Non è difficile scrivere una recensione Xiaomi Mi A3, perché questo è uno dei prodotti con il miglior rapporto qualità prezzo in circolazione. Con qualche difetto.
Il prezzo è corretto, l’aspetto gradevole (anche se non proprio originale), la dimensione non è esagerata, c’è tutto quello che ci si può aspettare al prezzo di 214 euro a cui lo si trova in circolazione.
Certo, qualche mancanza c’è, perché l’assenza di NFC impedisce di usare il telefono per i pagamenti in mobilità, mentre la risoluzione del display è il minimo sindacale nei telefoni di questo periodo, ma d’altro canto è un super AMOLED.
COSA MI PIACE
COSA NON MI PIACE
Confezione molto essenziale con caricatore da 18w, cover in silicone e cavetto.
Il design non è esattamente il punto di forza di Xiaomi Mi A3, che ha un display con notch a goccia, tre fotocamere sul retro e una linea generalmente molto sobria.
C’è il connettore USB Type-C per la ricarica, ma anche quello per le cuffie da 3.5 mm.
La dimensione del dispositivo è perfetta per un’impugnatura facile da gestire e adatta anche a coloro che hanno mani di dimensioni “normali”, anche quelle femminile di solito un po’ più piccole.
Su un lato c’è il pulsante di accensione e il controllo volume, sull’altro invece non c’è alcuna interruzione. Sulla parte inferiore è collocato l’altoparlante mono
Come anticipato manca il chip NFC per i pagamenti in mobilità e oggi è assenza non da poco.
Altro dettaglio da sottolineare è quello del LED di notifica, che per molti è elemento fondamentale, ma c’è anche il display ambient per la ricezione delle notifiche quando il telefono è in standby.
Qui tocchiamo l’unico tasto dolente di questo smartphone. E’ AMOLED, il che dovrebbe far pensare a qualità elevata, ma in realtà è un punto di debolezza perché si vedono i pixel a causa della risoluzione HD e della particolare struttura di questo tipo di schermo.
Si può usare, per carità, ma non è la migliore opzione del mercato a questo prezzo.
Niente da dire sul funzionamento del processore snapdragon 665 che ha una buona resa e rappresenta una delle soluzioni più affidabili del mercato.
Unito ai 4gb di ram con 64 gb di memoria ha tutto quello che serve per soddisfare gli utenti “normali”.
Se i 64 gb non bastano, c’è anche l’espansione di memoria fino a 256 gb.
Il sistema operativo è basato su Android One e non c’è la personalizzazione MIUI di Xiaomi, dettaglio che per me è un punto di forza, anche se forse alcuni sentiranno la mancanza delle gestures di Xiaomi.
Software molto pulito e veloce, per me Android One rimane la soluzione migliore per i prodotti di fascia medio bassa.
Buona qualità del sensore principale con l’aggiunta di un grandangolo che secondo me è sempre utile.
La velocità degli scatti però è un po’ ridotta, preferirei una fotocamera più veloce nella messa a fuoco e nel successivo scatto.
Il vero punto di forza di questo smartphone che con la capacità di 4.030 mAH è davvero un dispositivo che può durare quasi due giorni per chi ne fa un uso “normale”.
Io arrivo a fine giornata addirittura con il 40/45% di autonomia, pur con un uso discreto. Se il display è il punto debole, questo è quello di eccellenza.
Un dispositivo con un ottimo rapporto qualità prezzo, ma questo lo diciamo di decine di smartphone.
Il punto di forza è la batteria, quello debole lo schermo, ma nel complesso parliamo di uno oggetto equilibrato, che non è il migliore del mercato a quel prezzo ma rappresenta comunque un acquisto apprezzabile.
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