Con le novità CES 2020, si rinnova una tradizione che ormai conosciamo bene: le fiere sono un trionfo di annunci, di cui pochi lasciano il segno.
La fiera
Ha aperto ufficialmente ieri la fiera di Las Vegas chiamata Consumer Electronics Show, che ogni anno inaugura la stagione delle novità tecnologiche e che da qualche tempo porta con sé molti comunicati stampa, ma poca sostanza.
Lo scorso anno, o forse addirittura due anni fa, avevo acceso un “flame” su internet con un collega, indicando che secondo il mio modesto parere le fiere sono un’ottima occasione per cenare tutti insieme ma da qualche anno mancano di “ciccia”.
Il collega in questione (che non era stato interrogato sul tema) aveva risposto che lo scrivevo solo perché non c’ero. In effetti, dopo 20 anni di frequentazione di Las Vegas per l’evento dedicato alle radio che si chiama NAB, ho scelto di saltare puntualmente il CES, per svariate ragioni.
La prima è che questa è la settimana in cui ripartono i programmi e le indagini di ascolto della radio e quindi è per me prioritario essere in onda, la seconda è che da qualche anno vedo un po’ appannata la stella di quasi tutti i grandi eventi fieristici.
L’ultimo IFA non è stato molto diverso da CES, forse permane ancora la forza di Mobile World Congress, ma bisognerà capire per quanto tempo resisterà.
Cosa rimarrà delle novità CES 2020 annunciate nel giorno di apertura e in quello precedente? Le conferenze e i comunicati stampa sono stati molto numerosi, in alcuni casi hanno svelato soluzioni interessanti, come il concept one di OnePlus, ma non vedo nulla che possa essere davvero esplosivo e significativo nell’imprimere un trend.
Le novità
Cerco di evidenziare qualche dettaglio, che trovo significativo.
Senza dubbio, il segmento automotive ha dato segni di vitalità, con la concept car di Sony, ma soprattutto con la nuova piattaforma dedicata di Qualcomm e il nuovo aero-taxi di Hyundai.
Come era normale che fosse sono arrivati tantissimi nuovi televisori, ma dovrete torturarmi per convincermi che sia una figata quello che ruota per guardare i video girati con l’inclinazione sbagliata del telefono.
Sul fronte mobile, al di là del Concept One di OnePlus, non è arrivato molto. I nuovi TCL avranno ruoli da comprimari, mentre le novità di Samsung sono interessanti sul fronte commerciale; offrono la coda lunga di prodotti che già ben conosciamo ma aggiungono poco al panorama attuale.
Non è un caso se non abbiamo visto nuovi modelli pieghevoli e quasi tutti i produttori hanno skippato l’evento per concentrarsi sul prossimo mobile world congress, o comunque per un periodo più vicino alla primavera.
L’unica vera innovazione tecnologica rimane il vetro che cambia colore di OnePlus, per le altre aspettiamo i prossimi mesi.
LG ci fa sapere che userà l’intelligenza artificiale dentro i suoi prodotti, ma ho la sensazione che il nome ThinQ usato negli ultimi due anni dicesse esattamente la stessa cosa.
Nel bailamme di Las Vegas è finita anche la carne di maiale vegetale, quell’impossible pork di cui parleremo spesso in futuro, che ha fatto il suo esordio proprio in queste ore.