Dopo una settimana di tortura, condivido con voi le prime impressioni Huawei Mate Xs, il monumentale smartphone con display pieghevole che arriva sul mercato proprio in questo periodo.
Huawei aveva lanciato il dispositivo già nel 2019, riservando però la distribuzione al solo mercato cinese, mentre la nuova versione potenziata viene ora proposta in tutti i mercati principali, ad un prezzo ragguardevole intorno ai 2.500 euro.
Chiaramente, questo non è un dispositivo “di massa”, rappresenta il culmine dello sforzo tecnologico dell’azienda, la miglior espressione del lavoro di ricerca e sviluppo di un gruppo che oggi rientra nell’avanguardia mondiale dell’innovazione.
Huawei Mate Xs rappresenta la terza interpretazione di display pieghevole che è arrivata sul mercato: accanto alla soluzione a libro di Samsung Galaxy Fold e alla forma a conchiglia di Samsung Z Flip e Motorola Razr, ora arriva invece il concetto dello schermo che quando si piega avvolge completamente il telefono.
Display, design, peso
Quando ho visto la prima volta questo concept, ho immediatamente pensato alla sua resistenza, alla capacitĂ di sopportare le sollecitazioni date dall’esposizione della superficie pieghevole.
In realtĂ , in questi primi giorni, ho potuto constatare che lo schermo appare solido, anche dove si curva quando si ripiega.
Il meccanismo di sblocco si attiva con un pulsante “fisico” sul retro del telefono, quindi bisogna esercitare una sorta di leva per poter “spiegare le ali” del Mate Xs.
Questo è il momento in cui bisogna fare attenzione, perché si rischia di fare leva sullo schermo, mentre è opportuno usare i bordi come punto di appiglio.
Una volta aperto, lo schermo è bello, luminoso e ha una definizione davvero eccezionale. Un vero peccato che (per ora) non si possa usare tutta questa qualità con i servizi streaming come Netflix e Disney+, che hanno qualche problema di funzionamento a causa della mancanza dei servizi e delle certificazioni di Google.
Su questo fronte, servirĂ avere un po’ di pazienza. Molti dei servizi si possono utilizzare, ma solo con definizione SD.
Ma per testare la qualità di questo schermo pieghevole, basta accedere a YouTube in versione web e cercare un filmato in 4K. Il risultato è davvero notevole e no, la piega centrale sparisce completamente quando lo schermo è aperto.
Si avverte al tatto, ma non interferisce con la visione dei contenuti.
Bisogna tener conto del peso: 300 grammi sono impegnativi e si sentono in tasca, ma se pensate allo schermo aperto, qualunque dispositivo con quella diagonale (8 pollici) imporrebbe il medesimo fardello.
L’unica vera rinuncia è quella dello sblocco con il volto, perchĂ© non ci sono fotocamere sul fronte e quindi va usata l’impronta digitale, il cui sensore è nascosto nel pulsante di accensione, sul lato del telefono.
La fotocamera
La fotocamera si comporta bene, con un sensore principale da ben 40 mpx, a cui si affianca il grandangolo da 16 e lo zoom da 8. Le aperture fanno da F/1.7 a F/2.4.
La qualitĂ degli scatti è ottima, grazie alle soluzioni di Leica, con l’unica stranezza di non avere una selfie cam, che impone di abituarsi a girare lo smartphone per scattarsi una foto frontale.
A quel punto si accende parte del display inattivo e si ha però il vantaggio di poter sfruttare tutti e tre i sensori disponibili, con la qualità che ne consegue.
Hardware, perfomance, batteria
Il processore Kirin 990 è una garanzia assoluta: la qualità che Huawei ha costruito nel tempo con i suoi chip è superlativa.
Anche se non sempre vince nei benchmark, i suoi telefoni sono potenti, veloci, reattivi, sempre al top senza creare riscaldamento dell’involucro.
Anche nel Mate Xs è facile riscontrare tutta questa potenza grazie alla combinazione con gli 8 GB di RAM. Forse mi sarei aspettato uno standard UFS 3.0 per la memoria, considerato il prezzo del dispositivo.
Mate Xs adotta invece UFS 2.1, comunque buona, con velocitĂ di lettura e scrittura dei dati di ottimo livello.
La memoria interna è addirittura di 512 gb, per cui l’espansione esterna (disponibile in formato Nano Memory) diventa quasi inutile.
C’è supporto al 5G sia nella versione Stand Alone che Non Stand Alone: questo significa che Mate Xs è pronto a durare nel tempo anche quando si arriverĂ alla seconda fase della transizione 5G.
La batteria da 4.500 è buona, con un uso intenso arrivo a fine giornata, ma difficilmente sono riuscito ad andare oltre con un carico di lavoro pesante.
La cosa fantastica è che in 30 minuti, con il caricatore in dotazione, si passa da 0 a 85%. Per cui il tema alimentazione non si pone.
Con la soluzione dello schermo pieghevole verso l’esterno, non c’è la possibilitĂ di usare la ricarica wireless.
Prime impressioni Huawei Mate Xs, le conclusioni
Ho dovuto “farci un po’ la mano”, non è stato semplice nei primi giorni abituarmi all’idea della chiusura del display verso l’esterno ma adesso che ci sono riuscito, trovo che questo dispositivo sia davvero bello e affascinante.
Fuori dalla mia portata economica, ma sicuramente stupendo per molti aspetti, in particolare dimensione e qualitĂ del display.
Ovviamente, ponderando l’acquisto bisogna sempre tenere conto dell’assenza dei servizi di Google. E’ un tema giĂ trattato piĂą volte, vi invito a leggere QUESTO ARTICOLO per approfondire il tema.
Il mio pensiero è noto: il ban americano danneggia una delle aziende piĂą innovative del mondo. E’ iniquo e scorretto, ma soprattutto crea danno ai consumatori forse ancora prima che all’azienda coinvolta.
In piĂą, limita la libertĂ di scelta di chi compra, quella libertĂ che viene sbandierata proprio dagli americani come valore fondamentale.
In questo contesto, Huawei Mate Xs è un prodotto “di frontiera” che porta la tecnologia per dispositivi mobili ad una delle sue massime espressioni.
Probabilmente, negli anni, lo ricorderemo come uno degli smartphone che hanno aperto una nuova era. Averlo in tasca oggi è un privilegio.
Ecco perché le prime impressioni Huawei Mate Xs sono più che positive.
Le cose che mi scoraggiano di piĂą a parte il prezzo sono l’ interfaccia e la mancanza dei Google Service.
bisogna cambiare un po’ abitudini…
Parli dei servizi Google? Io credo che ad oggi sarĂ difficile abituarsi a stare senza.