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Apple Watch 4 vs Samsung Galaxy Watch Active 2: è colmato il gap?

Ho provato a schierare Apple Watch 4 vs Samsung Galaxy Watch Active 2, ma dopo qualche settimana di confronto devo rilevare che pur con i notevoli miglioramenti recenti non c’è ancora partita.

Disclaimer: Samsung Galaxy Watch Active 2 è secondo me il miglior smartwatch che può acquistare il possessore di un telefono Samsung e più in generale uno dei migliori prodotti in grado di convivere con uno smartphone Android.

Come scritto qualche settimana fa, confermo che la nuova interfaccia utente One UI, applicata al mondo degli smartwatch Samsung, è di gran lunga migliore rispetto alla personalizzazione precedente e offre degli spunti interessanti per chi la usa.

Se però ampliamo il confronto e mettiamo l’uno di fronte all’altro watchOS e la versione di Tizen che è installata su Watch Active 2 purtroppo il confronto è impari.

Ci sono alcuni aspetti nell’uso di tutti i giorni per cui esiste un gap ancora difficile da colmare; lo sottolineo con la consapevolezza che ci sia anche una differenza di costo, perché mentre Apple Watch si compra a 399 euro, per Watch Active 2 “bastano” 299 euro per la versione più piccola.

La differenza nell’uso delle mappe

Però la differenza che ho trovato nell’uso di tutti i giorni va ben oltre la differenza di prezzo: metto davanti a tutto l’uso delle mappe.

Apple Watch convive in modo perfetto e senza necessità di sforzi con iPhone: quando si apre “mappe” sul telefono, senza che l’utente debba fare nulla, la destinazione compare sul quadrante e ogni volta che bisogna cambiare direzione o seguire un’indicazione, lo smartwatch offre un feedback aptico (una vibrazione) sul polso, che richiama l’attenzione dell’utente.

Quando invece si vuole “navigare” con Watch Active, bisogna entrare nel Galaxy Store, scaricare Here We Go (che deve essere installato sul telefono), ma quando si apre la mappa sullo smartphone non viene attivata automaticamente la app sull’orologio.

L’utente deve “accendere” l’applicazione sul proprio smartwatch, cercare con la voce o digitando su tasti piccolissimi la propria destinazione e una volta su due non troverete ciò che cercate.

In alternativa, potete acquistare una sorta di adattamento di Google Maps, ma è sempre una app indipendente con cui la ricerca è abbastanza complicata; costa 1.99 euro.

Per chi viaggia Wallet rimane insuperabile

Grazie all’applicazione “Wallet” potete aggiungere le vostre carte di imbarco, i biglietti per concerti, musei ed addirittura feste nei locali.

Non c’è mai stato qualcosa di simile nel mondo Samsung; da qualche tempo c’è una soluzione simile in Google Pay, ma purtroppo non si può usare sul Galaxy Watch Active 2, perché avendo il sistema operativo Tizen richiederebbe un’applicazione dedicata.

Samsung ha fatto qualche esperimento con alcune compagnie aeree ma non esiste una soluzione standard universalmente condivisa come quella di Apple.

L’esperienza di pagamento è simile

Apple Pay e Samsung Pay offrono invece esperienze molto simili sui diversi smartwatch, anche se Samsung ha una compatibilità più vasta con le diverse carte oggi disponibili.

Entrambi permettono di premere un pulsante e di avvicinare semplicemente al POS il proprio orologio per fare il pagamento sfruttando la tecnologia NFC.

La superiorità nella disponibilità di app è schiacciante per Apple Watch

La differenza tra watchOS e Tizen si coglie tutta nella disponibilità di applicazione per ciascuno dei sistemi operativi.

Su questo aspetto non si può parlare di partita che non c’è, perché in realtà non è mai cominciato il campionato; Samsung ha bisogno di uno sforzo ciclopico per stimolare gli sviluppatori perché realizzino un numero sufficiente di app per colmare le distanze.

Apple Watch 4 vs Samsung Galaxy Watch Active 2: le conclusioni

La mia premessa rimane valida: Samsung Galaxy Watch Active 2 è forse la migliore soluzione per chi ha uno smartphone Samsung ed è un’ottima opzione per gli utenti Android.

Si può usare anche con iPhone, ma non avrebbe molto senso farlo, perché le interazioni sono molto limitate.

Dopo qualche settimana di uso “parallelo” dei duo orologi non ho dubbi: Apple Watch rimane la migliore espressione in assoluto di orologio “smart” e la strada per colmare il gap è ancora lunghissima per tutti gli altri.

Luca Viscardi

Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.

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