Recensione Insta360 One R, la action cam a 360 gradi!

Quando si dice di un prodotto che va a 360 gradi, si pensa alla completezza, ma nella recensione Insta360 One R mi riferisco a foto e video a 360 gradi!

Questo è un prodotto davvero singolare, perché realizzato con una struttura modulare, che credo sia unica sul mercato, ma lo scrivo con un piccolo dubbio, perché è impossibile conoscere tutti i prodotti oggi venduti nel mondo.

Insta360 ha avviato la sua storia realizzato “add on”, ovvero accessori, per iPhone, con l’obiettivo di girare video e scattare foto a 360 gradi.

Ha poi fatto uno scatto in avanti producendo la sua prima action cam, la Insta360 One X, ora invece si propone al mercato con un dispositivo davvero curioso, perché si compone di tre pezzi: il blocco della batteria, quello con il sensore fotografico e infine quello con display e comandi.

Ma non basta, perché di questo prodotto ci sono ben 3 versioni diverse: la più semplice con un sensore 4K HDR, quindi esiste una versione “twin” che offre un modulo 4K HDR e un secondo mattoncino per le riprese a 360 gradi, infine c’è la versione super lusso, con un sensore Wide Angle da un pollice, realizzato in collaborazione con Leica.

Ovviamente, i prezzi salgono a seconda del modello che andate a scegliere. Io ho provato la versione “twin” con le riprese in 4K HDR e con il modulo 360 gradi.

Nella confezione si trovano batteria, blocco 4K, blocco 360 e una sorta di cornice in cui si infila la One R, che offre poi l’attacco standard GoPro per gli accessori di supporto, per agganciare la camera su casco, moto, supporto a mano o cavalletto.

La prima volta è un po’ complicato capire come funziona quella specie di “gabbia”, ma poi diventa tutto naturale.

Con un prodotto modulare, il primo pensiero che si può avere è che l’impermeabilità sia compromessa, in realtà c’è una certificazione IPX8, per cui questa webcam può essere immersa fino a 5m, però credo che questo si traduca nel fatto che può resistere ad immersioni accidentali, ma per usarla sottacqua bisogna per forza acquistare la custodia subacquea, che Insta360 offre come accessorio.

Per ottenere l’impermeabilità (anche se parziale) va installata la “gabbia” di cui vi ho scritto poco fa, che probabilmente garantisce che le parti non si possano muovere e quindi l’acqua non possa penetrare. Da un’analisi superficiale, toccandone la superficie, non sembra che la custodia abbia parti in gomma isolanti, ragione in più per cui è bene essere prudenti.

La stessa custodia va rimossa per eventuali cambi di batteria, mentre non ostacola l’accesso alla memory card, una microSD.

Il display è comodo perché si può usare sia rivolto verso se stessi che nella posizione classica “posteriore”, ma è onestamente un po’ piccolo, soprattutto quando si riprende a 16:9 diventa un po’ difficile cogliere i dettagli di ciò che si fotografa o riprende.

Lo schermo è anche l’accesso all’interfaccia, perché è sensibile al tocco: con un movimento dall’alto verso il basso si accede al menù di gestione della fotocamera, grazie a cui si attivano o disattivano i comandi vocali, si possono collegare gli auricolari bluetooth che funzionano da microfono nelle registrazioni e tutti i vari dettagli delle impostazioni di One R.

E’ possibile registrare con il codec H264 oppure H265, nel formato INSV oppure Mp4, ma quest’ultimo ha una stabilizzazione meno efficiente. I formati INSV necessitano del software di Insta360 per il montaggio e le modifiche.

Con un movimento da sinistra verso destra si accede alla galleria, mentre andando dal basso verso l’altro si può selezionare la modalità di ripresa, una volta scelta una delle opzioni tra video, foto e timelapse, è possibile entrare nel dettaglio.
Le foto e video possono essere standard o HDR; in video, in particolare, 4K a 60 o 30 fps oppure ad uno standard inferiore: si può scegliere tra 2.7k, 1080P a 24 o 25 fps, per tutti e tre i formati si può optare per una ratio 16:9 o 4:3.

All’inizio della mia prova, il software faceva un po’ le bizze, ma un corposo aggiornamento di qualche settimana fa ha messo tutto in ordine e ora funziona davvero alla grande.

La qualità delle immagini

La recensione Insta360 One R può divagare su mille aspetti, ma quello che conta di più è come si comporta sul campo questa curiosa action cam.

