Recensione Asus Zenbook Pro Duo genio o sregolatezza?

Lo so, “recensione Asus Zenbook Pro Duo” è una definizione un po’ forzata, in primo luogo perché questo è un prodotto in circolazione dalla notte dei tempi e quindi esistono recensioni scritte già un anno fa.

Aggiungo anche il dettaglio che io non sono particolarmente esperto nel mondo dei computer, pur conoscendoli molto bene da anni, per cui rappresento più il parere dell’uomo della strada che non di un supertecnico in grado di smontare i singoli pezzi di questo dispositivo.

Affrontate queste due premesse, bisogna aggiungere anche che questo computer si mette di fronte ad una difficile decisione, che riguarda la valutazione da fare quando lo si utilizza.

Cerco di tradurre in una forma più comprensibile dell’italiano, perché mi rendo conto che quanto scritto nelle righe precedenti è più criptico di un decreto-legge.

Design, tastiera, dimensioni

Quando si accende la prima volta Asus zenbook Pro duo l’effetto wow e immediato, perché il doppio display ha un impatto estetico veramente eccezionale.

Ma poiché i computer e qualunque altro tipo di dispositivo sono fatti per essere utilizzati, nel corso dei giorni si scoprono alcuni compromessi che sono resi necessari proprio dal doppio display.

A questo punto, diventa fondamentale capire se l’utilità del doppio schermo possa compensare le rinunce che bisogna accettare con questo prodotto.

Il primo dettaglio che ho notato è quello della tastiera, i cui sono straordinariamente comodi, ma con il problema di essere attaccati al bordo inferiore del computer.

Se si aggiunge che questo dispositivo nella parte inferiore ha uno spessore di quasi 2 cm, non è difficile immaginare quanto scomoda possa diventare la tastiera, che impone di utilizzare una posizione molto diversa rispetto a quella di quasi tutti gli altri Notebook che ho provato di recente.

Asus lo sa e non a caso nella confezione è inserito anche un poggia polsi, che però diventa scomodo, se non inutile, quando si è in movimento.

In ogni caso, la corsa dei tasti è comunque gradevole, il distanziamento è corretto, ma per una scrittura confortevole e indispensabile il poggia polsi; curiosa (per quanto riguarda la tastiera) è la presenza di un pulsante che regola la velocità delle ventole, mentre utile quello per spegnere il doppio schermo.

Non credo serva sottolineare che la tastiera è retro illuminata, con diversi livelli di intensità, che si regolano con un tasto funzione in modo davvero semplice.

A questi dettagli si aggiunge anche il particolare che il touch pad è spostato totalmente sulla destra, anche in questo caso in una posizione molto diversa rispetto a quella abituale.

Poco male, ci si abitua se si usa un solo computer ed è sempre lo zenbook, ma se (come capita a me) si passa da un dispositivo all’altro senza soluzione di continuità, abituarsi a questa struttura non è facilissimo.

Il touch pad si trasforma all’occorrenza in tastierino numerico, soluzione a metà tra il comodissimo e il fastidioso perché mi è capitato spesso di attivare il tastierino anche quando non volevo farlo.

Il pulsante di attivazione e a sfioro sul touchpad stesso e mettendo il dito mentre si digita capita di attivare il tastierino.

Aggiungo un ulteriore dettaglio, che è quello del peso: zenbook duo pro è un computer portatile per definizione ma non proprio per le sue caratteristiche, perché pesa 2,5 kg e presenta uno spessore che è superiore ai 2,5 cm.

Aldilà del peso, anche la particolare soluzione adottata per la sua apertura rende questo dispositivo più adatto ad un uso stanziale che non in mobilità; tenere il computer ad esempio sulle gambe mentre si è in viaggio diventa un po’ problematico.

Leggendo fino a qui, potreste avere la percezione di un prodotto da cui fuggire a gambe levate, in realtà questo è un dispositivo molto interessante, in primo luogo per la sua dotazione hardware, e poi per l’originalità della proposta.

