Un mese di test, è periodo che ho sfruttato per mettere a punto la recensione Xiaomi MI 10 Pro, uno smartphone bello, completo e potente, che ha come elemento distintivo la sua fotocamera principale da ben 108 mpx.
C’è solo un dettaglio di questo prodotto che non mi fa impazzire, l’interfaccia utente, MIUI 11, che però a breve verrà profondamente rinnovata con il lancio della imminente MIUI 12.
La grafica dei dispositivi Xiaomi secondo me non rende giustizia alla qualità hardware dei prodotti, abbassandone la percezione di pregio.
In realtà di pregi in questo oggetto ce ne sono molti, a partire dalla qualità costruttiva, passando per il display, fino ad arrivare a fotocamera e batteria.
Sulla dotazione hardware c’è poco da dire, perché tutti i prodotti flagship sul mercato hanno le stesse caratteristiche, ottime per altro.
Non dimentichiamo il supporto al 5G, che oggi è un requisito fondamentale per essere davvero al top.
Bisogna di certo aggiungere, non è secondario, che con questo telefono Xiaomi è arrivato per la prima volta alla soglia psicologica dei 1.000 euro.
Ho già espresso a più riprese cosa ne penso: con questa politica di prezzi, si fa un favore ad Apple.
Il Display
E’ sempre il biglietto da visita di uno smartphone, il primo “punto di contatto visivo”. Xiaomi ha scelto un pannello AMOLED fullHD+ da 6.67 pollici, con lati curvi.
Ha una luminosità massima da competizione, arriva a 1.200 nits, un refresh rate a 90 hz e una frequenza di campionato per il tocco a 180 hz.
Supporta HDR 10+ e la gamma di colori ampio, P3, adotta lo standard “true color” per l’accuratezza della riproduzione dei colori.
La ratio è 19.5:9 con un rapporto schermo superficie da brivido: 92.4%, se non basta tutto questo bisogna aggiungere la certificazione TUV per la protezione dalla luce blu.
Quando il telefono è spento potete usare la funzione always on display, che però è molto basica. Mostro le eventuali notifiche ma non c’è interazione come nella versione di Motorola.
Un display di queste dimensioni è perfetto per riempirsi di crepe in caso di caduta accidentale: no worries, Xiaomi copre la sostituzione del display in caso di rottura (per una sola volta).
Se lo rompete una seconda, prima dovete andare a Lourdes e poi pagare la riparazione.
Hardware e Software
Non c’è molto da dire, nel senso che questo telefono rientra nella categoria top e quindi offre tutto il meglio che il mercato ha da dare.
Snapdragon 865, 8 gb di RAM, 256 giga di memoria interna, con standard UFS 3.0.
I tasti fisici sono quelli per l’accensione e il volume rocker per il controllo del volume. Non c’è jack audio, ma ci sono due altoparlanti stereo nella parte superiore e inferiore del telefono.
Xiaomi ha optato per un altoparlante “vero” anche nella parte superiore del telefono, mentre altri produttori lo nascondono nella capsula auricolare del telefono.
Il suono è buono, non all’altezza del migliore sul mercato (Motorola Edge) ma comunque ricco di sfumature e con una discreta dotazione di bassi.
C’è anche un sistema di dissipazione del calore, con una “liquid chamber” in grado di gestire la temperatura anche quando lo smartphone è sottoposto a sforzo intensivo, ad esempio con i videogiochi.
Per la gestione della grafica, è stata scelta una GPU Adreno 650.
In tutti i benchmark, Xiaomi Mi 10 Pro uguaglia i migliori del mercato, ma non mi sorprendo perché l’hardware sotto il cofano è lo stesso per tutti.
Il sensore delle impronte digitali è sotto il display, ovviamente c’è anche lo sblocco con il volto.
Sul software non c’è molto da dire: Xiaomi personalizza la sua interfaccia con uno stile un po’ “fumettoso”, ma sempre più vicino alla versione stock di Android.
Con la MIUI 12 in arrivo a breve ci sarà sicuramente un salto in avanti, che non vedo l’ora di provare sul campo.
Fotocamera
Xiaomi è stato il primo produttore a lanciare uno smartphone con un sensore da 108 mpx, numero che mi tutte le volte impressione per quando è grande.
Per scattare con tutti i megapixel a disposizione, bisogna scegliere l’apposita sezione nel menù della fotocamera. Una foto con il sensore da 108 mpx pesa anche 15 mb, ho messo un esempio qui sotto da cui ho estratto un crop.
Ma non è quello l’unico sensore di cui è dotato Xiaomi Mi 10 Pro, che ne ha per tutti i gusti! C’è un sensore “portrait” da 12 mpx, da 50mm, con apertura F/2.0, capace di gestire uno zoom 2X.
C’è anche uno zoom ottico 3,7x a cui si aggiunge uno zoom ibrido 50x. In questo caso, 8 mpx, F/2.0, stabilizzazione ottica.
Se non basta, c’è un grandangolo con apertura 117 gradi, da 20 mpx, 13 mm, F/2.2.
Tutto questo popò di fotocamere vi garantisce di girare video in 8K, a 30 frame al secondo, ma anche un slow motion fullHD a 960 frame al secondo.
Di fronte, invece, 20 Mpx, con la selfie cam alloggiata nel buchetto del display, con apertura F/2.0 e la capacità di girare video in fullHD.
Non c’è molto da aggiungere perché questa è una delle fotocamere del mercato secondo DxOMark, potrei mai smentirli?
La batteria
Un super telefono non può che avere una super batteria con un super caricatore. Succede anche per Xiaomi Mi 10 Pro, che ha una capacità di 4.500 mAh, con una carica da 50W.
C’è anche la ricarica wireless da 30W e il supporto al Power Delivery 3.0; dentro la confezione c’è un caricatore da 65W.
Con questo caricatore si carica da 0 a 100% in 45 minuti, mentre in soli 15 minuti si raggiunge un 40%.
Nella mia prova non sono mai riuscito a scendere sotto il 20%, in giornate normali sono addirittura arrivato a sera con il 40% di carica residua.
Recensione Xiaomi Mi 10 Pro, conclusioni
Quando si usa un dispositivo di questo genere non ci sono molti dubbi nel formulare un giudizio. La recensione Xiaomi Mi 10 Pro è necessariamente una sorta di celebrazione di questo potentissimo dispositivo.
Forse si potrebbe criticare parzialmente il design, un po’ anonimo e allineato a quanto fa la concorrenza, ma
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