Con il modulo 4K la qualità delle immagini è buona, se non avete necessità professionali o non vi servono video che debbano avere dettagli perfetti.

In realtà. Insta360 One R riesce a catturare molti dettagli in 4K, ma spesso ci sono dei frame che non sono a fuoco, questo probabilmente perché l’algoritmo che analizza le immagini non riesce a correggerle tutte correttamente.

Date un occhio a questi due filmati, senza badare più di tanto ai contenuti, perché sono abbastanza stupidi…

Avrei voluto mostrarvi mirabolanti discese di una delle mie imprese epiche sugli sci, la bici, o magari uno dei abituali salti con il bungee jumping, ma non volendo farvi sfigurare ho optato per qualcosa di più banale.

Diciamo che il risultato dei video è discreto, con una buona capacità di catturare dettagli anche nelle zone d’ombra, ma c’è un po’ di rumore che potrebbe però essere risolto con aggiornamenti del software.

Non mi fa impazzire invece la stabilizzazione, guardate qui sotto.

Se invece usiamo il modulo a 360 gradi, giriamo video con una risoluzione a 5.7K, con 30 frame al secondo, che garantisce una buona stabilizzazione, con una “sutura” tra i due video a 180 gradi di buon livello, anche se inevitabilmente si vede quali sono i “confini” di ciascuna lente.

Il risultato è ottimo quando si fanno riprese con molta luce, ma quando l’illuminazione scarseggia, purtroppo anche il risultato di foto e video della Insta360 One R peggiora drasticamente.

Diciamo che la valutazione di Insta360 One R è buona, un pareggio con GoPro Max, che però costa di più.

Il software e il montaggio dei video

Tutto quello che viene scattato o girato con One R va processato attraverso la app di Insta360, oppure con il programma di editing per computer che viene fornito gratuitamente agli utenti.

I video, in realtà, possono essere caricati direttamente su YouTube, che supporta il formato INSV, ma per alcune funzioni particolari, serve necessariamente il software Insta360, che funziona in modo simile a quello di GoPro.

Una delle funzioni disponibili è quella del tracking di un soggetto: una volta scelto chi deve restare in primo piano, il software gestisce automaticamente la rotazione dell’immagine perché il soggetto sia al centro delle riprese.

Con la app su iPhone o Android si controlla perfettamente la One R, gestendo anche tutti i parametri da remoto, ma volendo si può scegliere di usare la voce, ma i comandi esistono solo in Inglese. A proposito: anche il menù può essere usato in diverse lingue, ma non c’è l’italiano, almeno per ora.

C’è una buona qualità audio grazie a due microfoni (uno in meno di Go Pro), che catturano un suono gradevole e con una discreta dose di bassi. Bisogna forse dire che i microfoni sono fin troppo sensibili e quando la custodia è montata colgono anche il semplice tocco della struttura, oltre a cogliere in modo significativo il vento: succede anche quando l’opzione di riduzione del rumore è attivata.

La cosa fighissima è che con un accessorio potete collegare alla presa USB C, di cui è dotata One R, un microfono esterno con un semplice connettore da 3.5 mm. Non è però possibile ascoltare ciò che si sta registrando, mentre la One R è in azione.

La batteria ha una capacità di 1.150 mAh ed è in grado di supportare circa 40 minuti di registrazione continuativa, mentre per ricaricarla basta un tempo molto contenuto di un’ora.

Insta360 ha promesso una batteria con il doppio della durata, così come dovrebbe uscire anche un supporto per le riprese a 360 gradi.

Recensione Insta360 One R, le conclusioni

Ho approcciato la recensione Insta360 One R con un po’ di dubbi, ma in realtà l’uso di tutti i giorni è risultato gradevole e il risultato di foto e video è stato più che buono.

Non credo siamo ancora all’altezza di GoPro, ma ci andiamo molto vicino e la differenza nel prezzo sposta la bilancia verso One R.

C’è un compromesso da accettare, quello della dimensione dello schermo, ma per contro la modularità dei componenti è una scelta coraggiosa e accattivante.

In ogni caso, tutti i prodotti del mercato hanno aspetti positivi e negativi che si incrociano, la perfezione, per ora, non esiste: quello che conta è bilancio finale e quello di Insta360 One R è ampiamente positivo. Se vi ho convinto, trovate la versione Twin Edition a 499 euro, cliccando qui!

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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