Ormai da una settimana c’è Android 10 disponibile per i telefoni di Google, ovvero i Pixel che sono in circolazione con tre diverse generazioni di prodotto.
Lo so, i Pixel in Italia non sono tantissimi e parliamo di un prodotto che ha un numero limitato di seguaci, ma non per questo è meno rilevante l’arrivo della nuova versione di Android, la numero 10, che porta con sé diverse novità a partire da un nuovo schema per il nome.
Come già saprete, dato che ne abbiamo scritto in molti qualche settimana fa, non c’è più il nome di un dessert abbinato al sistema operativo, ma si usano molto più semplicemente i numeri.
Cosa cambia in Android 10
Le novità principali, a parte qualche ritocco estetico qua e là, riguardano soprattutto la privacy, perché ora è possibile un controllo granulare dei permessi concessi alle app, con un approccio molto più simile a quello che negli anni ha adottato Apple.
Ci sono nuove gestures per la gestione delle app, dal basso verso l’alto per andare alla home, dal basso e poi stop per il multitasking e da sinistra a destra per tornare indietro.
E’ stata introdotta una dark mode, che non credo abbia bisogno di spiegazioni, mentre qualche secondo di attenzione merita la funzione live caption, in grado di aggiungere i sottotitoli in tempo reale a video e messaggi vocali e clip registrate.
Non funziona in tutte le lingue, ma è uno sforzo di google davvero impressionante perché la tecnologia migliori davvero la nostra vita.
La messaggistica acquisisce la funzione smart reply, per rispondere direttamente dalle notifiche a qualunque messaggio in arrivo.
Smart reply analizza il testo del messaggio e suggerisce risposte pertinenti, bisogna vedere come funziona con l’Italiano.
Ispirati da altri esperimenti simile su prodotti Android, Google ha introdotto anche focus mode, una modalità di utilizzo del telefono che elimina le distrazioni delle notifiche.
Come anticipato, ci sarà un controllo migliore della privacy, con un controllo sulle informazioni che le app raccolgono e una semplificazione di alcuni aspetti come la condivisione delle password wifi.
Sarà possibile “passare” la password usando un codice QR.
Avete già aggiornato?
Chi di voi ha un pixel o uno dei telefoni di cui è disponibile la beta? Avete già scaricato? Adesso resta il dubbio di sempre: quanto impiegheranno i produttori che licenziano Android a realizzare e distribuire una versione del loro software basata su Android 10?
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