Se non fosse stato già chiaro in passato, l’evento di ieri di Apple con la presentazione di Apple one ha dato un chiaro segnale di quale sarà il futuro per l’azienda.
Ci troviamo spesso a dibattere dei risultati di mercato come se stessimo parlando di squadre di calcio, tifando ora per l’uno ora per l’altro marchio, in realtà bisognerebbe guardare ai numeri con un occhio un po’ distaccato e con un approccio più assettico.
Apple ha scelto un posizionamento di mercato molto chiaro per quanto riguarda il costo dei dispositivi, ma ha avviato proprio negli ultimi mesi una strategia molto chiara di apertura dei confini.
Con prodotti di costo più contenuto allarga la schiera di potenziali utenti o contribuisce a mantenere quelli attuali, in un contesto in cui la competizione degli smartphone Android diventa davvero agguerrita.
Spesso, lo abbiamo ripetuto una quantità di volte nauseante, si confonde il tema del posizionamento di un’azienda con il valore dei singoli pezzi di hardware assemblati dentro un prodotto di tecnologia.
Nel caso di Apple, è evidente che le scelte di mercato siano sostenute da una percezione fortissima del marchio e da una fedeltà elevatissima dei suoi clienti.
Nonostante la percezione generale, Apple sta continuando a crescere e a rosicchiare utenti alla vasta schiera di consumatori Android. Non è un caso, se nel periodo di pandemia è stata l’unica azienda a mettere un segno “+” davanti ai propri dati di vendita.
Il risultato di tutto ciò è che in questo momento nel mondo ci sono ben oltre 1 miliardo di prodotti Apple attivi; il dato riflette la percentuale di penetrazione sul mercato.
Con una base utenti di questo genere, per l’azienda di Cupertino inevitabilmente il business più interessante da affrontare sarà quello dei servizi, perché se 1 miliardo di utenti spende qualche dollaro al mese per acquistare i servizi, le voci di bilancio cambieranno velocemente le proprie percentuali.
Questa lunghissima premessa ci porta al tema principale, Apple one, la prima proposta in band hall che arriva da Apple, la cui convenienza è onestamente molto alta. Con il numero attuale di servizi a cui sono abbonato, con l’arrivo di Apple one arriverò a risparmiare otto euro al mese, è una cifra che può risultare poco rilevante in assoluto ma in termini percentuali parliamo del 30%.
È evidente, che in questo momento sia dal punto di vista strategico fondamentale per Apple far crescere la spesa media mensile dei propri utenti, perché questi servizi innescano da un lato un fatturato che sta diventando importantissimo, ma dall’altro aiutano a conservare la fedeltà dei propri utenti per i propri dispositivi.
È un’operazione vantaggiosa per gli utenti, ma incredibilmente efficace anche per il futuro di Apple, un argomento che la concorrenza pare non aver ancora afferrato, dato che nella promozione dei propri dispositivi si concentra sempre sulle performance e sulla qualità dell’hardware.
Ancora una volta, coloro che sono pronti a celebrare un funerale annunciato già decine di volte, dovranno rimettere nell’armadio il vestito elegante.
Ridurrei cma il numero di utenti, immagino che una bella fetta abbia sia iphone che ipad, poi qualcuno avrà anche appletv e non so se siano conteggiati anche gli apple watch.