Recensione Amazon Echo Studio

Dopo qualche giorno di esaurimento nervoso dei miei vicini, ho realizzato la recensione Amazon Echo Studio, il nuovo smart speaker gigante di Amazon.

L’esaurimento è stato causato dalla necessità di provare l’audio anche con volume alto e per come è stato costruito questo speaker, questo ha significato far vibrare loro il pavimento spesso e volentieri.

D’altro canto, questo diffusore audio contiene un woofer da 5.25 pollici, combinato ad un amplificatore da 330 watt. Quanto basta per condannare i vicini a cantare voi tutto l’album di Gigi D’alessio.

COSA MI PIACE

  • Potenza audio
  • Supporto di molti servizi streaming
  • configurazione super easy come soundbar se si usa fire TV

COSA NON MI PIACE

  • Il suono 3D
  • Il basso è potente ma non troppo
  • La dimensione è impegnativa

L’intelligenza di Alexa con un sacco di potenza

Come sempre, l’utilizzo di Amazon Echo è semplicissimo, dalla configurazione alla gestione quotidiana, anche se comincia ad avere così tante opzioni che è complicato per gli utenti meno esperti scoprirle tutte.

Una di quelle più rilevanti per Echo Studio è la facilità con cui si configura come soundbar quando viene utilizzata una Fire TV Stick, l’accessorio di Amazon per il televisore.

Dal menù di Fire TV si può infatti scegliere il sistema audio a cui connettersi e l’aspetto più interessante è che non servono cavi dalla TV allo smart speaker, che può essere collocato ovunque.

Il nuovo echo Studio compete a pieno titolo con Apple HomePod, Sonos One e Sonos Move, sia per la dimensione che per la potenza audio, ma sopratutto per la sua predisposizione ad essere utilizzato anche come sistema di diffusione multiroom.

Il suono è (come anticipato) molto potente, anche se le frequenze basse non sono pronunciate quanto la dimensione del woofer potrebbe far immaginare.

Per fare una comparazione, tanto Sonos One che Sonos Move hanno una sezione dei bassi più potente e definita.

Ma nel complesso Echo Studio suona meglio, perché ha frequenze medio alte più impattanti, un volume più alto e la sensazione è che abbia un effetto complessivo migliore nel “riempire” la stanza.

La musica in 3D per ora rimane un mistero

Dobbiamo invece approfondire un po’ il tema del suono 3D, una delle caratteristiche peculiari di questo dispositivo,

La particolare struttura di Echo Studio permette una diffusione del suono che garantisce un effetto di spazialità, grazie alla diffusione delle diverse gamme di frequenze con leggeri Delay che creano la sensazione di essere circondati dal suono. E’ la musica in 3D.

Sfrutta la dotazione di Echo: due speaker midrange che suonano verso i lati, uno identico che suona verso l’alto, un tweeter da un pollice verso il fronte e un woofer da 5.25 pollici rivolto verso il basso.

Combinando questa struttura con gli artifici musicali delle tracce, si ottiene l’effetto 3D.

Sony ha un formato simile, Sony 360 Reality Audio, ma anche Universal Music e Warner offre tracce create sfruttando questa tecnologia. Se si usano brani musicali nati per sfruttare questa opzione, allora l’effetto è gradevole.

Ma quando si ascoltano brani tradizionali, per i puristi del suono, l’esperienza senza effetto 3D è di gran lunga superiore.

Amazon Music HD dovrebbe offrire presto alcuni brani in formato 3D, ma al momento la playlist dedicata contiene solo 20 canzoni.

Curioso come alcuni brani, quando ascoltati in 3D, hanno suoni e strumenti che in Stereo non sono percepiti. L’esperienza è quanto meno curiosa, anche se siamo ancora agli inizi.

Si combinano in stereo facilmente

Se si possiedono due Amazon Echo Studio si può costruire un sistema audio stereo di alta potenza, con una qualità più che buona.

Non parliamo di uno speaker capace di competere con le soluzioni “esoteriche” sul mercato, ma che offre un rapporto qualità prezzo molto interessante.

Echo studio supporta Dolby Atmos.

La privacy è importante

Se avete qualche dubbio o perplessità relativa alla privacy, potete stare tranquilli, perché c’è un bottone da premere che disattiva i microfoni.

A quel punto il ring luminoso si colora di rosso.

Echo Studio è progettato perchè l’alimentazione vada ai microfoni o al ring: quando la luce è accesa, i microfoni non posso essere alimentati.

Quando premete il pulsante, quindi, i microfoni non sono in grado di ascoltare.

Controllare la smart home con l’hub di Zigbee

Anche Echo Studio come altri modelli disponibili di Amazon Echo contiene un Bridge Zigbee, è in grado cioè di dialogare con le lampadine che usano questo standard di comunicazione senza usare strumenti esterni.

In più, usando la app di Amazon Alexa per configurare i servizi, dialoga praticamente con tutti gli strumenti di smart home di qualità oggi disponibili.

Recensione Amazon Echo Studio: prezzo e disponibilità

Non credo serva dire che Amazon Echo Studio si compra su Amazon, al prezzo di 199 euro, ma mi preparerei a qualche promozione per il black friday ormai imminente. Se vi piace, lo trovate CLICCANDO QUI.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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