Ho voluto mettere davanti a qualunque altra considerazione i punti di debolezza di questo dispositivo, perché credo sia veramente importante valutarli prima dell’acquisto: trovo che questo sia un oggetto molto bello, ma che non sia adatto a tutti.

La struttura è incredibilmente solida, tanto è vero che questo computer ha una certificazione per gli standard di resistenza militari, è costruito quasi ed esclusivamente in alluminio con solo una piccola parte realizzata in plastica.

La struttura, che si presenta con una certa originalità già a prima vista, diventa ulteriormente curiosa osservando le due griglie laterali che servono per dissipare il calore; montando un video e tenendo la mano sopra il mouse accanto al computer, era curiosa la quantità di aria calda emessa.

Recensione Asus zenbook Pro Duo: gli schermi

Questo computer ha una qualità degli schermi invidiabile, perché quello principale è un display OLED HDR touchscreen da 15,6″ con definizione 4K.

Dopo si usano alcuni giochi che hanno esigenze grafiche piuttosto importanti è meglio secondo me optare per una definizione full HD.

La superficie del display è molto lucida e questo in alcune situazioni peggiora un po’ la leggibilità, costringendo ad elevare la luminosità, a discapito della batteria.

Il secondo schermo, a una definizione di 3840 × 1100 pixel, funzione con la sensibilità al tocco, ma usa una superficie completamente diversa che è opaca e praticamente senza riflessi.

Questo dettaglio aumenta la leggibilità e migliora l’angolo di visione di questo particolare pannello, ma quando combinate l’uso dei due schermi, ad esempio per estendere il browser Internet l’effetto che risulta dalla combinazione di una superficie lucida con una opaca è un po’ strano.

Bisogna però sottolineare, per completezza di informazione, che la luminosità dei due schermi raggiunge livelli massimi molto diversi.

Strambi i pannelli, sia quello principale che quello secondario, supportano l’uso di una penna esterna.

Hardware

Ci si può lamentare della dotazione hardware, tenendo conto soprattutto del prezzo che ha ormai raggiunto questo dispositivo sul mercato nella sua versione più piccola, cioè un processore Intel i7 di nona generazione, ci sono 16 GB di RAM, una gpu Nvidia RTX2060 con 6Gb GDDR6.

La memoria interna è di 1 TB con un disco fisso SSD di Samsung, batteria ha una capacità di 71 Wh.

Una webcam a 720 pixel che supporta il servizio Windows Hello per lo sblocco del computer, mentre le porte in dotazione sono due USB 3.1 di seconda generazione, una porta HDMI, una USB C Thunderbolt e un jack audio.

La scheda grafica si adatta a coloro che fanno uso intenso di creatività, ma anche ai giocatori, che possono contare anche sulla disponibilità dello standard Wi-Fi 6.

La disponibilità di memoria interna è più che sufficiente, probabilmente qualcuno avrebbe gradito anche un lettore di schede esterne, principalmente per il trasferimento di contenuti multimediali. Utilizzare una soluzione esterna non sarà complicato.

Mi aspettavo molto di più invece dall’audio, che tutto sommato non offre prestazioni eccezionali, nonostante la dimensione generosa del computer e quindi la disponibilità di una cassa di risonanza piuttosto voluminosa, i bassi mancano quasi completamente.

Esiste un software di Realtek per gestire i dispositivi audio ma curiosamente non si può governare l’equalizzazione. Il volume è discreto, mentre la qualità del suono è dal mio punto di vista sufficiente.

La mia esperienza

Usare questo dispositivo, al netto delle segnalazioni fatte in precedenza, è comunque una esperienza ricca di soddisfazioni, in particolare per la potenza esagerata del processore, che non si risparmia mai, sia che si lavori sulla produzione di video o che si esageri con l’utilizzo di giochi graficamente molto esosi.

L’unico particolare di cui mi sono accorto immediatamente e il livello di riscaldamento che questo processore riesce a raggiungere, che sfiora i 100°. Non è una condizione unica, sono molti i computer con performance elevate che si comportano in questo modo, però la sensazione non è esattamente piacevolissima soprattutto se capita quando si sta giocando.

