimo livello della fotocamera, pur non essendo la migliore in assoluto.
Il prezzo ufficiale di Sony Xperia 1 è di 949 euro, ma online potete trovarlo già ad un prezzo di circa 50 euro in meno. Se cliccate qui lo trovate a circa 925 euro, ma è la versione tedesca.
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