Manca ormai pochi giorni al lancio ufficiale di Galaxy S20 e del nuovo Galaxy Flip Z, che saranno presentati al mondo il prossimo 11 febbraio, alle 20, ora italiana.
Ci saranno diversi eventi in giro per il mondo durante i quali saranno presentate le novità di Samsung per la prima metà dell’anno, quelle che poi dopo pochi giorni vedremo anche a Barcellona al Mobile World Congress 2020.
Sui siti e sui social sta uscendo di tutto, comprese alcune sentenze lapidarie sui dispositivi e sul loro design.
L’ultima ondata di ieri ha portato una serie di immagini del dispositivi Galaxy S20 Ultra nella versione 5G, quella che dovrebbe addirittura offrire lo Space Zoom, con un moltiplicatore 100X.
Non sappiamo se questo design sia attendibile, ma voi che criticate le forme del Galaxy prima ancora di averle viste siete così sicuri del giudizio che state buttando qua e là sulla rete?
Lo chiedo perché per il mio gusto del tutto personale, questo è un dispositivo superlativo, soprattutto se riuscirà a mantenere l’elemento fondamentale del suo predecessore: il peso piuma.
Galaxy S10 Plus pesava 175 grammi, quasi 50 in meno rispetto ad iPhone 11 Pro, 20 in meno rispetto a Google Pixel 4XL.
Impugnandolo l’effetto leggerezza era immediato: non solo S10 risulta immediatamente più comodo, ma la leggerezza secondo me induce anche a percepirlo come più veloce.
Do per scontato che il nuovo S20 sarà super veloce, grazie ai nuovi processori, ma anche che consumi ulteriormente meno, dettaglio non indifferente con un display che avrà consumi più elevati per il refresh rate più alto.
Scusate se ripropongo la stessa immagine una seconda volta, ma forse dobbiamo dare un occhio meglio al nuovo Galaxy S20.
Lo schermo curvo frontale riprende praticamente l’aspetto del Note 10, forse il più elegante tra i dispositivi oggi disponibili. Le cornici sono quasi scomparse, meno di così sarebbe una sfida impossibile per la resistenza all’uso di tutti i giorni.
La curva posteriore si abbina a quella frontale, con un aspetto molto elegante e il colore di questa foto è superlativo, sempre che sia uno di quelli che Samsung offrirà davvero.
Se proprio devo esprimere qualche dubbio è relativo al blocco fotocamera, ma non per il suo aspetto in generale, ma per il fatto che lo spessore potrebbe far “ballare” il telefono quando si digita sul display tenendolo appoggiato ad una superficie come quella di un tavolo o di una scrivania.
Il blocco della fotocamera è “pericolosamente” simile a quello di Pixel, ma è evidente che se molti ingegneri hanno scelto quella soluzione probabilmente esiste un vantaggio nell’allocazione dei componenti.
Quello che vedete qui sopra è un render differente con cover aggiunta, non sappiamo se l’ordine delle fotocamere sia corretto, ma in linea di massima l’aspetto è quello che ormai ben conosciamo.
Aspettiamo di sapere cosa sono in grado di fare le fotocamere di Galaxy S20 prima di dare un giudizio sommario al dispositivo, perché ho l’impressione che sia proprio l’imaging l’area in cui Samsung ha profuso il suo sforzo più grande.
Nell’attesa di scoprire come Samsung ha infarcito il suo dispositivo di tecnologie di vario tipo, io rimango ancorato alla mia idea: i prodotti brutti sono altri, sempre che ne esistano ancora sul mercato.
La qualità media si è alzata drasticamente, il design ha raggiunto oggi un livello generale molto più alto che in passato, ma poi sono i dettagli che fanno la differenza.
La qualità di One UI e l’ecosistema con tutti gli altri prodotti della famiglia sono (in partenza) punti di vantaggio non indifferenti.
Mi permetto di insistere: prima di valutare S20 aspettiamo il prossimo 11 febbraio. Ho la sensazione che molti giudici della prima ora dovranno rimodulare le loro sentenze.