Arriva oggi una vera doccia fredda per la fiera di Berlino, perché Samsung ha confermato che non andrà a IFA 2020, evento che gli organizzatori stanno tentando di mettere in pista con fatica.
Qualche tempo fa era arrivato un comunicato della società che gestisce IFA, un po’ difficile da interpretare: secondo quanto era stato scritto, la fiera si sarebbe tenuta con una formula diversa dal solito.
Abbiamo poi scoperto che questa differenza sta nel fatto che ci saranno solo 3 padiglioni coinvolti, un numero limitato di accessi e niente pubblico.
Ovviamente, queste condizioni cambiano drasticamente le carte in tavola ed è comprensibile che per le grandi aziende, che facevano enormi investimento per questo appuntamento, ci siano dei ripensamenti.
Samsung occupava uno spazio gigantesco chiamato “Cube” proprio accanto alla fermata della metropolitana che porta alla fiera.
Tutto il portfolio dell’azienda, dagli smartphone ai prodotti per la casa, passando per le tv e i condizionatori erano esposti in un’area esclusiva.
Un investimento impressionante per trasmettere un’immagine di predominio assoluto.
Quel tipo di installazione, ovviamente, non ha senso se all’interno della fiera non transitano le centinaia di migliaia di persone che abitualmente frequentavano l’evento.
In più, c’è il problema della sicurezza dei dipendenti della stessa Samsung: il rischio è elevato e le possibili ricadute economiche, in caso di contagi sul lavoro, possono essere molto ingenti.
Sarà solo Samsung a rinunciare o anche altri grandi gruppi? Non possiamo far altro che aspettare, ma sarà difficile che aziende come LG o Sony, che di solito allestivano padiglioni giganteschi e molto costosi, decidano di confermare un impegno di quel livello.
Più facile che riducano drasticamente la presenza, sempre che non decidano di seguire l’esempio dei coreani.
Samsung ha già programmato un evento Unpacked per il prossimo agosto, probabilmente farà il bis con un secondo evento on line in occasione del periodo di IFA 2020, ovvero i primi giorni di settembre.