Per esprimere le mie impressioni su Google Pixel 4 devo cancellare dalla mia memoria il modello arancione, che vorrei in tasca anche se contenesse un mattone.
Lo avevamo visto nelle foto che erano trapelate nei giorni scorsi, ma dal vivo ha tutto un altro effetto e mi è piaciuto davvero tantissimo.
Il design di Google Pixel 4
E già che ci sono, parto proprio dal tema dell’estetica: molti avevano criticato l’aspetto di Google Pixel 4, dopo averlo visto nelle foto trapelate su internet, ma questo è uno dei telefoni da vedere e toccare per poter esprimere un giudizio appropriato.
Le finiture di Pixel 4 sono molto curate e gradevoli; lo si evince soprattutto dal modello bianco, che ha una finitura posteriore in vetro opaco, da urlo.
Siamo nel campo del gusto, per cui molti di voi potrebbero conservare un giudizio negativo sul design, ma non mi trovereste molto d’accordo.
Discorso diverso per la parte frontale: Google introduce una nuova tecnologia che usa addirittura un radar di movimento per funzionare, motion sense, per questo motivo ha mantenuto una cornice superiore molto generosa e visibile.
Ci sono soluzione più belle da vedere sul mercato, sta a voi decidere se il compromesso estetico sia accettabile per godere della nuova soluzione tecnologica.
La fotocamera
Una delle scelte estetiche più controverse deriva proprio dalla nuova fotocamera: il “quadratone” sul retro alloggia due sensori e curiosamente Google ha scelto di mettere un sensore “principale” e uno “zoom” tralasciando invece l’opzione del grandangolo che oggi hanno abbracciato quasi tutti.
La fotocamera di Pixel è però un esempio di potenza esagerata con l’uso di “computational photography” come mai è stato fatto prima in uno smartphone.
Quello che poi è ancora più rilevante è che ora molte delle operazioni di calcolo sono fatte a bordo del telefono. Ci sono tantissime novità nella fotocamera di Google Pixel 4, ma probabilmente la più interessante è la capacità di gestire una doppia esposizione, per regolare in modo diversi punti separati di una foto, in modo da bilanciare i forti contrasti.
Altro elemento molto utile è l’uso dell’HDR nel “mirino”: spesso quando si inquadra un contesto, l’immagine sullo schermo è diversa da quella che verrà catturata dopo le elaborazioni del processore.
Ora invece l’uso di HDR permette di vedere quello che poi sarà catturato dallo smartphone.
Cambia la modalità notturna, che ora diventa più efficace ed efficiente, con un tempo di esposizione che in alcuni casi può essere anche di due minuti.
Nei prossimi giorni faremo un po’ di test specifici
Il software e l’hardware
Google ha scelto di usare il processore Snapdragon 855, soluzione recente ma non l’ultima disponibile; Pixel 4 è comunque incredibilmente veloce e adotta anche 6 GB di RAM e 64 oppure 128 gb di RAM.
Come sempre, Pixel è “il” telefono Android, l’esempio che gli altri produttori possono seguire per un dispositivo efficiente, completo ed originale.
Ci sono diverse soluzioni innovative, tra cui motion sense, che adotta addirittura un radar di movimento per percepire la presenza dell’utente e per comandare alcune applicazioni.
Motion Sense, tra le altre cose, percepisce la presenza dell’utente e quando questo si allontana spegne anche l’always on display.
Avverte anche quando si sta per impugnare il telefono e quindi si prepara allo sblocco con il volto, mentre non c’è più sensore per le impronte digitali.
Non solo, perché Motion Sense serve anche per governare le applicazioni, per cambiare tracce musicali e rispondere alle chiamate con un movimento.
Ci sono anche altre funzioni interessanti, come quella introdotta dal registratore, che è in grado di tradurre in tempo reale l’audio che viene registrato.
Questo permette anche di fare ricerche sui contenuti che vengono registrati, una sorta di magia per ora riservata all’inglese, che nel 2020 funzionerà anche con l’italiano.
Le prime impressioni su Google Pixel 4
Rispondo subito alla domanda di molti: vale la pena passare da Pixel 3 a Pixel 4? Ho un’idea molto precisa su questo tema: le aziende non costruiscono prodotti per coloro che devono scegliere generazioni “contigue” ma per competere rispetto a ciò che offre il mercato.
In questa direzione, Google Pixel 4 rappresenta secondo me un prodotto “alternativo” a quelli che inseguono il trend. La scelta del design frontale ne è una prova.
Un prodotto pratico, semplice, immediato, con il miglior software che ci si possa aspettare su un telefono Android. Vi chiedo qualche giorno per una prova approfondita, ma trovo che sia un prodotto centrato, pur con qualche dettaglio che avrei preferito diverso, come le cornici frontali.
Nei prossimi giorni vi presento la recensione completa del nuovo Pixel 4. Stay tunnel.