Con qualche settimana di ritardo, vi presento la recensione OnePlus Buds, gli auricolari true wireless che sono stati lanciati insieme a OnePlus Nord.
Questo è un mercato che diventa sempre più affollato, in particolare adesso che molti produttori hanno tolto il jack per le cuffie dalla dotazione standard degli smartphone presentati di recente.
La qualità, in proporzione al prezzo, direi che è buona, con l’unico rammarico di non poter controllare l’equalizzazione del suono, che trovo sia sempre un’opzione utile.
Alcune informazioni in più dal punto di vista tecnico: questi auricolari sfruttano la stessa opzione di connessione che offrono i Pixel Buds di Google: basta registrarli con un dispositivo Android, per poi poterli usare su tutti gli smartphone o altri dispositivi con Android, registrati con lo stesso account Gmail.
La singola carica degli auricolari dura per circa 7 ore, mentre l’autonomia complessiva della custodia garantisce circa 30 ore di utilizzo e bisogna ammettere che è un risultato ottimo! Per fare un confronto, Galaxy Buds+ di Samsung hanno un’autonomia della singola carica di 11 ore, ma poi in totale si fermano a meno di 22 ore.
Non solo, perché con soli 10 minuti di carica, usando il caricabatterie degli smartphone OnePlus con la cosiddetta Warp Charge, sarà possibile ottenere bene 10 ore di utilizzo.
La qualità del suono ascoltando la musica è buona: per i miei gusti, le frequenze alte sono un po’ troppo accentuate e tendono a “scivolare” un po’, con un effetto che espande molto la percezione del suono ma che nel lungo periodo può risultare un po’ fastidioso.
Anche le frequenze medie sono abbastanza accentuate, elemento che arricchisce il suono ma impatta un po’ sulla percezione dei bassi. Le frequenze più basse si colgono perfettamente, sono “rotonde” e gradevoli da ascoltare, senza mai eccedere e creare fastidio.
OnePlus Buds sono state costruite intorno ad un driver molto generoso da 13.4 mm, credo uno dei più grandi tra quelli disponibili oggi negli auricolari sul mercato.
Ci sono tre microfoni, per ottimizzare la riduzione automatica del rumore, che però non ho trovato particolarmente efficace; in tutta onestà ho dovuto controllare due o tre volte la scheda tecnica per avere la certezza che questi auricolari ne fossero dotati.
L’audio infatti è corposo, piacevole da ascoltare, ma dall’esterno filtra comunque quasi tutto.
In conversazione, l’ascolto è ottimo, mentre l’interlocutore mi segnala a volte un suono un po’ “inscatolato”, che permette di capire bene ciò che viene detto, ma che in alcuni casi peggiora un po’ la qualità della voce.
Attraverso la “companion app”, chiamata OnePlus Buds è possibile gestire l’aggiornamento degli auricolari, controllarne la ricarica e gestire alcuni aspetti dell’audio, come l’utilizzo di uno stream in formato “HD”, come viene definito il codec AAC.
Si può anche modificare l’uso degli auricolari, cambiando l’azione che viene intrapresa quando si clicca due volte sulle aree touch, che sono sulla parte esterna. Il design di quel punto richiama quello dei precedenti Bullets Wireless, bellissimi auricolari ancora oggi molto validi per la qualità che offrono.
Se invece si preme per 3 secondi sull’area sensibile al tocco, è possibile cambiare il dispositivo a cui si è collegati.
C’è anche una modalità a bassa latenza, che si attiva quando si usano OnePlus Buds collegati ad uno smartphone OnePlus con la Fnatic attivata. La trasmissione dell’audio è a quel punto più veloce e l’audio è sempre in sync perfetto con il video.
Se tutto questo non vi basta, c’è anche la certificazione IPX4 per la resistenza agli schizzi d’acqua.
Nel complesso, questi auricolari valgono tutti gli 89 euro che vengono chiesti per l’acquisto, con il prego, per chi ha un OnePlus Nord, di avere colori che si combinano perfettamente con lo smartphone.
Dal 9 settembre arriva una terza variante di colore, il bianco ceramica, che completa la gamma. Sul mercato si trovano opzioni meno costose, ma non aspettatevi di trovare un suono migliore ad un prezzo inferiore.