Anche la recensione Huawei P40 Lite arriva con un leggero ritardo rispetto a quelle che avete forse già letto on line, ma sto cercando di recuperare il terreno perso.
Il recentissimo HUAWEI P40 lite è la versione economica della serie flagship di Huawei e proprio oggi è stato annunciato che coloro che lo acquisteranno avranno in regalo una Huawei Band 4 Pro, lanciata giusto qualche settimana fa.
Huawei ha scelto di produrre uno smartphone che pur con prezzo contenuto offra comunque una discreta qualità e vanti addirittura una configurazione con 4 fotocamere.
Non è questo l’unico dettaglio degno di nota, perché all’interno c’è un processore molto veloce, il Kirin 810, mentre il design è curato e in linea con i migliori dispositivi che si trovano allo stesso prezzo.
Ci sono Android 10 e la nuova EMUI 10, ma bisogna rinunciare ai servizi di Google: non voglio ripetere ciò che ho scritto più volte, su questo fronte, per cui vi invito a leggere questo articolo per avere le mie valutazioni sull’uso dello smartphone con servizi alternativi.
Anche su questo telefono manca il codec widevine L3 oggi usato da Netflix, Disney+ e Dazn, per cui il tema contenuti in streaming è tutto da capire. Ci vorrà pazienza.
Per il resto, con le nuove soluzioni offerta da Huawei Mobile Services e con la disponibilità della AppGallery basta attivare i nuovi servizi offerti dall’azienda cinese per fare più o meno le stesse cose, in modo molto semplice.
Trovo bellissimo il colore Sakura Pink, che offre sfumature di colore dall’azzurro al rosa semplicemente super cool!
Display & Design
Un pannello LCD da 6.4 pollici, con cornici tutto sommato contenute e con una buona lavorazione anche sui bordi superiore e inferiore, che sono visibili ma non particolarmente invasivi.
Lo schermo è super leggibile e si vede bene anche alla luce del sole; in alcuni casi il sensore di luminosità non è un fulmine nell’adattare l’intensità della retroilluminazione ma nel complesso l’esperienza “visiva” è sempre gradevole.
L’auricolare per le chiamate è nascosto in una griglia sottilissima inserita tra lo schermo e la cornice del P40 Lite.
Per la fotocamera frontale da 16 mpx, Huawei ha scelto il “buchetto”, la mia opzione preferita, con un unico dettaglio, ovvero che proprio perché è uno schermo LCD dai bordi della fotocamera a volte si intravede la retroilluminazione del display.
Sul retro il blocco delle fotocamere è allocato nel riquadro che sta diventando un trend e che in questo caso assomiglia molto a quello di iPhone, pur se più piccolo nelle dimensioni.
Sui lati si trovano il controllo volume e il pulsante di accensione che alloggia anche il sensore delle impronte digitali da una parte e il cassettino dual SIM ibrido dall’altra.
Si possono utilizzare due Nano SIM, oppure una Nano SIM e una Nano Memory Card, il formato proprietario di Huawei che ha la stessa forma di una SIM.
Per molti sarà un piacere sapere che il nostro eroe ha conservato il connettore per le cuffie da 3.5 mm.
Huawei non specifica che tipo di vetro venga usato per questo modello, mentre per la parte posteriore è stata adottata una soluzione con plastica a più strati, che offrono un effetto visivo molto gradevole.
Anche la cornice, il cosiddetto frame, sembra in metallo ma non lo è; è stata utilizzata anche in questo caso la plastica.
Hardware e performance
La recensione Huawei P40 Lite passa necessariamente da un’analisi dell’hardware, che per il prezzo del dispositivo è sicuramente interessante.
Il Kirin 810 è solido, potente e funziona con una regolarità da primato, per altro senza comportare forti surriscaldamenti del dispositivo. E’ prodotto sulla base dei processi a 7 nm di TMSC e questo è uno dei pochissimi smartphone in questa fascia di prezzo con un processo a 7 nm.
La velocità massima del processore arriva a 2.27 ghz, mentre quella per i carichi leggeri è da 1.8 ghz.
Anche la GPU è di buon livello, perché parliamo di MALI-G52.
Ci sono 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, che usa lo standard UFS 2.1; non è il più veloce disponibile ma è comunque di buon livello.
Per chi non lo sapesse, a seconda dello standard UFS usato, cambiano il consumo di energia e la velocità disponibile per la scrittura dei dati.
