Clamorosa svolta nell’indagine della polizia sulla truffa twitter bitcoin, che ha portato lo scompiglio sul social network lo scorso 15 luglio.
La polizia di Tampa, in Florida, ha arrestato un ragazzo di 17 anni, con oltre 30 capi di accusa, per il suo ruolo nella violazione dei sistemi di sicurezza di twitter, di cui sarebbe stato l’organizzatore e pianificatore.
Insieme a lui sono stati accusati altri due giovani, uno di 19 anni originario dell’Inghilterra e un terzo di 22 di Orlando in Florida.
Le accuse a carico dei tre vanno dalla truffa all’appropriazione indebita, passando per l’uso fraudolento di informazioni personali, fino alla comunicazione fraudolenta.
Durante l’azione intrapresa lo scorso 15 luglio, il gruppo è riuscito ad ottenere il controllo di alcuni account verificati, richiedendo di spedire cifre via bitcoin ad alcuni account che facevano riferimento ai tre indagati.
A quanto pare, nei pochi minuti in cui i messaggi sono stati spediti e sono rimasti visibili, sarebbero stati raccolti oltre 100.000 dollari.
Twitter a svelato che l’attacco è stato possibile attraverso il phishing eseguito con messaggi sui telefoni di alcuni suoi dipendenti.
Sono stati violati 130 account e da 45 di essi sono stati spediti messaggi, rimossi nel giro di pochi. minuti, tempo comunque sufficiente perché più di una persona cascasse nel tranello.
Da 7 di questi account sono stati copiati diversi dati, che però non sarebbero più utili ad alcuna azione criminale on line.
Le autorità hanno trovato il primo sospettato, il più giovane, dopo un’indagine molto complessa su scala nazionale.
Certo, sapere che un diciassettenne è riuscito a violare in serenità la sicurezza di Twitter getta qualche ombra sulla qualità delle sue difese.
La lezione della truffa twitter bitcoin sarà servita?