Quando si mette così tanto sotto sforzo il dispositivo, il risultato è quello che le prestazioni scendono leggermente per il cosiddetto Thermal Throttling.

Non è un grosso problema, ma bisogna tenere conto del fatto che questo tipo di comportamento del processore riduce di molto l’autonomia; d’altro canto due display, una potenza così elevata e il surriscaldamento non potevano che dare questo effetto.

in effetti, chi acquista questo tipo di computer è preparato a questa evenienza, segnalo solo che il caricabatterie pesa più di 600 g ed è enorme. Tra l’altro, usa una soluzione proprietaria e quindi per la ricarica bisogna necessariamente utilizzare il caricatore in dotazione.

L’utilità del secondo monitor dipende tutta dal modo in cui voi utilizzate il computer, si sostituisce in pratica una macchina da scrivere, serve per leggere posta elettronica, scrivere testi e magari navigare in Internet, probabilmente l’utilità è molto limitata.

Se invece giocate online e magari vi collegate contemporaneamente in streaming, oppure se fate produzione intensa di video o un utilizzo avanzato di strumenti di modifica delle immagini, questo può essere un prodotto molto utile e molto efficiente.

Il doppio schermo permette di costruire una serie di configurazioni che abbinano determinate applicazioni, ad esempio il browser e l’editor di testo che vengono collocati sui due diversi schermi e possono essere richiamati con un semplice clic.

Il secondo schermo, che viene chiamato ScreenPad+, dispone anche di un menu dedicato che si raggiunge in modo molto semplice con un clic su uno dei due bordi.

È facilissimo scambiare gli schermi, così come è possibile attivare immediatamente anche il riconoscimento della scrittura a mano.

Tra le diverse opzioni disponibili avete anche l’accesso diretto alla libreria di Spotify, sempre utile mentre si sta lavorando.

Recensione Asus zenbook Pro Duo: batteria

Se si tocca il tema della batteria, purtroppo si entra in un argomento particolarmente dolente, perché l’autonomia di questo prodotto non entrerà nella lista dei migliori.

A seconda dell’utilizzo che se ne fa, con due schermi accesi la batteria a una autonomia che uscire la tra le 3,30 e le quattro ore.

Se si sceglie di utilizzare un solo schermo, quello più grande, ovviamente l’autonomia migliora di un’ora. Ma se usate questo computer per giocare e quindi sfruttando al massimo la potenza del processore non andrete oltre l’ora e mezzo.

Ovviamente, se l’obiettivo è quello di avere un computer che si usi con facilità anche in mobilità, questo non è il prodotto per voi. Vedo invece questo dispositivo adatto all’utilizzo dentro casa oppure in ufficio con una limitata mobilità, ma comunque con la possibilità in qualunque momento di collegarsi alla rete elettrica.

Prezzo, disponibilità e conclusioni

Questo computer è davvero molto particolare, in primo luogo perché il prezzo della versione da 15,6″ è molto alto, si avvicina ai 3000 €, mentre la versione da 14″ che ha una definizione dello schermo inferiore e un processore di tipo diverso viene oggi proposta a circa 1200 €, tutto sommato un posizionamento ottimo rispetto al tipo di prodotto.

È praticamente impossibile dare una valutazione a prescindere su questo computer, perché se qualcuno dovesse chiedermi domani cosa ne penso la risposta inizierebbe inevitabilmente utilizzando la parola “dipende”.

Dipende dall’uso che se ne fa, dipende dal contesto in cui si utilizza, dipende dalle aspettative di chi lo compra.

Questo è un dispositivo molto potente, originale nel suo aspetto, ma i compromessi da accettare sono veramente tanti. Ecco perché, dopo qualche settimana di utilizzo, dopo aver scritto la recensione Asus zenbook Pro Duo, non sono ancora riuscito a capire se sia un prodotto eccezionale o fuori di testa.

Luca Viscardi: Radio Anchor, Blogger, Tech Enthusiast. Ogni weekend su RTL 102.5. In versione podcast con Mister Gadget Daily. Papà di Andrea.
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