I risultati dei benchmark sono strepitosi e Huawei P40 Lite straccia tutta la concorrenza.
Interfaccia e software
Sul nuovo Huawei P40 Lite, come nelle versioni più importanti della serie, c’è la nuova EMUI basata su Android 10.
Il software migliora. nel tempo e oggi rappresenta una buona personalizzazione di Android, probabilmente tra le migliori offerte dai grandi produttori cinesi.
OnePlus a parte, molti degli altri soggetti del mercato usano personalizzazioni molto pesanti e spesso peggiorative rispetto alla versione “pura” di Android.
Abbiamo già detto della questione legata alla mancanza dei servizi di Google e proverei a non tornare sull’argomento.
Fondamentale per la migrazione verso un sistema senza Google e l’uso dell’applicazione Trovapp che vi guida nella ricerca delle vostre app preferite e qualora. non fossero disponibili vi aiuta a trovare le alternative più efficienti.
Nel complesso interfaccia gradevole e molto veloce per tutte le azioni che si svolgono regolarmente sullo smartphone.
Ci vorrà forse un po’ di tempo per migliorare la User Experience di alcuni dettagli, in particolare la AppGallery, lo store delle applicazioni di Huawei, che oggi è ancora un po’ confusionario e trasmette una percezione un po’ “cheap”, di poco pregio, per i tanti, troppi titoli asiatici che compaiono quando si fa una ricerca.
La fotocamera
Questa volta Huawei ha voluto esagerare, con una soluzione che comprende addirittura ben 4 fotocamere.
Un sensore principale da 48 mpx, con apertura F/1.8, un grandangolo a fuoco fisso da 8 mpx, con apertura F/2.4, un sensore macro da 2mpx con apertura F/2.4 e infine un sensore di profondità, anch’esso da 2 mpx.
Al di fuori del blocco delle fotocamere è allocato il flash.
Il sensore principale da 48 mpx, usa la tecnica del “pixel binning”, combinando 4 pixel in 1, il cui risultato finale è quello di foto da 12 mpx, che però hanno una migliore definizione.
Volendo, però, potete scegliere di scattare a pieno regime, sfruttando tutti i 48 mpx, che con una buona quantità di luce può essere la scelta giusta.
In aggiunta, il processore Kirin 810 offre il supporto dell’intelligenza artificiale per l’ottimizzazione del scatti; riconosce i contesti e adatta i parametri alla situazione.
C’è anche una modalità notturna, che non è a livello di P40 e di Mate 30, ma è comunque soddisfacente.
C’è uno zoom (digitale) 2X che offre buoni risultati.
Il grandangolo ha colori che non sono vivissimi, ma comunque “la porta a casa”.
La macro camera scatta da 4 cm di distanza, con buoni risultati. Personalmente non la uso mai, ma per chi ama i dettagli, è la soluzione giusta.
Il sensore di profondità usato per i ritratti fa il suo lavoro in modo discreto e si possono scegliere diversi tipi di effetti sullo sfondo.
La selfie cam da 16 mpx è a fuoco fisso, scatta bene con molta luce, fatica un po’ in condizioni più complesse. A volte, con la modalità ritratto, la messa a fuoco del viso è un po’ approssimativa ma non è comportamento frequente.
Nel caso di poca luce, si può sfruttare la modalità notte anche per i selfie, il risultato è buono.
I video possono essere a 1080 pixel con 30 frame al secondo. Discreti.
Batteria
Ci sono 4.200 mAh, con il supporto al Super Charge Huawei da 40W, che in 30 minuti va da 0 a 70%, mentre per una carica completa ci vuole circa un’ora.
Sul fronte autonomia, non ci sono problemi e la durata della carica di questo smartphone è a prova anche di malati maniaci, telefono-dipendenti.
Recensione Huawei P40 Lite, le conclusioni
La recensione Huawei P40 Lite non può che concludersi con un parere positivo, sia perché il telefono è gradevole nell’aspetto ma soprattutto perché funziona alla grande per i soldi richiesti.
Lo so, noi vorremmo sempre la luna, possibilmente gratis e consegnata a domicilio, ma poi bisogna fare i compiti con la realtà.
Per chi vuole un rapporto qualità prezzo di ottimo livello, questo è l’acquisto giusto.
Se vi ho convinto, lo trovate a questo indirizzo.