Anche questa volte per Apple trimestrale impressionante, i soliti detrattori diranno che è comunque l’ultima, salvo poi essere smentiti dalla prossima.
Ma cerchiamo di capire bene di cosa stiamo parlando: ieri, quando da noi era tarda serata, Tim Cook e Luca Maestri hanno annunciato i risultati economici del primo quarto del 2020.
Per Apple il calendario fiscale, che negli Stati Uniti può essere modificato dalle singole aziende, va dal primo ottobre al trenta settembre, con l’innegabile vantaggio di cominciare l’anno con le vendite di Natale.
Il trimestre concluso il 31 dicembre scorso è stato molto importante per svariati motivi, in primo perché è stata superata la soglia di 1.5 miliardi di dispositivi installati nel mondo.
E poi c’è il dato economico, con un incasso record di 91.8 miliardi di dollari, che hanno generato ricavi per 22.2 miliardi di dollari e garantito un cash flow di 30.5 miliardi.
Apple ha restituito al mercato 25 miliardi di dollari, di cui 20 spesi per riacquistare azioni e 3.5 in dividendi ed equivalenti.
Il risultato è superiore a quanto previsto dagli analisti, con vendite record sia di iPhone 11, che di AirPods e Apple Watch.
Ma il numero più impressionante è quello che viene dai servizi, perché la cifra ha raggiunto 12.7 miliardi di dollari: è quanto oggi Apple incassa da Apple Music, Apple TV+, Apple Arcade e iCloud.
Sostengo da anni che questo diventerà nel tempo il business principale di Apple, proprio grazie a quel miliardo e mezzo di dispositivi che sono oggi attivi in tutto il mondo.
Se ci pensate, oggi un cliente di Apple spende già quasi dieci euro al mese in servizi, il vero impegno dell’azienda sarà far crescere proporzionalmente quella cifra, per spostare il peso dei servizi nel bilancio complessivo.
Con la musica, i video e ora anche i giochi non sarà un’impresa impossibile.
Non sappiamo quanti iPhone 11 siano stati venduti, ma per quello basta guardarsi in giro in una giornata di shopping e durante una visita turistica quando le persone scattano fotografie.
Riconoscere l’iconica fotocamera dei nuovi iPhone 11 non è difficil ed è impressionante vedere quante già ce ne siano in circolazione.
Ma si sa, iPhone non piace più.
E come l’anno scorso Apple fallirà l’anno prossimo