E’ finalmente disponibile al download Minecraft Dungeons, motivo per cui il mio televisore è occupato stabilmente da mio figlio da ore.
E’ la nuova versione del gioco tra i più famosi del mondo, che si incrocia con un altro titolo di indubbia popolarità, trasformando il mondo dei mattoncini digitali in qualcosa di profondamente diverso.
Avete mai giocato con Minecraft o visto vostro figlio farlo? Avrete notato che il gioco combina due aspetti, quello di costruire mondi come se si usasse un numero infinito di mattoncini LEGO virtuali e contemporaneamente il tema della sopravvivenza alle insidie che popolano quel mondo, date dagli zombie, dagli animali e altre creature che nascondono insidie ogni piè sospinto.
Se è preferibile una modalità di gioco meno impegnativa, allora si può optare per quella creativa, che invece elimina i pericoli degli zombie e dei loro amici, per lasciare spazio alla libertà di costruire.
Esiste anche una versione Educational, che viene usata per scopi didattici nelle scuole di mezzo mondo, stimolando anche l’apprendimento del codice.
Con il nuovo gioco, invece, si vive una vera e propria fusione del mondo e della grafica Minecraft con i principi dell’action game Diablo, originariamente prodotto nel 1996, da cui deriva la seconda parte del nome, Dungeons.
Il risultato è divertente e stimolante, con mille insidie da affrontare con le armi che via via si acquisiscono e con l’aiuto di alcuni stratagemmi che bisogna imparare lungo il percorso verso la meta finale.
Quando si muore, in realtà non si muore: nel senso che quando si finiscono le tre vite, bisogna ricominciare da capo, ma si mantengono tutti gli strumenti, le armi, le protezioni che vengono raccolte lungo il proprio percorso. Si viene penalizzati, ma non troppo.
Il personaggio che si usa nel gioco, man mano che si avanza aumenta di potere e riesce ad affrontare meglio i nemici più forti, per cui la morte, quando sovviene, in realtà è la preparazione per un ritorno con condizioni e forza migliori, che aiutano a progredire nel gioco al tentativo successivo.
Diciamo che la pazienza è una virtù importante per districarsi tra i nemici che si incontrano lungo il percorso, via via sempre più intricato.
Ci sono 11 missioni da affrontare, che vengono proposte al primo ingresso, quando viene anche offerta la scelta del livello di gioco iniziale.
Bisogna dire che per capire bene i meccanismi del gioco ci vuole davvero un po’ di esperienza e la voglia di sperimentare, perché sono molteplici gli aspetti da conoscere. Gli strumenti aumentano di livello raggiungendo determinati obiettivi, ma non bisogna questo tipo di upgrade, con l’aumento di livello del personaggio, che è tema diverso.
Ci sono dei “trucchi” o incantesimi, il cui effetto cambia a seconda del livello del personaggio, così come è possibile “buttare via” o scambiare le proprie armi quando la loro efficacia scema perché si è saliti nel livello di difficoltà del gioco.
Non voglio svelare tutto, se no non c’è gusto nel giocare, ma posso sicuramente anticipare che non è complicatissimo finire le 11 missioni, al termine delle quasi è possibile ricominciare con un livello di complessità superiore.
I combattimenti sono un po’ basici, ma non dimentichiamo che i bambini sono il target principale del mondo Minecraft.
Pronti a cominciare la sfida?