Prima settimana con Google Pixel 4a, meglio del previsto

Come sostengo da tempo, la scheda tecnica di uno smartphone è solo un cumulo di numeri e la prima settimana con Google Pixel 4a me lo ha confermato.

A prima vista, quando ho letto la scheda tecnica, avevo abbondantemente storto il naso, davanti alla prospettiva di uno smartphone che nel 2020 adotta il processore Snapdragon 730G, ormai datato e inferiore (teoricamente) a quello inserito in molti smartphone distribuiti negli ultimi mesi.

In realtà, nell’uso di tutti i giorni non si nota alcuna differenza, se non quando si usano applicazioni pesanti per un lungo periodo, condizione che mette il processore un po’ in difficoltà e genera un po’ troppo calore, a tal punto da percepirlo anche impugnando il telefono.

Ma sottolineo che è una condizione che capita solo quando si tiene lo schermo acceso per molto tempo, con applicazioni aperte come Google Maps e magari con la fotocamera in uso.

Una volta chiarito questo aspetto, si può sgombrare il campo da una perplessità maggiori relative al Google Pixel 4a, che ha un processore inferiore alle aspettative, ma si comporta comunque bene sul campo.

Anche la scelta di usare 6 gb di RAM, quando altri produttori offrono 12 gb in realtà si riesce a capire meglio quando si usa il telefono, perché la dotazione di Google risulta più che sufficiente.

Ciò invece su cui Pixel 4a non teme la concorrenza è la fotocamera, che con un solo sensore da 12.2 mpx riesce a fare ciò che altri non riescono a fare nemmeno con 64 mpx.

Sia gli scatti all’aperto, che quelli con effetto ritratto sono spettacolari, ma bisogna riconoscere che anche la modalità notturna fa cose incredibili.

L’immagine qui sopra è stata scattata by night intorno a mezzanotte… fate voi le debite proporzioni, guardando il colore della montagna.

In tutte le condizioni Pixel 4a funziona alla grande, una cura dei colori e una messa a fuoco quasi perfette.

Alla fotocamera, abbino anche la durata della batteria, che si comporta davvero alla grande. Ho portato con me il telefono, usandolo in modo intenso, senza riuscire a scaricarlo nell’arco di una giornata.

Non ha carica wireless, non ci sono artifici particolari per la ricarica, ma la batteria è una certezza assoluta.

Nel complesso, la qualità di questo oggetto è di ottimo livello e non sono d’accordo con chi lo considera “over-priced”. Sì, ci sono prodotti con schede tecniche migliori, ma che non garantiscono la stessa soddisfazione nell’uso di tutti i giorni.

Perché la scheda tecnica, ancora una volta, non è tutto.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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