Oggi, mentre ammazzo il tempo nel mio periodo di recovery dal coronavirus, mi è venuto il flash sui consumi di dati di questi giorni: quanti giga in lockdown?
Voi quanto avete aumentato i consumi, se lo avete fatto, in questo periodo passato chiusi dentro casa? Avete incrementato l’utilizzo dei dati telefonici oppure vi siete affidati alla rete di casa?
Lo chiedo, perché io ho scoperto di essere un caso clinico, non solo per il Covid-19, ma anche perché in un mese di ospedale ho consumato quasi 60 giga.
Un’enormità rispetto alla mia normale media, anche se devo dire che negli ultimi giorni video per i TG, chiamate skype per le interviste e collegamenti radio hanno sicuramente assorbito molto traffico.
Senza parlare dell’uso smodato di Netflix e ultimamente di Disney+, che ci hanno messo del loro per amplificare l’uso dei dati.
A quanto pare, però, in realtà la chiusura in casa delle persone non ha inciso molto sul consumo dei dati su smartphone, il traffico è cresciuto solo del 7/10% negli Stati Uniti, mentre in Europa l’incremento è stato più significativo con un tasso vicino al 15%.
I paesi con i picchi di consumo sono stati Spagna e Italia, dove l’utilizzo è cresciuto con picchi del 30%, cifra molto significativa per la tenuta delle reti.
I risultati, in alcuni casi, si vedono. Sono nel cuore di Bergamo e, mentre la rete Vodafone regge bene e offre una velocità discreta, quella di TIM (almeno in questa zona) è davvero alla corda e arriva a malapena a 2mbps.
Sembra di essere tornati indietro ai tempi delle prime adsl. Che nostalgia…
In realtà, gli effetti più evidenti di questo “lockdown” sono arrivati per la rete fissa. Sempre in Italia e Spagna, il traffico è cresciuto del 50% sulla rete cablata, mentre a livello globale il traffico in upstream legato alle videochiamate, è cresciuto del 100%.
Chiamate Skype, lezioni on line e altre trasmissioni video hanno messo a dura prova le reti di tutto il mondo, ma mai generato condizioni critiche perché il traffico in uscita viene gestito in modo dinamico senza particolari problemi.
Ovviamente, anche il gioco on line ha inciso in modo significativo.
Curiosità: Pornhub ha pubblicato intorno al 20 marzo dati che indicavano una crescita del 12% di visitatori e traffico. Sarei curioso di conoscere dati più recenti, ora che il distacco tra le persone si allunga..
Una buona notizia comunque c’è. Nonostante l’impatto molto forte, le reti hanno retto, non tutte in modo brillante, ma non ci sono stati blocchi gravi. Probabilmente, chiusi dentro casa, avremmo reagito peggio che per il virus.
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