Con l’avanzamento tecnologico, anche gli sport cambiano forma: parliamo degli Esports, della loro regolamentazione e di come intraprendere una carriera in questo mondo tanto ambito dai gamers di tutto il mondo.
Gli eSports, o sport elettronici, sono competizioni di videogiochi organizzate a livello professionale. In questi tornei, i giocatori – singoli o a squadre – si sfidano tra loro in videogiochi online o offline, i quali spesso vengono trasmessi in streaming attraverso piattaforme online (tra tutte Twitch e YouTube). Questi eventi attirano un vasto pubblico di spettatori, sia online che in loco, e possono coinvolgere premi in denaro significativi.
Gli eSports comprendono una varietà di generi di giochi, tra cui sparatutto in prima persona (FPS), giochi di strategia in tempo reale (RTS), giochi di combattimento, picchiaduro, sport e simulazioni. Alcuni dei videogiochi utilizzati più popolari includono League of Legends , Dota 2, FIFA, Counter-Strike: Global Offensive, Overwatch, Fortnite, Battle Royale, MOBA e molti altri. Si tratta di competizioni su titoli specifici, che gli organizzatori mettono a punto con formati e regole di torneo secondo un sistema di selezione o di iscrizione. La caratteristica principale è quindi quella di eventi competitivi, che per questo si differenziano dalla semplice funzione “privata” di un videogioco.
I videogiocatori professionisti, noti come “pro player” o “pro gamer”, dedicano tempo ed energia considerevoli per affinare le proprie abilità e partecipare a tornei. Le organizzazioni di eSports, simili alle squadre sportive tradizionali, spesso assumono giocatori professionisti e partecipano a leghe e tornei ufficiali.
Gli eSports sono diventati una forma di intrattenimento molto popolare e hanno guadagnato una crescente accettazione nella cultura del gaming, con sponsorizzazioni da grandi aziende come Logitech, TIM (eSerie A TIM) e Red Bull, trasmissioni televisive e una crescente base di fan in tutto il mondo.
Gli esports sono nati negli anni ’70 quando i primi videogiochi iniziarono a diventare popolari. La prima competizione di videogiochi di cui si ha notizia si tenne il 19 ottobre 1972 all’Università di Stanford, in California. Si trattava delle “Olimpiadi Intergalattiche di Spacewar“, un torneo di uno dei primi videogiochi della storia. Nel 1980, Atari organizzò un torneo di Space Invaders con un montepremi di 50.000 dollari, che attirò oltre 10.000 partecipanti e un elevato numero di spettatori. Nel 2003, la televisione giapponese iniziò a trasmettere il campionato di StarCraft, un videogioco di strategia in tempo reale.
“Fino al 2024, gli eSports in Italia hanno affrontato diverse sfide nel percorso verso il riconoscimento e la regolamentazione ufficiale come uno sport a tutti gli effetti. La mancanza di tale riconoscimento ha privato gli eSports dei benefici e delle tutele riservate ad altre discipline sportive ufficialmente riconosciute” (Giulietta Minucci, Senior Associate dello studio legale LEXIA). Tuttavia, sviluppi legislativi come il Decreto Legislativo 36/2021, in vigore dal 1° luglio 2023, definiscono la nozione di sport in modo ampio, aprendo la strada al riconoscimento degli eSports. Il protocollo d’intesa firmato tra il CONI e il Comitato Promotore E-Sports Italia nel gennaio 2022 indica un passo avanti cruciale, offrendo una base organizzativa e regolamentare. Anche le risoluzioni presentate in Parlamento riflettono l’interesse crescente delle istituzioni verso gli eSports, con proposte specifiche sulla regolamentazione, inclusi montepremi, inquadramento fiscale e supporto educativo.
D’altra parte, San Marino si è posizionato come un innovatore nel settore degli eSports con l’adozione di un Codice degli Esport chiaro e agile nel 2023. “Questo codice fornisce un framework normativo dettagliato che regola, promuove e tutela lo sport elettronico, sia a livello individuale che collettivo. Si tratta di un vero e proprio regolamento che comprende tutta una serie di strumenti per cogliere le enormi opportunità economiche che tale settore può offrire. Promuovendone anche gli aspetti sociali, educativi e culturali, senza trascurare il contrasto ad eventuali fenomeni distorsivi” (Denis Cecchetti, Direttore Generale dell’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio di San Marino). È stata istituita anche una Commissione Esport come autorità di controllo e promozione dell’esport, contribuendo a un quadro normativo dettagliato e rigoroso.
Il mondo degli eSports offre una vasta gamma di opportunità di lavoro al di là del ruolo di giocatore professionista, come quello di arbitri e commentatori specializzati. Ecco alcuni tipi di lavoro che si possono svolgere nel settore degli eSports:
Intraprendere una carriera nel mondo degli eSports richiede una combinazione di passione, abilità di gioco, dedizione e competenze specifiche. Ecco alcuni passi che potresti considerare ti interessa lavorare nel settore:
Ad oggi esistono anche vere e proprie “scuole” per avere successo in questo mondo. Un’accademia esports è un’organizzazione che offre corsi e coaching per aiutare i giocatori a migliorare le proprie abilità e a raggiungere i loro obiettivi. Sono disponibili in tutto il mondo, sia online che offline. Alcuni esempi di accademie esports internazionali sono: LXT ESPORTS, The Global Esports Academy, Team Liquid Academy, SK Gaming Academy. In Italia invece troviamo: eSports Academy, QLAS Academy, APM Academy, GG Academy, Mkers Academy.
Ricorda che il settore degli eSports è competitivo, quindi la perseveranza e la dedizione sono chiave.
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