Recensione Hombli Smart Bulb E27, affidabile e low cost

In questo periodo ho scoperto un nuovo brand che mi sta piacendo un sacco, la recensione Hombli Smart Bulb E27 lo conferma ulteriormente.

Ho già raccontato a più riprese di altri prodotto Hombli, che oggi arrivano sul mercato italiano grazie all’importatore Aqipa, società di grande esperienza e sinonimo di prodotti di qualità.

Di Hombli vi ho già presentato il campanello smart e la videocamera di sicurezza, oggi invece vi racconto la mia prova della lampadina smart che si installa in un attimo e non richiede un hub centrale.

Hombli commercializza moltissimi formati, con diversi tipi di attacchi

Come si vede dalla tabella che appare al momento dell installazione, ci sono soluzioni con l’ “attacco grande”, ovvero la E27, ma anche con “attacco piccolo” E14, oppure quello a baionetta, che una volta era tipico delle lampadine alogene “spot”.

Nel mio caso, ho provato la versione da 9W, che raggiunge una luminosità di 800 lumen.

La configurazione di Hombli Smart Bulb è semplicissima: basta inserire la lampadina nel portalampade in cui si vuole usare e nel giro di pochissimo il dispositivo comincia a lampeggiare velocemente.

Non c’è bisogno di un Hub, la lampada si collega direttamente al wifi, quindi basta alimentarla con energia elettrica.

Dalla App Hombli, a quel punto, si utilizza la voce “aggiungi dispositivo”, si sceglie il modello che si vuole installare e si seguono le istruzioni che appaiono sullo schermo e sono molto semplici.

Nell’arco di pochi secondi, la lampadina smette di lampeggiare e diventa disponibile per il controllo nella app; se si è già attivata la skill Hombli su Alexa, il nuovo dispositivo appare immediatamente tra quelli che si possono controllare con l’assistente virtuale di Amazon.

I prodotti di Hombli sono compatibili anche con l’assistente di Google, anche in questo caso, la configurazione è molto semplice ed immediata.

MI ha sorpreso trovare i comandi per il cambio del colore, perché pensavo che questo tipo di lampadina in realtà non disponesse di opzioni diverse dal bianco.

In realtà, si possono regolare i colori a piacimento, con una scala di 16.000.000 di sfumature. Quando si usa il colore, l’intensità dell’illuminazione scende drasticamente, ma probabilmente quando si usano opzioni diverse dal bianco, l’obiettivo è più quello di un effetto estetico che non quello di illuminare uno spazio.

Attraverso la app di hombli si può regolare il tipo di bianco usato, da caldissimo a glaciale, oppure passare alla selezione del colore o infine a quella di alcuni scenari.

Ovviamente, si regolano anche l’intensità e l’accensione/spegnimento delle luci.

C’è anche un timer che può essere innescato per lo spegnimento programmato, oppure un calendario di programmazione, per accendere e spegnere l’illuminazione a proprio piacimento.

Se si tiene conto del fatto che tutto questo viene venduto a meno di 15 euro, ci troviamo davanti ad un offerta che può aiutare a trasformare l’illuminazione anche in una casa tradizione, per una transizione verso soluzioni di illuminazione moderna.

L’unico dettaglio che vi segnalo è che si scalda molto quando accesa, se paragonata ad altri prodotti simili sul mercato. Non so perché ma la differenza si sente moltissimo toccando la lampadina. Non è un problema, ma lo segnalo per pignoleria.

Recensione Hombli Smart Bulb, le conclusioni

Concludo la mia recensione Hombli Smart Bulb con il consiglio di tenere d’occhio questo marchio, perché il prezzo a cui viene proposto combinato con la qualità del software rappresenta una soluzione unica sul mercato.

Allo stesso prezzo, si trova pochissimo in giro e spesso di marchi sconosciuti, senza realtà affidabili alle spalle. Ci sono le lampadine di Ikea, ma per questo prezzo solo con il colore bianco. Date un occhio a ciò che offre Hombli cliccando qui, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Attenzione però ai prezzi: ci sono rivenditori che offrono questi prodotti a prezzi più alti del listino.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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