Nuovo capitolo della saga settimanale, quella che vede protagonisti Huawei e Immuni, il cui rapporto pare non decollare per incompatibilità caratteriale.
Dalla serata di ieri, Immuni è di nuovo disponibile sul Google Play Store per gli smartphone Huawei, anche se pare che non tutti i modelli riescano ad installare l’app.
La situazione è ancora frammentaria, ma dovrebbe avvicinarsi la soluzione di un problema che si è presentato all’esordio nello store di Android dell’app di tracciamento dei contatti.
Sappiamo tutti di cosa parliamo: una app che sfruttando la tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) invia e riceve segnali radio, con cui comunica con i telefoni a cui ci avviciniamo.
Tramite codici univoci e temporanei, la vicinanza con altri smartphone viene registrata in modalità anonima.
In caso di positività al virus, viene usato un codice personale da caricare in forma altrettanto anonima nel sistema da parte di un operatore sanitario.
In questo caso, tutti coloro che sono stati potenzialmente esposti al contagio vengono avvisati della condizione di pericolo.
Immuni non risolverà da sola il tema della sicurezza e della protezione dal covid 19, ma è comunque uno strumento utile nel contesto di diverse iniziative e di norme per la riduzione del contagio.
Purtroppo nei giorni scorsi si erano riscontrati problemi con gli smartphone Huawei, percentuale molto importante degli smartphone in circolazione, per cui la app era stata rimossa dal Google Play Store per tutti i telefoni a marchio Huawei/Honor.
Da ieri sera, invece, Immuni è di nuovo disponibile e pare funzionare correttamente su P10, P20 e P30.
Ci vorrà del tempo, per avere un riscontro per tutti gli altri numerosi modelli attualmente in circolazione.
Non c’è una sola ragione per non scaricare Immuni, che rispetta la privacy e non viola alcun dato sensibile.
Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe non risultare utile, ma è più prezioso e rilevante il tempo perso nel discutere su questo argomento dei 30 secondi necessari per installarla.