I dati trimestrali di Samsung, relativi al periodo da luglio a settembre 2019, sono ancora una volta negativi ed è veramente difficile comprendere perché.
Giusto qualche giorno fa abbiamo raccontato della crescita della stessa Samsung nel mondo smartphone, con una quota che sarebbe arrivata intorno al 40% a livello globale, approfittando della flessione di Huawei in alcuni paesi del mondo.
Il problema, però, è che le vendite sono concentrate nel segmento dei dispositivi di fascia medio-bassa, ma sono diminuite le vendite nella fascia alta, mentre contemporaneamente c’è stata una flessione molto significativa nel mercato dei semi-conduttori.
Il risultato è un calo dei profitti del 56%, in linea con quello del trimestre precedente.
Per gli analisti, il periodo nero è finito
I dati “previsionali” della trimestrale di Samsung, che rilascerà quelli definitivi solo tra qualche settimana, hanno comunque qualche indicatore positivo: gli incassi del segmento mobile sono in leggera crescita, da 56 a 62 trilioni di Won coreani.
I margini, pur essendo in calo rispetto allo scorso anno, sono comunque leggermente in crescita rispetto al trimestre precedente, da 6.6 a 7.7 trilioni di won coreani.
A quanto pare, la discesa dei margini è dovuta ai prezzi instabili nel settore dei processori e dalla crescita del segmento medio, che con la serie A ha riscosso molto successo, riducendo però il margine sul singolo dispositivo.
Dovrebbe però essere questo il periodo più negativo per Samsung, i cui conti dovrebbero migliorare dall’inizio del prossimo anno, mentre una nota positiva dovrebbe arrivare dalle vendite di Galaxy Note 10, la cui accoglienza è stata superiore alle attese.
Il prossimo anno, insieme ai risultati della ristrutturazione aziendale di Samsung, arriverà probabilmente anche un miglioramento complessivo del mercato.